Il celeberrimo Paesaggio di Leonardo da Vinci è sottoposto per la prima volta ad analisi scientifiche


Per la prima volta, il famoso ’Paesaggio con fiume’ di Leonardo da Vinci sarà sottoposto ad analisi scientifiche.

Il celeberrimo Paesaggio di Leonardo da Vinci (Vinci, 1452 - Amboise, 1519), datato 5 agosto 1473 e prima opera sicuramente datata di Leonardo, è stato portato oggi dagli Uffizi all’Opificio delle Pietre Dure. Si tratta di un evento eccezionale: per la prima volta, infatti, il disegno viene esaminato scientificamente con le metodologie più avanzate e tutti gli strumenti di ultima generazione, che ci faranno comprendere meglio la genesi e la natura di questa celeberrima immagine.

A causa della sua fragilità, il disegno non può essere esposto alla luce per lungo tempo: l’opera sarà tuttavia protagonista di una mostra a Vinci dal prossimo 15 aprile per cinque settimane, poi dovrà tornare al Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi. Oggi, la consegna speciale dell’8P (così il foglio è conosciuto in ambito scientifico, sigla che corrisponde al suo numero di inventario) è avvenuta sotto lo sguardo dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale. Maurizio Michelozzi, restauratore esperto nella conservazione di disegni e funzionario degli Uffizi, ha accompagnato l’opera presso i laboratori alla Fortezza da Basso e seguirà le ricerche scientifiche su di essa in collaborazione con il team dell’Opificio delle Pietre Dure: Letizia Montalbano, specializzata nei disegni, Roberto Bellucci, che ha già lavorato all’Adorazione dei Magi e curerà gli aspetti della diagnostica ottica, sotto la supervisione di Cecilia Frosinini e del soprintendente Marco Ciatti.

La prima battuta di indagini ha messo in luce due differenti stesure evidenziando un’area e alcuni dettagli che sono stati aggiunti in un secondo tempo alla prima versione dell’opera. Al momento sono state svolte analisi di tipo ottico sul recto del disegno (ovvero sulla facciata anteriore); in seguito le stesse indagini saranno adottate anche per il verso (cioè il lato posteriore) del foglio, dove è schizzata una figura umana. L’obiettivo è cercare di comprendere le stratificazioni e il succedersi delle fasi per comprendere l’evoluzione dell’opera.

“Al momento”, precisa Cecilia Frosinini “è stato evidenziato l’utilizzo di due materiali diversi nei tratti del disegno. Un inchiostro ferrogallico nero e un materiale carbonioso liquido, forse applicato con un pennello molto sottile, in particolare per costruire la formazione rocciosa centrale. Siamo riusciti ad evidenziare alcuni particolari e leggerli attraverso immagini ad altissima risoluzione, in luce diffusa e in infrarosso, individuando le due diverse fasi. È probabile che Leonardo sia ritornato sul disegno in un secondo momento, magari proprio dopo i suoi studi sulla geologia e sulle rocce”.

Dopo le osservazioni al microscopio, sarà la volta degli esami con la tecnica della fluorescenza dei raggi X (Xrf), una tecnica spettroscopica che permetterà l’analisi delle componenti chimiche dei materiali utilizzati. Agli esami di tipo conoscitivo, che proseguiranno nei prossimi giorni, anche sul retro del disegno, seguiranno delle valutazioni di tipo conservativo. “È sempre un’esperienza affascinante rapportarsi ad un Leonardo”, conclude Cecilia Frosinini, “ma avendo avuto l’Adorazione dei Magi per cinque anni e mezzo si può dire che è quasi come riavere in corsia uno dei nostri pazienti preferiti”.

Il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, commenta i primi risultati, notando che “dei differenti inchiostri già si sapeva, ma la grande novità in questo caso è l’identificazione di due fasi nettamente distinte in cui Leonardo lavora al disegno 8P. Questo offre nuove certezze agli studi storico-artistici e aiuta a farci comprendere questa opera misteriosa. Infatti molto spesso il paesaggio viene interpretato come un’immagine geografica precisa, quasi che esso sia una specie di ‘fotografia’ di questa o di quella valle, di queste o di quelle montagne. Oggi si è invece scoperto un processo di realizzazione del disegno in due momenti successivi: questo sposta la bilancia verso le interpretazioni che ne sottolineano l’aspetto immaginativo e il carattere di speculazione intellettuale da parte dell’artista”.

Immagine: Leonardo da Vinci, Paesaggio con fiume (1473; penna su carta bianca ingiallita, 196 x 287 mm; Firenze, Uffizi, Gabinetto dei Disegni e delle Stampe)

Il celeberrimo Paesaggio di Leonardo da Vinci è sottoposto per la prima volta ad analisi scientifiche
Il celeberrimo Paesaggio di Leonardo da Vinci è sottoposto per la prima volta ad analisi scientifiche


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