Venezia, i Giardini della Biennale diventano un cinema di classici. Via al primo Festival del Cinema restaurato


A Venezia, quest’estate i Giardini della Biennale diventano un cinema che proietta grandi classici: via al primo Festival permanente del cinema restaurato.

Parte il 24 luglio, e dura fino al 30 agosto, una novità che la Biennale di Venezia lancia per quest’estate: la prima edizione del Festival permanente del cinema restaurato, una rassegna che doveva tenersi al Cinema Rossini di Venezia tra marzo e maggio, ma che non ha potuto avere luogo a causa dell’emergenza sanitaria. Ora si può finalmente partire, con la differenza che il programma viene riproposto nell’Arena Giardini che la Biennale ha allestito per quest’estate, in preparazione della 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, che si terrà dal 2 al 12 settembre.

Il Festival proporrà dodici capolavori del passato in versione originale, con sottotitoli in italiano, restaurati dalle principali cineteche e società di produzione di tutto il mondo. L’intento è quello di avvicinare il pubblico a film che hanno segnato la storia del cinema e continuano a ispirare il lavoro di molti cineasti del presente. Si comincia venerdì 24 luglio con Don’t Look Now (A Venezia… un dicembre rosso shocking, 1973), capolavoro del cinema horror del regista britannico Nicolas Roeg, con Julie Christie e Donald Sutherland (restauro curato da StudioCanal): il film sarà presentato venerdì 24 luglio alle ore 21 dal regista Luca Guadagnino (Chiamami col tuo nome, Suspiria, Io sono l’amore). Il 25 luglio ci sarà un omaggio a Fulvio Roiter, dopodiché proiezione del film Fat City (Città amara) di John Huston, del 1971, con Stacy Keach, Jeff Bridges, Susan Tyrrell, Candy Clark, Nicholas Colasanto, restaurato da Sony Pictures Entertainment.

Gli altri film: il 31 luglio A ciascuno il suo (1967) di Elio Petri, con Gian Maria Volonté, Irene Papas e Gabriele Ferzetti, restaurato da Museo Nazionale del Cinema di Torino; il 1° agosto Alien (1979) di Ridley Scott, con Sigourney Weaver, Yaphet Kotto, Veronica Cartwright, Ian Holm, Tom Skerritt, Harry Dean Stanton, John Hurt, restauro di 20th Century Fox; il 7 agosto Miracolo a Milano (1951) di Vittorio De Sica, con Francesco Golisano, Emma Gramatica, Paolo Stoppa, Guglielmo Barnabò, Brunella Bovo, restauro di Cineteca di Bologna e Compass Film; l’8 agosto Raining in the mountain (1979) di King Hu, con Hsu Feng, Sun Yueh, Shih Chun, restauro di Taiwan Film Institute; il 14 agosto The Go-Between (1971) di Joseph Losey, con Julie Christie, Alan Bates, Margaret Leighton, Michael Redgrave, Dominic Guard, Michael Gough, Edward Fox, Richard Gibson, restauro di StudioCanal; il 15 agosto Kanal (1957) di Andrej Wajda, con Teresa Izewska, Tadeusz Janczar, Wienczyslaw Glinski, Tadeusz Gwiazdowski, Stanislaw Mikulski, restauro di Malavida Films; il 21 agosto Dans la ville blanche (1982) di Alain Tanner, con Bruno Ganz, Teresa Madruga, Julia Vonderlinn, José Carvhalo, restauro di Association Alain Tanner e Cinémathèque Suisse; il 22 agosto Detour (1945) di Edgar G. Ulmer, con Tom Neal, Ann Savage, Claudia Drake, Edmund MacDonald, restauro curato da Academy Film Archive e Film Foundation, in collaborazione con Cinémathèque Royale de Belgique, Museum of Modern Art e Cinémathèque Française; il 29 agosto l’Ape regina - Una storia moderna (1963) di Marco Ferreri con Ugo Tognazzi, Marina Vlady, Walter Giller, Linda Sini, Riccardo Fellini, restauro di Cineteca di Bologna; il 30 agosto Toni (1935) di Jean Renoir, con Charles Blavette, Jenny Hélia, Célia Montalvan, Edouard Delmont, restauro curato da Gaumont.

“Il crescente successo della sezione Venezia Classici”, ha dichiarato il Direttore del Settore Cinema della Fondazione La Biennale, Alberto Barbera, “che ha fatto registrare la massima partecipazione di spettatori nel corso dell’ultima edizione della Biennale Cinema, conferma l’esistenza di un pubblico fortemente interessato alla riproposta di film classici del patrimonio storico mondiale. La possibilità di vedere o rivedere sul grande schermo opere che hanno segnato lo sviluppo del linguaggio e dell’estetica della Settima Arte costituisce un’occasione preziosa per il pubblico in generale, mentre si arricchisce di contenuti formativi per gli studenti in particolare. Nasce da queste considerazioni l’idea di una rassegna dal titolo Classici fuori Mostra, che si propone come un appuntamento inteso a prolungare nel tempo il piacere della visione, che un festival si limita ad offrire nell’arco di pochi giorni”.

Il biglietto intero è di 8 euro. Facilitazioni per studenti, con ridotto a 2,50 e abbonamento per tutti i film a 20 euro. Per tutte le info è possibile visitare il sito della Biennale di Venezia.

Venezia, i Giardini della Biennale diventano un cinema di classici. Via al primo Festival del Cinema restaurato
Venezia, i Giardini della Biennale diventano un cinema di classici. Via al primo Festival del Cinema restaurato


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