Party abusivo sull'Isola delle Femmine. Il direttore della riserva: “fatto molto grave”


Lo scorso 29 giugno si è tenuta una festa abusiva sull’Isola delle Femmine, nel mare di Palermo, a seguito della quale sono stati anche lasciati rifiuti. L’isola è riserva protetta e può essere visitata solo seguendo un rigido protocollo. Il direttore della Riserva Naturale lapidario: “fatto molto grave”.

Un putiferio, quello scoppiato a Palermo per la denuncia da parte della Lipu, Lega italiana protezione uccelli, di una festa abusiva che si stava svolgendo sabato scorso nella Riserva naturalistica dell’Isola delle Femmine, una festa di compleanno. La festa sarebbe stata quella di due fratelli gemelli palermitani, entrambi medici, soliti a fare feste non banali (in ville e luoghi ricercati: l’anno scorso, per esempio, alla Fiumara d’arte in provincia di Messina) per celebrare il loro doppio genetliaco il 29 giugno. Quest’anno per il 29 giugno erano sull’Isola delle Femmine con un’ottantina di invitati, della ‘Palermo bene’, quando a interrompere musica e balli (con tanto di impianto audio/luci, consolle e casse per la musica, cosa da bere e mangiare) sono intervenuti Guardia Costiera, Guardia di Finanza, Carabinieri e Polizia (una dozzina di motovedette) sbarcati in forze per accertare se vi fosse l’autorizzazione o meno e identificare i presenti. I due medici sostengono di avere avuto il permesso della proprietà a stare nell’isola e il loro intento non era fare una festa quanto la realizzazione di un video promozionale dell’area.

A dare l’allarme è stata la Lipu che dal 1998 è custode della Riserva naturalistica e gestisce le visite guidate e contingentate durante solo determinati periodi dell’anno per non disturbare le specie protette. L’isolotto, una quindicina di ettari, che dà il nome al comune che è su terra ferma, antistante, è di proprietà privata ed è dal 1997 una Riserva con alcune zone di divieto assoluto per la particolarità strategica che riveste nelle rotte migratorie di molti uccelli che la usano come tappa intermedia e per nidificare. Parliamo di cormorani, l’airone cenerino, il martin pescatore, la garzetta, piccoli passeriformi alcuni dei quali anche nidificanti, come il codirosso spazzacamino, la cappellaccia e la cutrettola, oltre ai rapaci delle aree circostanti quali la poiana ed il falco pellegrino. Il Merlo e l’Occhiocotto sono nidificanti. La specie che è sicuramente più vistosa è il Gabbiano reale mediterraneo che qui nidifica con alcune centinaia di coppie, una delle colonie di Gabbiano reale mediterraneo più significativa del Mar Tirreno. Ma oltre ai volatili c’è una fauna di terra altrettanto degna di tutela.

“La situazione”, spiega il direttore generale della Lipu, Danilo Selvaggi, “era un tappeto di cicche, bicchieri di plastica, bottigliette di plastica e vetro e legna accatastata per fare un falò. Qualcuno dei partecipanti aveva un cartello con scritto ’Save the Planet’. Può anche darsi che in questa iniziativa ci sia stata - almeno in qualcuno, in piccola parte - della buona fede, ma non possiamo più permetterci, nel ventunesimo secolo, nel cuore della crisi ambientale, che si invada un’area protetta in piena fase di nidificazione - quando persino le nostre visite guidate sono sospese".

Gli investigatori stanno verificando in che parte della riserva siano sbarcati gli invitati alla festa, se nella zona di tutela assoluta o in quella dove vengono organizzate le visite ma musica e balli comunque, spiega Lipu, non sarebbero potuti essere autorizzati in nessun modo.

“Dal 1998 a ieri”, ha spiegato Vincenzo Di Dio, direttore della riserva gestita dalla Lipu. “A nessuno era venuto in testa di prendere d’assalto l’isolotto. Un fatto davvero molto grave. Anche perché in questo periodo ci sono specie che nidificano nell’isola e dal primo marzo al 30 giugno le visite sono sospese come si trova scritto sull’isola dove c’è in più punti affisso il regolamento”.

Ulteriore particolarità della vicenda è che dj ingaggiato per la serata è un ex componente della Guardia Costiera adesso in pensione, dove è stato tra l’altro anche responsabile dell’ufficio marittimo di Isola delle Femmine. Il dj cerca di mettere in chiaro l’accaduto: “Non era una festa, ma un video clip da realizzare sull’isolotto di Isola delle Femmine”, pare commissionato dai fratelli medici che, sempre secondo il dj, “avevano l’autorizzazione da parte della proprietaria dell’isolotto, la Marchesa Paola Pilo Bacci, per realizzare il video per esaltare le bellezze dell’isola”. L’isolotto infatti è in vendita dal 2017.

“Non sono l’organizzatore dell’evento sull’isolotto”, ha precisato il dj, “ho solo accettato di fare da dj per il video clip. Ho letto l’autorizzazione da parte della proprietaria e mi è stato garantito che erano stati avvertiti sia la Capitaneria di Porto che l’ente gestore per la realizzazione del videoclip. Come è finita si sa. Ma ribadisco che non c’era alcuna volontà di danneggiare l’isola ma realizzare un video sui quattro elementi fondamentali della natura per i filosofi greci, acqua, aria, terra e fuoco. Io sono stato un militare della capitaneria, non avrei mai partecipato ad una festa sull’isolotto. Sarebbe stato grave. La festa doveva essere fatta al Beach Club, dove poi siamo andati a Isola delle Femmine. Non c’è niente di lucro, lì volevamo fare il party per il video, ma ci stavamo trasferendo quando sono intervenute le autorità, che ci hanno bloccato e fatto scendere in sicurezza”.

Adesso le indagini chiariranno se si trattava di una festa esclusiva a tema oppure un modo per realizzare un video promozionale utile per la vendita.

L'Isola delle Femmine. Foto: Carlo Colomba
L’Isola delle Femmine. Foto: Carlo Colomba

L’Isola delle Femmine

Il suo nome sembra derivare da “Insula Fimi”, isola di Eufemio, dal nome di Eufemio da Messina, governatore bizantino della Sicilia. L’isolamento geografico, che offre protezione dalle aggressioni umane e la ricchezza di risorse alimentari costituiscono gli elementi caratterizzanti di quest’isola. Queste condizioni ambientali premettono ad oltre cinquanta specie di uccelli di frequentarla. Le varie specie si alternano durante l’anno, anzi possiamo dire che l’avvicendarsi delle specie scandisca l’alternanza delle stagioni in modo più puntuale del calendario.

La Riserva Naturale Orientata Isola delle Femmine è stata istituita nel 1997 dalla Regione Siciliana e da allora è gestita dalla Lipu. L’isola è anche sito Natura 2000 e Geosito. Oltre alle diverse specie di uccelli sono presenti la Lucertola campestre, il Biacco e due specie di Gechi. Nell’anno 2021 è stata scoperta una piccola chiocciola terrestre, la Siciliaria leucophryna microinsularis, che è endemica cioè esiste solo sull’Isola delle Femmine. I fondali che circondano l’isola ospitano il trottoir a Vermetidi una biocostruzione simile alle barriere coralline ma realizzata da molluschi caratteristica di pochi siti del Mediterraneo.

Il sentiero natura consente di visitare la riserva raggiungendo i punti di maggiore interesse. Il Centro visite dell’Oasi è localizzato in una delle piazze principali del paese dove è possibile parcheggiare con facilità. Il piccolo e caratteristico borgo marinaro di Isola delle Femmine offre ampie possibilità di pernottamento e ristorazione. Attenzione: l’isola ed il comune hanno lo stesso nome ma sono posti uno di fronte all’altra.


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