Il Metropolitan di New York si impegna per diventare più antirazzista. Ecco come


Il Metropolitan Museum di New York, a seguito di continue pressioni da parte dell’interno per chiedere cambiamenti che riguardino l’intera istituzione in riguardo alle discriminazioni razziste, ha deciso di condividere tredici impegni per un museo più inclusivo. Tra i propositi c’è quello di istituire un fondo con una dotazione dai tre ai cinque milioni di dollari per supportare iniziative, mostre e acquisizioni per raccontare le “storie” dell’arte. L’idea è quella di dar vita a programmi che possano essere i più inclusivi possibili e raccontare diversi punti di vista. Non solo: l’impegno del museo riguarda anche lo staff (nelle politiche delle assunzioni si terrà conto della diversità, e ci saranno corsi mirati in materia di antirazzismo) e un piano di acquisizioni da dieci milioni di dollari per arricchire il museo di opere di artisti neri o nativi. E ancora, nei prossimi quattro mesi sarà assunto anche un Chief Diversity Officer (CDO) che avrà il compito di interagire con l’amministratore delegato in tema di diversità (il suo ufficio avrà lo staff, il budget e le risorse necessari per le sue attività).

Non è finita: il museo garantirà il rispetto della contestualizzazione delle narrazioni attorno alle opere della collezione permanente, verranno supportate le ricerche sugli artisti di colore, ci saranno parnership con artisti e studiosi oltre a collaborazioni con leader culturali, curatori e studiosi per ridefinire il modo in cui il Met presenta l’arte africana, quella oceanica, quella delle Americhe. Altre attività verranno invece condotte sul digitale, e nei piani rientra anche l’obiettivo di aumentare la rappresentanza delle comunità nere e native nel Board of Trustees. Infine, il Met farà ogni anno il punto della situazione per vedere quanto starà progredendo nella strada dell’antirazzismo.

“Le ultime settimane”, hanno dichiarato il presidente del Met, Daniel Weiss, e il direttore Max Hollein in un post sul blog del museo in cui il piano viene dettagliato, “hanno sollevato l’attenzione sulle annose problematiche del razzismo negli Stati Uniti e in tutto il mondo. I nostri governi, le nostre politiche, i nostri sistemi e le nostre istituzioni hanno contribuito a perpetuare il razzismo e l’ingiustizia, e il Metropolitan Museum of Art deve riflettere sul suo passato e aspirare a essere un attore del cambiamento. Abbiamo imparato tanto in queste settimane e abbiamo avuto molte importanti discussioni. Tutti riconosciamo che il progresso su queste difficili problematiche è in forte ritardo, e ora abbiamo l’opportunità di accelerare il nostro lavoro per raggiungere un cambiamento genuino e durevole. Oggi, condividiamo una serie di impegni come passaggi successivi per creare un’istituzione più aperta, accogliente ed equa. Riconosciamo comunque che un cambiamento sostanziale richiederà la comprensione del nostro passato e l’accettazione dell’importanza di cercare la verità come parte necessaria del processo di apprendimento e riconciliazione”.

“Come leader del Met”, concludono Weiss e Hollein, “siamo responsabili del benessere della nostra comunità, e della realizzazione di questi impegni. I nostri sforzi, e questa lista, non cambieranno il museo nello spazio di una notte, ma faranno in modo che il Met si muova in avanti lungo la strada verso una maggior correttezza, verso maggiori opportunità, e al servizio del pubblico e di tutti”.

Il Metropolitan di New York si impegna per diventare più antirazzista. Ecco come
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