Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino ha avviato una campagna di crowdfunding, attiva dal 28 marzo al 31 dicembre 2024, con l’obiettivo di acquisire cinque smalti di Limoges provenienti dal cofano di Guala Bicchieri, capolavoro del museo. Le cinque staffe, elementi metallici con decoro floreale in smalto champlevé, erano originariamente parte della decorazione del coperchio o del retro del celebre cofano del cardinale Guala Bicchieri (1160-1227), fondatore dell’abbazia di Sant’Andrea di Vercelli, legato di papa Innocenzo III, diplomatico, bibliofilo e collezionista.
Palazzo Madama custodisce il capolavoro delle collezioni artistiche di Guala Bicchieri: il prezioso cofano ligneo adornato da medaglioni in oreficeria e smalto, arricchito da figure di animali fantastici e scene profane. Quest’opera, donata dal cardinale per legato testamentario alla sua abbazia, rimase a Vercelli fino al 1824. Successivamente, entrò a far parte di una collezione privata e infine venne acquistata dalla Città di Torino e dalla Regione Piemonte nel 2004. Tuttavia, nel corso dei secoli, alcuni degli elementi originali in rame e smalto che impreziosivano il cofano sono oggi mancanti. Si presume che siano stati trafugati durante il periodo in cui l’opera era collocata nella chiesa di Sant’Andrea di Vercelli, tra il XIII e il XVIII secolo. Tra gli elementi mancanti vi sono i dieci medaglioni del coperchio, i dieci che decoravano il retro e diverse staffe e cantonali, anch’essi in rame e smalto champlevé, una tecnica decorativa dello smalto che consiste nel deporre lo smalto entro cavità ottenute sulla lamina di metallo con i processi di lavorazione abituali, e decorati con motivi floreali, che rivestivano gli spigoli del cofano.
Nel 2019, un antiquario parigino ha contattato il Museo del Louvre per presentare cinque smalti che sospettava potessero essere legati al cofano di Guala Bicchieri. Successivamente, l’antiquario contattò Palazzo Madama per proporre in vendita le cinque staffe, poiché risultano identiche in dimensioni, decoro e colori a quelle che adornavano il cofano e quindi verosimilmente provenienti da quest’opera. Per poter verificare l’ipotesi, la conservatrice di arti decorative Simonetta Castronovo ha fatto un sopralluogo presso la galleria francese per esaminare le opere e ha organizzato una campagna di indagini diagnostiche con il Dipartimento di Chimica dell’Università di Torino, utilizzando l’analisi XRF, una tecnica non invasiva che consente di determinare con precisione la composizione chimica dello smalto e le tecniche di lavorazione del vetro.
Le analisi hanno confermato che le staffe ora in possesso della galleria parigina coincidono esattamente in dimensioni e disegno con quelle ancora presenti sul cofano di Palazzo Madama. Inoltre, la loro composizione chimica corrisponde a quella degli smalti del cofano Bicchieri, caratterizzata da una particolarità unica nella produzione di Limoges. La loro acquisizione consentirebbe dunque di ricollocarli sul retro del cofano, oggi spoglio, e di ricomporre il decoro originario dell’opera.
Riprese le trattative con Parigi, a fine 2023, Palazzo Madama ha deciso di avviare una campagna di crowdfunding per finanziare questa significativa acquisizione. In questa occasione Palazzo Madama si appoggerà alla piattaforma Rete del Dono, attraverso la quale sarà possibile fare le donazioni online.
È stata quindi lanciata la campagna per raccogliere 50.000 euro necessari all’acquisto delle staffe mancanti e la scadenza per arrivare a tale importo è fissata a fine dicembre 2024. La campagna si articolerà in conferenze, video e storytelling. Le donazioni possono beneficiare dell’Art Bonus, con detrazioni fiscali fino al 65%. Sono previsti anche ricompense specifiche per i donatori, come l’inserimento del loro nome sul donor wall del sito, ingressi omaggio al museo e visite guidate delle collezioni e del palazzo con il Direttore.
Torino, Palazzo Madama lancia raccolta fondi per riunire il cofano di Guala Bicchieri e i suoi smalti mancanti |