Cambia l'articolo 9 della Costituzione: alla tutela patrimonio aggiunta quella dell'ambiente


Approvata oggi la legge che cambia l’articolo 9 della Costituzione: alla tutela del patrimonio storico e artistico e alla tutela del paesaggio viene aggiunta la tutela dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali.

La Camera dei Deputati ha approvato oggi, con 468 voti a favore, un contrario e sei astenuti, la modifica all’articolo 9 della Costituzione, quello che tutela il patrimonio storico e artistico della nazione, oltre al suo paesaggio. All’articolo viene fatta un’aggiunta per includere la tutela dell’ambiente. Per la stessa ragione viene modificato anche l’articolo 41, sull’iniziativa economica.

La modifica viene introdotta con la legge costituzionale il cui iter è cominciato il 9 giugno 2021 è che era stato approvato dal Senato con maggioranza di due terzi lo scorso 3 novembre (l’approvazione alla Camera, anch’essa con due terzi, fa entrare subito in vigore la legge). Cambia dunque il testo dell’articolo 9, che al momento recita: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. Viene aggiunta una nuova frase, alla fine: “Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”.

Come detto, viene modificato anche l’articolo 41: “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali”. Viene modificato in questo modo: “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali”.

Soddisfazione da parte del ministro alla transizione ecologica, Roberto Cingolani: “Questo voto del Parlamento segna una giornata epocale: testimonio qui la presenza del governo che crede in questo cambiamento, grazie al quale la nostra Repubblica introduce nei suoi principi fondanti la tutela dell’ambiente”.

“Grande soddisfazione per l’ok del Parlamento alla modifica della Costituzione con inserimento della tutela dell’ambiente e del principio di giustizia intergenerazionale”, dichiara invece il ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, come previdente dell’Asvis era stato tra i promotori della legge. “Il Mims”, afferma il ministro, “sta già andando nella direzione dello sviluppo sostenibile, come il cambio del nome del Ministero dimostra. Lavoriamo per rendere infrastrutture e mobilità più sostenibili e resilienti per questa e per le future generazioni”.

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