Copenaghen, incendio devasta la seicentesca Borsa, simbolo della città


Un incendio scoppiato nella prima mattina di ieri ha devastato la seicentesca Borsa di Copenaghen, capolavoro dell’architettura del Rinascimento nordico e simbolo della città. Crollata la guglia dei draghi del 1625.

Un devastante incendio, divampato nelle prime ore di ieri mattina (il primo allarme è stato lanciato alle 7:36) ha gravemente danneggiato l’edificio seicentesco della Borsa di Copenaghen, provocando il crollo della guglia dei draghi, simbolo della Børsen, come viene chiamata in Danimarca. Viene considerata uno dei migliori esempi dell’architettura del Rinascimento nordico in Danimarca: venne costruita intorno al 1619 e completata nel 1623 (i lavori su alcune parti dell’edificio, tuttavia, proseguirono fino al 1640). L’edificio venne commissionato dal re Cristiano IV di Danimarca agli architetti Lorenz van Steenwinckel (Copenaghen, 1585 – 1619) e Hans van Steenwinckel il Giovane (Copenaghen, 1587 – 1639): nato come edificio commerciale, divenne poi sede della Borsa di Copenaghen, ruolo che ha ricoperto fino al 1974, quando la borsa valori danese è stata spostata in un edificio moderno. Attualmente ospitava la Dansk Erhverv, una sorta di grande camera di commercio nazionale.

La guglia dei draghi, crollata durante l’incendio, risale al 1625: deve il nome al fatto che questo curioso elemento era formato dalle code attorcigliate di quattro draghi posti alla base della guglia, alta in tutto 54 metri. È crollata poco dopo i primi allarmi: già alle 8:32, infatti, la guglia era ormai rovinata. Le fiamme hanno avvolto metà dell’edificio: l’altra metà, quella verso il porto, è stata salvata. Diversi dipinti contenuti nell’edificio sono stati salvati dai vigili del fuoco: tra questi anche il dipinto noto come Dalla Borsa di Copenaghen, grande tela di due metri e mezzo per quattro di Peder Severin Krøyer, uno dei principali pittori danesi della storia. La Borsa ospita infatti numerose opere d’arte di tutti i più grandi artisti del paese.

Incendio della Borsa di Copenaghen. Foto: Roskilde Museum
Incendio della Borsa di Copenaghen. Foto: Roskilde Museum
Incendio della Borsa di Copenaghen. Foto: Wikimedia/Penguin
Incendio della Borsa di Copenaghen. Foto: Wikimedia/Penguin

“È un giorno incredibilmente triste”, scrive la Dansk Erhverv in una nota. “Børsen è uno degli edifici più suggestivi di Copenaghen ed eravamo alla vigilia del suo 400° anniversario. In mezzo alle tante emozioni e compiti che tutti dobbiamo affrontare in questo momento, ci sono anche molte domande. Ma il fuoco non è ancora spento ed è importante affrontare una cosa alla volta. C’è molto, moltissimo che dovrà essere risolto nei prossimi tempi, ma Dansk Erhverv è un’organizzazione forte, quindi lo gestiremo insieme. Su questo non abbiamo alcun dubbio. Nonostante la situazione, l’organizzazione continua per poter aiutare i nostri numerosi membri. Abbiamo istituito un’unità di crisi che gestisca l’emergenza e le decisioni che devono essere prese a breve termine. La nostra organizzazione è forte – e abbiamo ricevuto una calorosa attenzione da parte di tutti nel Paese – e insieme ci rimetteremo rapidamente in piedi. Già da domani il nostro lavoro sarà quotidiano e ci organizzeremo in modo tale che un piccolo gruppo lavorerà sull’emergenza. Insieme siamo forti e avremo bisogno di tutta la nostra energia nei prossimi tempi”.

Borsa di Copenaghen. Foto: Wikimedia/Jebulon
Borsa di Copenaghen. Foto: Wikimedia/Jebulon
Borsa di Copenaghen. Foto: Wikimedia/Suicasmo
Borsa di Copenaghen. Foto: Wikimedia/Suicasmo
Peder Severin Krøyer, Dalla Borsa di Copenaghen (1895; olio su tela, 254 x 409 cm; Copenaghen, Borsa di Copenaghen)
Peder Severin Krøyer, Dalla Borsa di Copenaghen (1895; olio su tela, 254 x 409 cm; Copenaghen, Borsa di Copenaghen)

L’edificio, al momento dell’incendio, era in ristrutturazione, e giusto l’anno prossimo la guglia avrebbe compiuto quattrocento anni. Al momento non ci sono vittime. Ironia della sorte, nei secoli la Borsa era sopravvissuta a diversi incendi che hanno colpito il vicino Palazzo di Christiansborg, sede del Parlamento danese. Questa volta però non c’è stato niente da fare. Amaro il commento del re Federico X di Danimarca: “Una parte importante del nostro patrimonio culturale architettonico era e continua a essere in fiamme”, ha detto. “Nel corso delle generazioni, la caratteristica guglia del drago ha contribuito a definire Copenaghen come la ‘città delle torri’”. “Dobbiamo pensare a ciò che può essere salvato e a come ricostruirlo, perché è molto importante per la città”, ha detto invece la sindaca di Copenaghen, Sophie Haestorp Andersen.

Nella serata di ieri è arrivata al re Federico X la solidarietà del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Desidero esprimere, a nome degli italiani tutti e mio personale”, ha scritto il presidente al sovrano scandinavo, “profonda vicinanza al Suo Paese per il grave incendio che ha avvolto la Borsa di Copenaghen provocando danni ingentissimi anche alla celeberrima guglia dell’edificio”. Nelle prossime ore, l’edificio verrà messo in sicurezza. I vigili del fuoco della capitale danese hanno fatto sapere che non ci sono rischi per gli edifici vicini, ma serviranno almeno 24 ore per le operazioni di messa in sicurezza.


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