Era il dipinto più famoso del mondo. Ora torna a Londra dopo 100 anni esatti


Torna a Londra dopo 100 anni esatti il Blue Boy di Thomas Gainsborough: all’epoca in cui fu venduto e arrivò in America era il dipinto più famoso e discusso del mondo. 

È stato per un certo periodo il dipinto più famoso del mondo. E adesso il Blue Boy, opera di Thomas Gainsborough (Sudbury, 1727 - Londra, 1788), torna a Londra dopo cento anni esatti, ovvero a un secolo di distanza rispetto a quando, nell’inverno del 1922, l’opera rimase appesa alle pareti della National Gallery per tre settimane prima di attraversare l’Atlantico verso la sua nuova casa in California. Il museo aveva voluto omaggiare con quel saluto un dipinto molto amato dagli inglesi. Era il 25 gennaio 2022 quando l’opera partiva. E il 25 gennaio 2022 il dipinto tornerà a Londra: vi rimarrà fino al 15 maggio.

L’opera, infatti, era stata acquistata l’anno precedente dall’imprenditore ferroviario e immobiliare statunitense Henry E. Huntington, e The Blue Boy era stato esposto alla National Gallery nell’ultima tappa di un tour di addio. L’opera era diventata famosissima anche soprattutto per via del prezzo che Huntington sborsò per accaparrarsela quando il suo proprietario, il secondo duca di Westminster, la mise in vendita: 728.000 dollari (circa 12 milioni di dollari attuali, ovvero circa 10,6 milioni di euro), che ne fecero l’opera più costosa di sempre a quella data. Durante le tre settimane di esposizione a Trafalgar Square, 90.000 visitatori andarono a vedere il dipinto prima della sua partenza per la California. Prima che se ne andasse, l’allora direttore della National Gallery, Charles Holmes, scrisse “au revoir” sul retro del dipinto, nella speranza che il dipinto potesse tornare un giorno. Ora il sogno di Holmes si è avverato poiché il dipinto, che è rimasto nelle collezioni della famiglia Huntington ed oggi è esposto all’Huntington Art Museum che ha sede nella località di San Marino in California, viene prestato alla galleria per un’eccezionale mostra gratuita.

Thomas Gainsborough, The Blue Boy (1770; olio su tela, 179,4 x 123,8 cm; San Marino California, Huntington Art Museum)
Thomas Gainsborough, The Blue Boy (1770; olio su tela, 179,4 x 123,8 cm; San Marino California, Huntington Art Museum)

La popolarità e l’influenza del dipinto ne hanno fatto un’icona, citata da artisti contemporanei tra i quali Kehinde Wiley (che esporrà contemporaneamente alla National Gallery) e citata anche nei film di Hollywood. The Blue Boy non è mai stato prestato ed è improbabile che verrà prestato di nuovo, secondo la National Gallery. Il dipinto rappresenta uno degli apici dell’arte britannica del XIX secolo ed è l’eloquente risposta di Gainsborough all’eredità di Antoon van Dyck (1599–1641) e alla ritrattistica di grande stile. La mostra, intitolata Gainsborough’s Blue Boy, gratuita e allestita nella sala 46 del museo non solo riporta in Inghilterra un’icona britannica, ma riunisce anche dipinti della National Gallery e di altre raccolte, tra cui un gruppo di dipinti che dimostrano la profonda influenza di Van Dyck sulla pratica e sull’identità di Gainsborough.

Il dipinto, una tela a... misura di bambino, vede il giovane soggetto vestito con un sorprendente abito blu; ha gli occhi luminosi ma allo stesso tempo è serio, timido e al contempo diretto. L’identità del Blue Boy è incerta, ma nonostante ciò è stato ritenuto quasi un simbolo dei ragazzi e dell’infanzia e anche per tale ragione ha raggiunto in passato una grande popolarità, essendo stato peraltro riprodotto su stampe e pubblicazioni di larga diffusione ed essendo stato oggetto di innumerevoli copie e interpretazioni da parte di altri artisti nel corso dei secoli. Secondo la National Gallery, in sostanza, il Blue Boy è diventato uno dei figli più amati della Gran Bretagna.

“Il prestito del Blue Boy di Gainsborough alla National Gallery è davvero eccezionale e un’opportunità unica per i visitatori di vedere Gainsborough al suo meglio”, sottolinea Gabriele Finaldi, direttore della National Gallery. “Ricco di risonanze storiche, un dipinto di suprema compostezza ed eleganza, The Blue Boy è senza dubbio un capolavoro dell’arte britannica”.

“Questo capolavoro”, dichiara Karen R. Lawrence, presidente del museo Huntington, “ha lasciato un segno indelebile sia nella storia dell’arte che nella cultura popolare, catturando l’immaginazione di un’ampia gamma di spettatori. Data l’iconicità di The Blue Boy, si tratta di un prestito senza precedenti, che abbiamo considerato con molta attenzione. Ci auguriamo che questa partnership con la National Gallery susciterà nuove conversazioni, apprezzamenti e ricerche su entrambe le sponde dell’Atlantico”.


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