Nuove scoperte emergono sul processo creativo di Johannes Vermeer, in particolare sul celebre dipinto Veduta di case a Delft, noto anche come La stradina, realizzato intorno al 1658-1659. Studi recenti hanno rivelato che in una versione iniziale dell’opera la porta della casa era chiusa, e che la donna seduta sulla soglia, visibile nella composizione finale, è una figura speculare rispetto a quella che l’artista aveva originariamente collocato all’inizio del vicolo. Queste novità si aggiungono ad altre modifiche già note, come l’aggiunta della persiana rossa sulla destra e dei bambini che giocano sulla veranda, tutti elementi inseriti in un secondo momento da Vermeer.
Le rivelazioni fanno parte del nuovo volume Closer to Vermeer: New Research on the Painter and His Art, pubblicato in occasione del 350° anniversario della morte del pittore olandese. Il libro raccoglie i risultati di un’ampia indagine multidisciplinare condotta prima, durante e dopo la grande mostra dedicata a Vermeer al Rijksmuseum di Amsterdam nel 2023.
A questa vasta ricerca hanno partecipato storici dell’arte, restauratori e curatori di alcune delle più prestigiose istituzioni internazionali, tra cui il Rijksmuseum, il Mauritshuis, la National Gallery of Art di Washington, la Frick Collection, il Metropolitan Museum di New York, la National Gallery di Londra e l’Università di Anversa.
Ad oggi, si è scoperto che 30 dei 37 dipinti attribuiti a Vermeer presentano modifiche significative, che variano da piccole correzioni a radicali cambiamenti nella struttura e nel significato delle opere. Questi dati offrono uno sguardo più profondo sul metodo di lavoro dell’artista, sull’utilizzo dei materiali e sulla sua tecnica pittorica.
Parallelamente, sono emersi anche nuovi documenti d’archivio che contribuiscono ad arricchire la conoscenza della vita privata di Vermeer, dei suoi committenti e degli oggetti ritratti nei suoi dipinti, grazie al lavoro di numerosi storici dell’arte coinvolti nel progetto.
“Aprendo letteralmente la porta, Vermeer rende la scena accessibile allo spettatore. Questa e le molte altre nuove scoperte contenute nel libro dipingono il quadro di un artista determinato, costantemente impegnato a perfezionare i suoi dipinti”, ha affermato Pieter Roelofs, responsabile delle arti visive al Rijksmuseum di Amsterdam.
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