Caravaggio, parte la campagna di monitoraggio sui capolavori della Cappella Contarelli


L’Istituto Centrale per il Restauro avvia una campagna di monitoraggio sul celebre ciclo pittorico di Caravaggio nella chiesa di San Luigi dei Francesi. Un’indagine scientifica per valutare lo stato di salute delle opere e la tenuta del restauro effettuato negli anni Sessanta.

Sono iniziate le operazioni di monitoraggio dello stato di conservazione delle tre celebri tele di Caravaggio nella cappella Contarelli, all’interno della chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma. Ne ha dato comunicazione oggi, attraverso i propri canali social, l’Istituto Centrale per il Restauro (ICR) di Roma. L’intervento, promosso e curato dallo stesso Istituto Centrale per il Restauro, rappresenta un nuovo capitolo nella lunga e consolidata storia di attenzione e cura che lega l’istituto ai capolavori del maestro lombardo.

Si tratta delle opere raffiguranti la Vocazione di san Matteo, il Martirio di san Matteo e San Matteo e l’Angelo, dipinte da Michelangelo Merisi tra il 1599 e il 1602 per raccontare attraverso la pittura la vita dell’Evangelista. Tre capolavori che, con l’uso rivoluzionario della luce, del realismo e della composizione drammatica, segnarono un punto di svolta nella storia dell’arte e che oggi, oltre quattro secoli dopo, tornano al centro di un’accurata manutenzione.

L'ICR monitora le tele di Caravaggio nella cappella Contarelli in San Luigi dei Francesi
L’ICR monitora le tele di Caravaggio nella cappella Contarelli in San Luigi dei Francesi
L'ICR monitora le tele di Caravaggio nella cappella Contarelli in San Luigi dei Francesi
L’ICR monitora le tele di Caravaggio nella cappella Contarelli in San Luigi dei Francesi

Un’indagine completa per proteggere un patrimonio

Il monitoraggio, parte del più ampio programma di revisione decennale dei restauri storici, punta a una valutazione approfondita dello stato di conservazione delle tre tele. Le attività sono coordinate in sinergia con la Soprintendenza Speciale di Roma e con i Pieux Établissements de la France à Rome et à Lorette, che gestiscono la chiesa di San Luigi dei Francesi.

Le indagini sono affidate al Laboratorio Dipinti su Tela dell’Istituto Centrale per il Restauro, struttura d’eccellenza nelle pratiche conservative e diagnostiche. Il team dell’ICR ha già avviato una serie di operazioni tecniche altamente specializzate, che comprendono la schedatura dettagliata delle opere, un’analisi visiva mediante microscopio digitale e una documentazione fotografica sistematica.

L'ICR monitora le tele di Caravaggio nella cappella Contarelli in San Luigi dei Francesi
L’ICR monitora le tele di Caravaggio nella cappella Contarelli in San Luigi dei Francesi

Tecnologia e tradizione al servizio dell’arte

Alle tecniche tradizionali di osservazione si affiancano moderni strumenti di diagnosi ambientale. Tra le azioni previste rientrano il monitoraggio della temperatura e dell’umidità delle murature, l’analisi delle polveri, la verifica degli inquinanti e degli agenti patogeni che potrebbero compromettere l’integrità delle tele. Viene inoltre effettuata un’analisi termografica per individuare eventuali anomalie strutturali non visibili a occhio nudo.

Una parte cruciale del progetto riguarda anche il controllo sull’efficienza delle foderature eseguite dallo stesso ICR tra il 1965 e il 1967. Quegli interventi rappresentano una tappa fondamentale nella storia del restauro italiano e la loro tenuta nel tempo è oggi al centro della riflessione scientifica, come parametro per valutare l’efficacia delle tecniche conservative impiegate oltre mezzo secolo fa.

L'ICR monitora le tele di Caravaggio nella cappella Contarelli in San Luigi dei Francesi
L’ICR monitora le tele di Caravaggio nella cappella Contarelli in San Luigi dei Francesi

La cappella Contarelli, luogo-simbolo del realismo caravaggesco

Le tre opere della cappella Contarelli costituiscono un ciclo unitario tanto dal punto di vista iconografico quanto stilistico, pensato per rendere attraverso la pittura la potenza della fede e il dramma dell’esistenza umana. La Vocazione di San Matteo, con la celebre luce che taglia la scena dal lato destro, il Martirio di San Matteo, immerso in un’atmosfera tragica e caotica, e il San Matteo e l’Angelo, nella versione definitiva in cui il santo appare guidato con vigore dallo spirito, sono ormai entrati nell’immaginario collettivo non solo degli studiosi, ma anche dei visitatori di tutto il mondo.

In questo contesto, l’intervento dell’ICR non rappresenta un’operazione di restauro in senso stretto, ma un lavoro di verifica, controllo e prevenzione, che si inserisce nella missione più ampia di tutela del patrimonio artistico nazionale. Il monitoraggio costante è infatti uno degli strumenti più efficaci per garantire la sopravvivenza delle opere d’arte nel tempo, anticipando eventuali criticità e intervenendo con tempestività.

L'ICR monitora le tele di Caravaggio nella cappella Contarelli in San Luigi dei Francesi
L’ICR monitora le tele di Caravaggio nella cappella Contarelli in San Luigi dei Francesi

L’importanza della manutenzione programmata

La campagna di monitoraggio sulle tele caravaggesche si pone come esempio di sinergia tra istituzioni italiane e francesi, tecnologie d’avanguardia e saperi artigianali, conoscenze storiche e competenze diagnostiche. L’ICR, in questo senso, consolida il proprio ruolo di riferimento internazionale nel campo del restauro e della conservazione.

L’approccio adottato nel progetto della cappella Contarelli è il frutto di decenni di esperienza, ricerca e perfezionamento metodologico. Ogni intervento, anche il più minimo, è preceduto da una fase di studio approfondita, che considera non solo la materia pittorica, ma anche il contesto ambientale, il supporto, i materiali preesistenti e le eventuali modifiche strutturali o climatiche intervenute nel tempo.

A differenza di restauri straordinari, spesso realizzati in situazioni d’emergenza, la manutenzione programmata consente di intervenire con regolarità e delicatezza, prolungando la vita delle opere e riducendo al minimo l’impatto delle operazioni conservative. È questo il paradigma operativo che l’ICR porta avanti da anni e che trova nella cappella Contarelli una delle sue applicazioni più emblematiche. L’attività di monitoraggio rappresenta un argine fondamentale: ogni dato raccolto durante queste fasi contribuisce a costruire una banca dati preziosa, che orienta le scelte future e consente di adattare le tecniche di intervento ai bisogni specifici di ciascuna opera.

Anche in assenza di interventi invasivi, il lavoro dell’ICR è fondamentale per garantire che le generazioni future possano continuare ad ammirare questi capolavori. La cura del patrimonio non è un atto isolato, ma un processo continuo che si nutre di attenzione, studio e collaborazione. E in questo processo, la “relazione”, se così la si può chiamare, tra l’ICR e Caravaggio continua a scrivere nuove, preziose pagine.


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