Dal Qatar arriva una montagna di soldi al Comune di Venezia. L’emirato ha infatti donato ben 50 milioni di euro al Comune di Venezia finalizzata, fa sapere l’ente, a soddisfare le pressanti esigenze della città nella gestione del suo patrimonio unico e complesso. Venezia, com’è noto, deve affrontare costi straordinari per preservare la sua integrità fisica e il suo patrimonio culturale, mantenere i servizi per residenti e visitatori e sostenere la sua vitalità socio-economica. Questi costi crescenti pesano sempre di più sui bilanci della città, rendendo indispensabili interventi finanziari esterni. La donazione del Qatar rappresenta dunque una boccata d’ossigeno per Venezia. A fronte di cosa però?
Intanto, il Comune fa sapere che è già stato siglato un protocollo di cooperazione con Qatar Museums, l’ente che gestisce i musei dell’emirato. L’accordo è mirato a rafforzare la collaborazione nei settori culturale e socioeconomico e a migliorare le condizioni di conoscenza e a incoraggiare reciprocamente gli investimenti economici, con particolare attenzione per i settori dell’arte, della conservazione, della sostenibilità, dello sport e dell’intrattenimento. L’accordo è stato annunciato il giorno in cui Qatar Airways ha ripreso il servizio diretto tra Doha e l’aeroporto Marco Polo di Venezia.
E poi, molto probabilmente ai Giardini della Biennale verrà costruito il nuovo padiglione nazionale del Qatar: questo almeno l’auspicio dell’emirato, che ha proposto senza mezzi termini la creazione del padiglione proprio là dove altre nazioni hanno storicamente i loro padiglioni, e dove al momento non figura la rappresentanza di alcun paese arabo all’infuori dell’Egitto. E ancora, Qatar Museums, che ha anche lo scopo di promuovere creativi arabi nel cinema, nella moda, nel design, nell’arte e nella fotografia sulla scena mondiale, lavorerà per portare artisti arabi alla Biennale.
“Il Qatar e l’Italia nel corso dei decenni hanno avuto un rapporto molto forte in più campi”, ha detto il presidente di Qatar Museums, Sheikha Al Mayassa bint Hamad bin Khalifa Al Thani. “La firma del nostro Protocollo di Cooperazione con il Comune di Venezia avvicina le nostre nazioni, forgiando un’alleanza culturalmente strategica. La cultura è sempre stata un ponte tra le persone. In un mondo che è diventato sempre più polarizzato, sentiamo un profondo senso di responsabilità di affrontare le nostre differenze attraverso manifestazioni pacifiche di espressioni creative. Qatar Museums ha il sostegno del governo del Qatar e del suo Ministero degli Affari Esteri nel lavorare più strettamente con il Comune di Venezia. In tal modo, continueremo a perseguire gli scambi sociali, culturali e intellettuali, come abbiamo fatto entrambi nel corso di secoli di commercio marittimo e di più. Gli scambi culturali del Qatar e dell’Italia non sono nuovi: sono sempre stati forti, e questo nuovo accordo porta semplicemente le nostre relazioni bilaterali a un nuovo livello”.
Da parte sua, il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, rimarca che “La Città di Venezia è sempre stata aperta al mondo, come luogo dove culture e popoli diversi si incontrano e crescono. Siamo a disposizione dell’intero sistema paese italiano. Vorrei ringraziare, prima di tutto, per questo atto di generosità che rafforza i legami tra le diverse comunità, Sua Eccellenza Sheikha Al Mayassa bint Hamad bin Khalifa Al Thani, che ha già dimostrato la sua sensibilità e il suo amore per la nostra città sostenendo varie iniziative culturali negli ultimi anni. Questa importante donazione è un segno concreto di come il Qatar voglia contribuire alla conservazione di una città unica al mondo e in prima linea negli effetti dei cambiamenti climatici. In Giunta, è stata anche approvata la concessione della proprietà e la revisione del piano degli interventi per la costruzione del nuovo padiglione del Qatar presso i giardini napoleonici. Si tratta di un vero investimento, oltre alla donazione, per creare nell’area Biennale un luogo privilegiato per lo scambio di culture che, con le loro diverse espressioni, fungono da canale di cooperazione e comprensione reciproca. Questo è il risultato di un lungo processo, in accordo sia con il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che con il presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco, sia con il ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani e, in particolare, con il sottosegretario con delega alla cultura, Maria Tripodi. Questa collaborazione è stata essenziale per raggiungere questo importante risultato per la Città di Venezia”.
Immagine: Venezia, Canal Grande. Foto: Stijn te Strake
Il Qatar copre di soldi Venezia: 50 milioni al Comune. Ecco cosa otterrà in cambio |