Fa troppo caldo, e il museo decide di chiudere: l’altro ieri, domenica 28 luglio, sulla pagina Facebook ufficiale della Galleria Doria Pamphilj di Roma, uno dei musei più belli della capitale, dove sono conservati capolavori come il Riposo durante la fuga in Egitto e la Maddalena penitente di Caravaggio, per non parlare del Ritratto di Innocenzo X di Diego Velázquez e del busto di Gian Lorenzo Bernini che ritrae lo stesso pontefice, è apparso un laconico avviso che avvertiva l’utenza che, nella giornata di ieri, lunedì 29, il museo avrebbe tenuto le porte chiuse proprio per il caldo.
“In considerazione delle previsioni di caldo estremo”, si legge nell’avviso, “siamo spiacenti di informare che la Galleria Doria Pamphilj lunedi 29 luglio 2024 rimarrà chiusa al pubblico”. Effettivamente a Roma fa parecchio caldo in questi giorni (per domani sono previste temperature di 37°), ma il museo di Via del Corso è per il momento l’unico ad aver preso un provvedimento del genere, tra lo sconcerto degli utenti.
“Tutti i musei dovrebbero chiudere, non ha senso”, dice una utente di Facebook commentando l’avviso. Lunedì comunque è stata finora la giornata più calda dell’estate a Roma, col termometro che ha toccato quota 38°, e un’umidità del 46%. Non si tratta comunque di una novità: è già accaduto in passato che alcuni musei chiudessero per il caldo soffocante, alcuni anche più di un giorno. Lo scorso anno, per esempio, il Museo Civico di Modena chiuse le porte per almeno tre settimane, tra fine luglio e metà agosto, per lo stesso motivo. Nel 2022, a causa del caldo record, chiusero i battenti diversi musei di Londra, tra cui il British Museum e il Victoria & Albert. La Galleria Doria Pamphilj non è che il museo più recente di una lunga serie.
Immagine: Galleria Doria Pamphilj, la galleria degli specchi
Fa troppo caldo a Roma, e la Galleria Doria Pamphilj chiude al pubblico |