Al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia (Roma) via a La macchina del tempio, un innovativo progetto di videoproiezioni artistiche pensato per offrire al pubblico un’esperienza multisensoriale capace di intrecciare storia, arte e tecnologia. L’iniziativa nasce grazie ai finanziamenti della Regione Lazio, del Ministero dell’Università e della Ricerca e del Ministero della Cultura nell’ambito dell’avviso pubblico “DTC – Intervento 2 – Ricerca e sviluppo di tecnologie per la valorizzazione del Patrimonio Culturale – Lazio Innova”, con l’obiettivo di arricchire la narrazione museale e rafforzare il legame tra l’istituzione e i territori di provenienza delle sue collezioni.
Il progetto propone un racconto all’interno degli spazi della villa e del Tempio di Alatri, una ricostruzione ottocentesca di un tempio etrusco-italico databile tra il III e il II secolo a.C. realizzata dal fondatore del museo Felice Barnabei. Questo elemento architettonico, situato in uno dei giardini di Villa Giulia, diventa il punto di partenza per un viaggio nel tempo che conduce lo spettatore alla scoperta delle antiche città di Vulci e Alatri.
La narrazione parte da un volo contemporaneo su questi territori per poi ripercorrerne le trasformazioni storiche, dall’età più antica fino alla romanizzazione, grazie alla collaborazione con il Comune di Alatri e il suo museo civico e con il Comune di Montalto di Castro attraverso il Parco Archeologico di Vulci. Fulcro dell’iniziativa è il grande spettacolo di videomapping che anima la facciata rinascimentale del cortile centrale di Villa Giulia. Su una superficie di 26 metri di larghezza e 16 di altezza prende forma una proiezione lunga trenta minuti che racconta la storia della villa e di Villa Poniatowski, altro importante edificio parte del complesso museale, e presenta alcuni dei capolavori custoditi nelle collezioni, come il famoso Sarcofago degli Sposi e le lamine di Pyrgi. L’esperienza, arricchita da musiche originali, fonde luci, immagini e suoni per trasformare l’architettura in un dispositivo narrativo, coinvolgendo lo spettatore in un racconto che va oltre la semplice fruizione visiva.
L’intento di La macchina del tempio è quello di integrare e ampliare la visita al museo, offrendo nuove chiavi di lettura e contesti per comprendere le opere e i reperti esposti. La proiezione nel Tempio di Alatri e quella sulle pareti della villa agiscono come due momenti complementari: la prima dedicata alla rievocazione delle antiche città etrusche, la seconda alla storia del museo e ai tesori che conserva, creando un intreccio tra passato e presente che restituisce la complessità delle vicende storiche legate al territorio del Lazio.
L’iniziativa prevede anche un calendario di aperture straordinarie. Il pubblico potrà assistere agli spettacoli a partire da sabato 4 ottobre e nei successivi sabati del mese (11, 18 e 25 ottobre), con proiezioni regolari dalle 20.00 alle 22.30. In occasione di queste serate il museo rimarrà aperto fino alle 23.00, offrendo ai visitatori la possibilità di prolungare l’esperienza e approfondire la conoscenza delle collezioni.
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