Roma, paura ai Fori Imperiali: crolla parte della Torre dei Conti, un operaio ferito


A Roma crolla una parte della Torre dei Conti, uno dei monumenti medievali più importanti della città. Quattro operai messi in salvo dai vigili del fuoco, uno estratto dalle macerie e affidato al 118. Sul posto il sindaco Gualtieri, il ministro Giuli e la Sovrintendenza capitolina. Il cedimento durante i lavori di restauro finanziati dal Pnrr.

Paura questa mattina nell’area dei Fori Imperiali a Roma, dove una parte della Torre dei Conti, monumento medievale che domina largo Corrado Ricci, è crollata improvvisamente durante i lavori di restauro in corso. L’incidente è avvenuto intorno alle 11:30 e ha provocato una nube di polvere visibile fin su via dei Fori Imperiali, a pochi passi dal Colosseo. Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco con tre squadre operative, due autoscale e i nuclei speciali di ricerca e soccorso sotto macerie, insieme ai sanitari del 118 e alle forze dell’ordine.

Secondo le prime informazioni, quattro operai che stavano lavorando sul cantiere sono stati tratti in salvo: tre di loro si trovavano sulla parte alta della torre e sono stati evacuati con l’autoscala, mentre un quarto lavoratore, rimasto parzialmente intrappolato sotto le macerie, è stato estratto dai pompieri e affidato alle cure dei sanitari. Risulta ferito ed è stato trasportato in ospedale per accertamenti.

L’intera area di largo Corrado Ricci e il tratto dei Fori Imperiali adiacente alla torre sono stati immediatamente chiusi al traffico pedonale e veicolare per consentire le operazioni di messa in sicurezza. Gli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale – I Gruppo Centro hanno presidiato gli accessi e deviato il traffico, mentre la Sovrintendenza capitolina ha inviato i propri tecnici per una prima verifica dei danni alla struttura e ai ponteggi del cantiere. Poco dopo il crollo sono giunti sul posto anche il sindaco Roberto Gualtieri e il ministro della Cultura Alessandro Giuli, che hanno seguito da vicino le operazioni di soccorso e il sopralluogo dei vigili del fuoco.

La Torre dei Conti. Foto: Kevin McGill
La Torre dei Conti. Foto: Kevin McGill

La Torre dei Conti è attualmente oggetto di interventi di consolidamento e restauro finanziati con i fondi del Pnrr, parte del più ampio programma di recupero dei monumenti di Roma antica.

La Torre dei Conti, costruita nel XIII secolo e alta originariamente circa 60 metri, è uno dei più importanti edifici fortificati medievali di Roma. Sorge nel rione Monti, in prossimità dell’incrocio tra via Cavour e via dei Fori Imperiali, sul sito di un antico tempio dedicato alla dea Tellus. La sua storia è legata alla potente famiglia dei Conti di Segni e al papa Innocenzo III, che ne commissionò l’edificazione nel 1238 come segno di prestigio e controllo politico sulla città.

In passato la torre era nota anche come Torre Maggiore, appellativo che testimonia la sua imponenza originaria. L’edificio, che nel Medioevo svettava ben oltre gli attuali 29 metri di altezza, attirò l’ammirazione di Francesco Petrarca, che la descrisse come “Turris illa toto orbe unica”, ossia “la torre unica al mondo”. Nei secoli, la struttura ha subito numerosi danni dovuti ai terremoti, in particolare a quello del 1349, che la rese inabitabile. Fu successivamente restaurata e rinforzata nel XVII secolo sotto papa Alessandro VIII, che fece costruire i due caratteristici contrafforti di sostegno tuttora visibili alla base.

Tra Ottocento e Novecento, gli interventi urbanistici che portarono all’apertura di via Cavour e, successivamente, di via dei Fori Imperiali isolarono la torre dal tessuto edilizio circostante, restituendole l’aspetto di un monumento autonomo, quasi sospeso tra l’antico e il moderno.

Durante il periodo fascista, nel 1937, la torre fu donata da Mussolini alla Federazione Nazionale Arditi d’Italia, che vi stabilì la propria sede. L’anno successivo, il salone del Tempio della Pace, su cui poggia la base della torre, venne trasformato in mausoleo per il generale Alessandro Parisi, presidente della federazione, morto in un incidente stradale: le sue spoglie si trovano ancora oggi nel sarcofago romano che occupa la sala.

I vigili del fuoco restano all’opera per rimuovere i detriti e verificare che non vi siano ulteriori rischi di crollo. L’area resterà interdetta al pubblico almeno fino al completamento delle indagini strutturali.


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