Roma e Petra hanno recentemente siglato un accordo di gemellaggio che promette di rafforzare le relazioni culturali, turistiche ed economiche tra i due siti Patrimonio dell’Umanità. Il gemellaggio in particolare è tra il Parco archeologico del Colosseo e l’Autorità di Petra, che sotto la guida rispettiva di Alfonsina Russo e di Fares Braizat hanno deciso di unire le forze per valorizzare il loro inestimabile patrimonio culturale, promuovendo un dialogo profondo tra le due istituzioni. Un passo che potrebbe anche avere ripercussioni positive sul turismo internazionale, avvicinando ancora di più i visitatori a queste due meraviglie antiche e universali.
L’accordo, formalizzato nelle scorse settimane, si inserisce in un contesto più ampio di politica culturale internazionale, con l’intento di creare una sinergia che possa portare a una cooperazione a tutto tondo, non solo a livello turistico, ma anche attraverso eventi culturali, scambi di esperienze e condivisione delle migliori pratiche per la conservazione del patrimonio. Con questo gemellaggio, i due siti si propongono di espandere il proprio impatto, incrementando la visibilità reciproca e amplificando la propria attrattività globale.
A siglare l’importante intesa sono stati, come detto, Fares Braizat, Commissario Capo dell’Autorità di Petra, e Alfonsina Russo, Direttrice Generale del Parco archeologico del Colosseo, in presenza di numerose autorità e figure istituzionali. Il Ministro della Cultura italiano, Alessandro Giuli, ha partecipato alla cerimonia sottolineando come l’accordo si inserisca perfettamente negli obiettivi di politica estera del governo italiano, in linea con le linee guida del Piano Mattei, che mira a rafforzare le relazioni culturali tra i paesi del Mediterraneo. “La firma del memorandum d’intesa con Petra”, ha detto Giuli, “rappresenta un valore ulteriore per i due siti Patrimonio Unesco e inseriti nel numero delle nuove 7 meraviglie del mondo. La possibilità di raggiungere la promozione dei reciproci valori culturali, sviluppando strategie di condivisione e valorizzazione. costituisce un esempio virtuoso da perseguire e mantenere nell’ottica della cooperazione culturale internazionale”.
Giuli ha evidenziato l’importanza di costruire ponti culturali e di promuovere il patrimonio storico come elemento centrale di dialogo internazionale. L’Italia, come potenza culturale, ha sempre avuto una posizione di primo piano nel valorizzare il suo patrimonio, ma anche nel contribuire alla salvaguardia dei siti archeologici nel resto del mondo. La firma di questo accordo è stata vista come una chiara manifestazione di questo impegno.
Al centro dell’accordo c’è la consapevolezza che la cultura non sia solo un elemento di valore storico, ma anche un potente strumento di dialogo tra i popoli. Alfonsina Russo, direttore del Parco archeologico del Colosseo, ha sottolineato che l’iniziativa rientra nella volontà di potenziare le collaborazioni internazionali. Con una media di circa 14 milioni di visitatori annuali, il Colosseo si propone come il luogo ideale per promuovere Petra, un sito che annualmente accoglie milioni di turisti provenienti da ogni angolo del mondo. Petra, con la sua affascinante storia e la sua straordinaria architettura scavata nella roccia, è un emblema della capacità dell’uomo di creare bellezza anche nelle condizioni più difficili. La sua storia, che affonda le radici nella civiltà nabatea, si intreccia con quella di Roma, un’altra civiltà che ha segnato indelebilmente la storia dell’umanità.
Fares Braizat, Commissario Capo dell’Autorità di Petra, ha evidenziato il fatto che l’accordo rappresenta un’opportunità unica per il sito archeologico giordano, spiegando come l’accordo offrirà ai visitatori del Colosseo l’opportunità di scoprire la bellezza di Petra, grazie alla diffusione di materiali promozionali e video che saranno esposti nel sito romano. La promozione reciproca dei due siti potrebbe portare a una maggiore consapevolezza del patrimonio culturale globale, rafforzando l’interesse turistico per entrambe le destinazioni. In cambio, Petra beneficerà di una maggiore visibilità tra i visitatori provenienti da tutto il mondo, che potranno essere ispirati a includere la Giordania nelle loro future destinazioni turistiche.
L’accordo tra i due siti non si limita alla semplice promozione turistica, ma prevede una serie di collaborazioni più profonde. Tra gli aspetti pratici dell’accordo, figurano l’organizzazione di workshop per la conservazione dei siti archeologici, l’organizzazione di eventi culturali congiunti e lo scambio di best practices. Inoltre, sono previsti programmi di visite reciproche per il personale delle due istituzioni, al fine di migliorare le competenze nella gestione e conservazione del patrimonio.
Uno degli aspetti più innovativi dell’accordo è l’integrazione di attività promozionali congiunte. Materiali informativi, video e brochure di Petra saranno presentati all’interno del Colosseo, mentre in Giordania verranno esposti video introduttivi e altre risorse sul Colosseo, per creare un flusso di conoscenze e visibilità reciproca.
L'autrice di questo articolo: Franca Manenti Valli
Franca Manenti Valli (Reggio Emilia, 1930) è architetto e storica dell'architettura. Laureata in Architettura all'Università di Firenze ha lavorato a lungo con il suo studio, fondato assieme al marito Giovanni Manenti, nell'ambito del restauro degli edifici storici, soprattutto rinascimentali. Studiosa dei sistemi metrici antichi e dei loro collegamenti con la simbologia teologica, ha analizzato i rapporti forma-misura-numero di alcune opere leonardesche e di diversi edifici antichi. Dal 1996 al 2002 è stata consigliere dell’Istituto Beni Culturali dell’Emilia-Romagna, inoltre ha insegnato alla facoltà di Architettura di Firenze e all'Ateneo Pontificio di Roma.Per inviare il commento devi
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