Dal 9 all’11 maggio 2025 torna Milano Scultura a Villa Bagatti Valsecchi a Varedo. Diretta da Ilaria Centola e curata da Valerio Dehò, la manifestazione giunta alla sua nona edizione riunisce circa trenta gallerie selezionate, che puntano l’attenzione sulla scultura attraverso opere che spaziano da materiali tradizionali – come marmo, bronzo e ceramica – ai materiali di recupero. Una molteplicità di approcci che si riflette anche nelle dimensioni e nella tipologia delle opere, che vanno dal piccolo formato all’installazione ambientale, dall’oggetto d’arte al progetto di arte pubblica, per offrire una panoramica sulle infinite declinazioni del linguaggio scultoreo.
Milano Scultura è l’unica fiera in Italia dedicata alle arti plastiche ed è al tempo stesso mostra e progetto espositivo. Nessuno stand, ma un unico grande allestimento al fine di porre in dialogo le opere tra loro e con gli ambienti della villa, dimora eclettica di fine Settecento. Una modalità espositiva che intende valorizzare l’interazione tra la scultura e gli spazi architettonici. “In effetti lo spirito della scultura è quello di vivere non di assoluto ma di continuo rapporto con gli spazi, l’ambiente, le architetture. In questo Villa Bagatti Valsecchi offre vari scenari e varie possibilità, la varietà degli spazi interni, le prospettive paesaggistiche, le diverse strutture architettoniche, hanno bisogno di una coniugazione delle opere sempre differente”, spiega Valerio Dehò.
“Lo scopo è quello di offrire a un largo pubblico una panoramica accuratamente selezionata di ciò che il medium della scultura è in grado di offrire oggi”, ha commentato Ilaria Centola. Accanto ai progetti espositivi presentati dalle gallerie, la manifestazione promuoverà incontri, performance e due progetti speciali.
La mostra Afthonia propone un’antologica dedicata a Matteo Lo Greco, con quindici sculture significative della sua produzione dagli anni Ottanta ad oggi. Lo Greco intreccia passato e presente, recuperando la tecnica classica della fusione a cera persa per dare vita a figure femminili che coniugano eleganza antica e ironia contemporanea: corpi rotondi, accoglienti, celebrati con rispetto e leggerezza.
Il secondo focus è dedicato a Henri Beaufour, artista che sviluppa un linguaggio personale definito “espressionismo barocco”. Una selezione di opere di piccolo e medio formato permette di cogliere l’intensità e l’impronta della sua poetica, valorizzata dalla dimensione intima pur non perdendo la sua vitalità.
A corredo della manifestazione sarà disponibile un catalogo, pubblicato da NFC Edizioni, con un testo di Valerio Dehò che guidano alla scoperta dei temi e degli artisti protagonisti.
Per info: www.milanoscultura.com
Orari: venerdì, ore 18-21; sabato e domenica, ore 11-19.
Ingresso libero