Trentaquattro tonnellate di immondizia di ogni tipo, bottiglie di alcol, bicchieri, sacchetti, cannucce, cartacce. Così si presentava la spiaggia di Malaga (Spagna) il 25 giugno mattina. La tradizionale festa di San Juan, il patrono San Giovanni Battista, ha trasformato l’arenile di Malagueta in una autentica discarica tanto che l’azienda di igiene urbana ha impiegato 4 ore con 200 operai a lavoro per renderla di nuovo pulita e fruibile ai turisti e ai bagnanti.
Lo scenario visibile dalle immagini di tantissimi post sui social che esprimevano meraviglia e indignazione è il risultato della tradizionale notte di festeggiamenti sulla spiaggia che si svolge in onore di San Juan con musica, balli, fuochi d’artificio, falò e pesce arrostito, una grande festa popolare che segna il vero inizio dell’estate in Andalusia con tante persone che vengono anche da fuori.
Oltre ai 34 mila e 740 kg di spazzatura raccolta, più del doppio dello scorso anno, fa sapere l’Ayuntamento de Malaga (l’amministrazione comunale), era schierata, memore di quanto accaduto nel 2023, una speciale task force per la pulizia la mattina presto. Massicce anche le presenze delle forze dell’ordine che – come riporta Europa Press – hanno effettuato quasi 700 interventi, senza nessun arresto, con 13 denunce a persone che espletavano i loro bisogni corporei sulla spiaggia o per strada, 19 per uso di droghe, 13 tentativi di risse opportunamente sedate, controllati i guidatori di 911 veicoli con la conseguente denuncia per la giuda in stato ebbrezza per 25 di essi, 116 per eccesso di velocità e 1 per mancanza di patente. Oltre alla chiusura di locali che vendevano alcolici fuori dall’orario consentito.
È una festa antica e sentita, per tradizione ci si fa il bagno a mezzanotte e si scrivono i propri desideri su pezzi di carta da bruciare nei falò.
Foto: AmiGo.Cultura
Turisti incivili: dopo la festa, la spiaggia di Malaga diventa una discarica |
L'autore di questo articolo: Andrea Laratta
Giornalista. Amante della politica (militante), si interessa dei fenomeni generati dal turismo, dell’arte e della poesia. “Tutta la vita è teatro”.