Torino si prepara ad accogliere una nuova edizione di Luci d’Artista, la ventottesima, che prenderà il via il 24 ottobre 2025 alle 18:30 e proseguirà fino all’11 gennaio 2026. Le strade, le piazze e i palazzi cittadini torneranno a trasformarsi in un museo a cielo aperto, dove installazioni luminose ideate da artisti di fama internazionale dialogheranno con l’architettura urbana.
Questa edizione introduce quattro nuove opere, frutto di collaborazioni internazionali e di un percorso di crescita che negli ultimi anni ha ridefinito la fisionomia della manifestazione. A firmarle sono Tracey Emin, figura di spicco dell’arte contemporanea britannica, l’italiano Riccardo Previdi, il lituano Gintaras Didžiapetris e Soundwalk Collective, che per l’occasione ha coinvolto Patti Smith e Philip Glass in un progetto speciale pensato per gli spazi delle OGR Torino.
La manifestazione è realizzata dalla Fondazione Torino Musei per conto della Città di Torino, ed è parte integrante del suo Piano Strategico accanto a GAM, MAO, Palazzo Madama e Artissima. L’obiettivo, ribadito anche quest’anno, è consolidare Luci d’Artista come istituzione permanente di ricerca artistica, non più solo legata alla stagione invernale ma distribuita lungo l’intero arco dell’anno. A questo proposito il curatore Antonio Grulli ha proseguito nel percorso di ampliamento del format, che si articola in più sezioni: la collezione storica, il programma di restauri, le collaborazioni internazionali raccolte sotto il titolo DUET, la rete nazionale ed europea Costellazione e il public program Accademia della Luce. L’identità visiva dell’edizione 2025-2026 è curata per il terzo anno da Studio Fludd, che ha scelto un glitch luminoso come cifra grafica, a evocare energia potenziale e movimento.
Tra le novità più attese c’è l’ingresso nella collezione torinese di un’opera al neon di Tracey Emin, artista che ha saputo raccontare con linguaggi diversi esperienze personali e riflessioni intime, diventando un riferimento nel discorso femminista contemporaneo. L’opera è stata donata alla città dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT in occasione del suo venticinquesimo anniversario. Accanto a lei, Riccardo Previdi presenterà un lavoro ideato grazie alla collaborazione con le Nitto ATP Finals, evento sportivo che dal 2021 ha portato a Torino il tennis mondiale di fine stagione. Previdi, la cui ricerca indaga il rapporto tra tecnologia e immaginario collettivo, ha concepito un’opera che unisce arte contemporanea e sport in un segno luminoso.
Dal Lituania arriva invece Gintaras Didžiapetris, sostenuto dal Lithuanian Culture Institute nel contesto dell’anno della cultura lituana in Italia. La sua pratica, che attraversa media diversi e intreccia rigore concettuale e intuizione poetica, si tradurrà in un’opera al neon capace di dialogare con lo spazio urbano torinese. Infine, il cortile monumentale delle OGR ospiterà un progetto speciale di Soundwalk Collective. Il gruppo, fondato da Stephan Crasneanscki e Simone Merli, lavora da anni a confine tra suono, cinema e arti visive, e ha intrecciato collaborazioni con figure come Jean-Luc Godard, Nan Goldin e Jim Jarmusch. Per Torino ha coinvolto Patti Smith e Philip Glass, dando vita a un’opera in cui musica e poesia si incontrano.
La ventottesima edizione inaugura anche la sezione DUET, pensata per raccogliere e sviluppare collaborazioni internazionali. Oltre al Lithuanian Culture Institute, è coinvolto il MAC Musée d’Art Contemporain di Lione, che entra anche nella rete Costellazione. Quest’ultima, già attiva a livello cittadino, si allarga per la prima volta oltre i confini torinesi, includendo istituzioni come Triennale Milano e rafforzando i legami con le grandi realtà museali del territorio: GAM, Castello di Rivoli e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Accademia della Luce, sezione dedicata al public program, consolida la sua proposta con attività che proseguono lungo l’anno. Sono confermati gli appuntamenti dedicati ai grandi maestri di Luci d’Artista e l’evento del Summer Solstice, entrambi con nuovi contenuti e modalità di coinvolgimento.
Prosegue inoltre il lavoro di restauro e aggiornamento tecnologico della collezione storica. Grazie al sostegno del Gruppo Iren, della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, dell’Unione Industriali e di NeonLauro, sarà possibile rendere più sostenibili le opere e migliorare la fruizione di alcuni capolavori, tra cui Doppio Passaggio (Torino) di Joseph Kosuth, collocato dal 2001 sul Ponte Vittorio Emanuele I.
Nata nel 1998, Luci d’Artista è divenuta negli anni un modello di arte pubblica e partecipata, capace di attrarre un vasto pubblico e di ispirare altre città italiane ed europee. Con il passare delle edizioni, le installazioni luminose hanno contribuito a definire l’immagine di Torino come città del contemporaneo, rafforzando il legame tra patrimonio storico e ricerca artistica. La manifestazione è sostenuta dalla Città di Torino con il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo, della Fondazione CRT, delle OGR Torino, della Consulta, dell’Unione Industriali, delle Nitto ATP Finals, del Lithuanian Culture Institute e di NeonLauro. Il main sponsor è Gruppo Iren. Tra le prospettive future, un’ulteriore notizia riguarda The Radiant Van del collettivo italiano Canemorto, vincitore della quattordicesima edizione dell’Italian Council. L’opera, pensata come installazione luminosa e mezzo di trasporto, debutterà nel 2026 a Lubiana, per poi rientrare a Torino dalla ventinovesima edizione di Luci d’Artista.
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