Vinci, comincia il restauro dell'Uomo di Vinci di Mario Ceroli. La grande scultura smontata


A Vinci è cominciato il restauro dell’Uomo di Vinci, l’opera di Mario Ceroli che è simbolo della città.

Con lo spettacolare smontaggio dell’opera ha preso il via il restauro di una delle opere più famose dell’ultimo Novecento, Squilibrio di Mario Ceroli (Castel Frentano, 1938), comunemente nota come L’uomo di Vinci (qui un lungo approfondimento sull’opera e i suoi significati). La grande scultura, simbolo del centro storico di Vinci (si trova nella piazza dietro al Castello dei Conti Guidi, sede del Museo Leonardiano) e un omaggio all’Uomo vitruviano di Leonardo, è pronta per essere sottoposta a un intervento in occasione delle Celebrazioni Leonardiane. Il restauro sarà condotto nei locali dell’Hub Museum a Empoli grazie alla sponsorizzazione del Gruppo Sigel Italia SpA.

Il tempo ha infatti reso necessario un intervento di restauro importante che prevede la revisione completa della struttura. L’attività di restauro sarà resa visibile con innovativi interventi didattici e multimediali nei locali dell’Hub Museum, a Empoli. Tutto il percorso, dallo smontaggio, dalle analisi, dal restauro fino al rimontaggio è affidato alla Direzione tecnica dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Il Gruppo Sigel si fa carico del finanziamento del progetto di restauro dell’opera: il sostegno si lega al progetto Sigel Art che punta a rafforzare il connubio fra il mondo del legno e l’arte.

“In questi trentadue anni (tanto è passato da quando il comune di Vinci decise di acquistarla nel lontano 1987)”, dichiara l’assessore alla Cultura del Comune di Vinci, Paolo Santini, “la scultura di Mario Ceroli che reinterpreta il disegno più famoso di Leonardo, l’Uomo vitruviano, è divenuta parte integrante del paesaggio urbano della città del Genio. Al centro del percorso di arte contemporanea ispirata a Leonardo, la scultura è anche elemento di integrazione visiva fra il borgo e il magnifico paesaggio sul quale si affaccia. L’uomo al centro di questo microcosmo ci restituisce la completezza della figura umana in un contesto incomparabile. Il restauro, in occasione del quinto centenario della morte, ci riempie di soddisfazione; un altro tassello importante va a posto, e questo grazie al mecenatismo di un’azienda che ha deciso di puntare sul legame con il territorio”.

“Sostenere il progetto di restauro attraverso la sponsorizzazione è un’iniziativa a cui teniamo molto”, dice il fondatore di Gruppo Sigel Italia, Roberto Lastrucci, “e punta a rafforzare il connubio fra il mondo del legno e l’arte. Ringrazio la Fondazione Leonardo 500 che ha coordinato il progetto e la direttrice del Museo Leonardiano Roberta Barsanti per la preziosa attività svolta”.

Nella foto, momenti dello smontaggio dell’opera.

Vinci, comincia il restauro dell'Uomo di Vinci di Mario Ceroli. La grande scultura smontata
Vinci, comincia il restauro dell'Uomo di Vinci di Mario Ceroli. La grande scultura smontata


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