Il 1° marzo 2025 segna una data importante per la città di Bari e per la regione Puglia, con la riapertura del Faro di San Cataldo. La struttura, dopo un accurato processo di recupero e valorizzazione, riprende la sua funzione pubblica, accogliendo al suo interno il Museo del Faro e della Radio, che celebrerà la storia e il ruolo fondamentale che i fari hanno avuto nel guidare le navi nel mar Adriatico. Questo intervento è stato reso possibile grazie al progetto CoHeN-Coastal Heritage Network, un’iniziativa finanziata dal Programma Interreg Grecia-Italia 2014/2020, che ha coinvolto la Regione Puglia nel recupero e nella rifunzionalizzazione di tre fari e tre torri, destinati a diventare punti focali di un nuovo itinerario turistico costiero che unisce le sponde adriatiche e ioniche.
La riapertura del Faro di San Cataldo non si limiterà a un atto simbolico di recupero, ma sarà anche un’occasione di riflessione e creatività. Il faro ospiterà, infatti, l’installazione site-specific Bagnanti al faro di Francesco Lauretta (Ispica, 1964), realizzata appositamente per il luogo e presentata in anteprima in concomitanza con l’inaugurazione del museo. L’opera pittorica ambientale è parte del progetto Fari e torri del fuoco segreto, promosso dalla Fondazione Pino Pascali e dal Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia. Un’iniziativa che si propone di far emergere, attraverso l’arte, una nuova prospettiva su alcuni dei luoghi più suggestivi e significativi della Puglia.
Il progetto artistico Fari e torri del fuoco segreto, curato da Christian Caliandro e Nicola Zito, ha coinvolto sei artisti che, con approcci e linguaggi diversi, hanno interpretato i fari e le torri di Puglia come luoghi di memoria e di potenziale trasformazione. Oltre a Francesco Lauretta, sono stati coinvolti Gea Casolaro, Serena Fineschi, Claudia Giannuli, Isabella Mongelli e Virginia Zanetti. Ognuno di questi artisti ha creato un intervento in grado di dialogare con il contesto geografico, storico e culturale dei vari siti, utilizzando linguaggi che spaziano dalla pittura alla scultura, dalla fotografia alla performance, dalla videoarte all’installazione. Le opere degli artisti sono state presentate nella mostra collettiva Fari e torri del fuoco segreto, che si è svolta da agosto a ottobre 2024 presso la Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare, creando un importante momento di condivisione tra arte contemporanea e patrimonio storico-culturale. Il progetto ha suscitato un ampio interesse, sia per la qualità degli interventi artistici, che per l’intento di preservare e valorizzare luoghi ricchi di storia attraverso la creatività.
Il Faro di San Cataldo è uno dei punti centrali di questo progetto, ma non è l’unico. Altri luoghi che sono stati oggetto di intervento artistico sono il Faro di Punta Palascìa a Otranto, la Torre-Faro Carlo V di Torre San Giovanni a Ugento, Torre San Felice a Vieste, Torre Pietra a Margherita di Savoia e Torre Calderina a Molfetta. Ciascuno di questi luoghi ha ricevuto l’attenzione di un artista che ha saputo interpretare la loro importanza storica e simbolica, contribuendo a renderli ancora più centrali nel panorama culturale pugliese. La riapertura del Faro di San Cataldo rappresenta, dunque un momento di fusione tra passato e presente, tra la tradizione dei fari e la sperimentazione artistica contemporanea. Con l’inaugurazione del Museo del Faro e della Radio e l’installazione di Lauretta, il faro diventa simbolo di una nuova visione della cultura pugliese, capace di valorizzare il proprio patrimonio storico attraverso il linguaggio dell’arte.
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