Il Pantheon sarà a pagamento. Firmata nuova convenzione tra il Ministero e la Basilica

Al Pantheon si entrerà pagando un biglietto. Quella che per tanti anni è stata un’ipotesi, un’idea, fino quasi a concretizzarsi nel 2018, adesso è realtà. Il grande tempio di Roma è sempre stato gratuito, nonostante nel dicembre del 2017 l’allora ministro Dario Franceschini avesse deciso di introdurre, a partire da maggio 2018, un biglietto da 2 euro: un progetto che però non ebbe seguito a causa del cambio di governo (il nuovo ministro Alberto Bonisoli, subentrato a Franceschini, decise infatti di mantenere la gratuità). L’attuale ministro della cultura Gennaro Sangiuliano aveva già rilanciato l’ipotesi lo scorso dicembre, e oggi è arrivato l’accordo tra il Ministero della cultura e il Capitolo della Basilica di Santa Maria ad Martyres-Pantheon, che hanno siglato la nuova convenzione contenente il regolamento d’uso della Basilica di Santa Maria ad Martyres-Pantheon.

Secondo la nuova convenzione convenzione, sarà introdotto un biglietto d’ingresso al Complesso del Pantheon di importo non superiore a 5 euro, il cui ricavato sarà così ripartito: 70% in favore del MiC e 30% in favore della Diocesi di Roma. Saranno esentati dal pagamento, come già avviene per i musei, i minori di 18 anni, le categorie protette, i docenti che accompagnano le scolaresche, mentre i ragazzi fino a 25 anni pagheranno 2 euro come da riduzione ministeriale stabilita dall’ex ministro Bonisoli. Inoltre, il Pantheon sarà gratuito, oltre che per gli aventi diritto secondo le disposizioni ministeriali in materia, anche per i canonici del Capitolo della Basilica e per il personale laico e religioso, compresi i volontari, per tutti i chierici e per le guardie d’onore alle Reali Tombe del Pantheon. Continuerà a essere libero, infine, l’ingresso per l’esercizio del culto e delle attività religiose. Per la fruizione della Basilica al di fuori degli orari riservati alle funzioni religiose e alle attività pastorali, il Ministero provvederà a regolamentare il flusso ordinato dei visitatori, con particolare attenzione relativa al rispetto dovuto all’edificio sacro monumentale, al comportamento da tenersi durante la visita e a tutti gli accorgimenti necessari al decoro della Basilica.

Il Ministero si farà carico delle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria e di quelle di pulizia, tenendo anche conto delle eventuali richieste di interventi che potrebbero pervenire dal Capitolo. La Diocesi di Roma utilizzerà le risorse per attività caritative e culturali e per attività di manutenzione, conservazione e restauro di chiese di proprietà statale presenti nel suo territorio. Con successivi accordi tra il Ministero e il Comune di Roma saranno disciplinati l’accesso gratuito per i residenti nella Capitale e la destinazione di parte delle risorse all’Amministrazione capitolina.Il biglietto sarà introdotto non appena si concluderanno i passaggi tecnici necessari per consentire l’acquisto del tagliando da parte dei visitatori.

A firmare l’atto, alla presenza del ministro Gennaro Sangiuliano e del vescovo ausiliare di Roma monsignor Daniele Libanori, sono stati il Direttore generale della Direzione generale Musei, Massimo Osanna, la direttrice della Direzione Musei statali della città di Roma, Mariastella Margozzi, e il Camerlengo monsignor Angelo Frigerio.

“In appena tre mesi”, ha dichiarato il ministro Sangiuliano, “siamo giunti a definire un obiettivo basato sul buonsenso: far pagare un modico biglietto per il sito culturale più visitato in Italia. Dal pagamento saranno esclusi i cittadini di Roma. Le risorse ricavate, una parte delle quali andrà anche al Comune e una parte destinata ad azioni di sostegno della povertà, saranno utilizzate per la cura e la riqualificazione del Pantheon”.

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