La solidarietà bosniaca per l'Italia in emergenza: la Biblioteca di Sarajevo s'illumina col tricolore


Un bel gesto di solidarietà dalla Bosnia Erzegovina per l’Italia in lotta contro il coronavirus: la Biblioteca di Sarajevo s’illumina con il tricolore.

“Brucia la biblioteca / I libri scritti e ricopiati a mano / Che gli ebrei sefarditi portano a Sarajevo / In fuga dalla Spagna”: così cantavano i C.S.I. in Cupe vampe, la meravigliosa canzone che ricordava l’incendio della Vijećnica, la Biblioteca di Sarajevo, durante la guerra in Bosnia. Il grandioso palazzo, edificato tra il 1892 e il 1894 su progetto dell’architetto ceco Karel Pařík, era una delle più straordinarie testimonianze della Bosnia austro-ungarica, e fu duramente colpito dall’artiglieria serba nel corso dell’assedio di Sarajevo: era il 25 agosto del 1992, e la Biblioteca fu quasi totalmente distrutta, mentre bibliotecari, vigili del fuoco e, più in generale, amanti della cultura decisi a dare una mano al personale, cercavano di portare in salvo il patrimonio più prezioso, i libri. Per il 90% del patrimonio librario della Biblioteca di Sarajevo però non ci fu niente da fare: andò distrutto nello spaventoso incendio che inghiottì l’edificio. Riuscì fortunatamente a salvarsi però l’Haggadah di Sarajevo, uno dei documenti in lingua ebraica più antichi d’Europa: fu portato a Sarajevo dai sefarditi cacciati dalla Spagna alla fine del XV secolo da Ferdinando di Castiglia e Isabella d’Aragona, e fu messo al sicuro prima che cominciassero i bombardamenti.

Finita la guerra, cominciò la ricostruzione: i lavori sono terminati nel 2014, data di riapertura della Vijećnica, che è anche sede del municipio della capitale della Bosnia Erzegovina. Una ricostruzione in cui c’è anche un po’ di Italia: mentre la guerra era ancora in corso, furono molti i comitati di solidarietà che promossero raccolte di fondi per ricostruire la Biblioteca di Sarajevo (senza contare che l’Italia ha svolto un ruolo di prmio piano nella ricostruzione di altri importanti monumenti andati distrutti durante la guerra, come il Ponte Vecchio di Mostar). La Bosnia non ha dimenticato l’aiuto italiano e ricambia in questi giorni difficili di emergenza coronavirus con un messaggio di solidarietà rivolto all’Italia: questa sera, il municipio di Sarajevo ha deciso di illuminare la Biblioteca con il tricolore.

La fotografia della Biblioteca di Sarajevo illuminata con i colori dell’Italia è apparsa questa sera sulla pagina Facebook del Municipio di Sarajevo, con poche parole di commento: “Poruka podrške iz Vijećnice”, ovvero “messaggio di sostegno dal municipio”. “Anche se il mondo intero e noi stessi stiamo affrontando la diffusione del coronavirus”, ha dichiarato il sindaco di Sarajevo, Abdullah Skaka, al quotidiano bosniaco Klix, “stiamo inviando un messaggio ai nostri amici italiani per dimostrare che siamo loro vicini come loro lo sono stati con noi”.

Un ringraziamento al paese balcanico è già arrivato dall’ambasciatore italiano in Bosnia, Nicola Minasi, che twitta un semplice “grazie amici, grazie Bosnia Erzegovina”. E anche sui social, adesso, è un continuo susseguirsi di “Hvala”, ovvero “grazie” nella lingua locale.

Nell’immagine: la Biblioteca di Sarajevo illuminata con i colori dell’Italia. Ph. Credit Nedim Grabovic

La solidarietà bosniaca per l'Italia in emergenza: la Biblioteca di Sarajevo s'illumina col tricolore
La solidarietà bosniaca per l'Italia in emergenza: la Biblioteca di Sarajevo s'illumina col tricolore


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