A Torino parte la sesta edizione di flashback. Tra le opere, una Maddalena di Orazio Gentileschi per cui forse posò Artemisia


A Torino dal 1° al 4 novembre è in programma la sesta edizione di flashback. Esposta anche una Maddalena di Orazio Gentileschi per la quale forse posò Artemisia.

È in programma a Torino, dal 1° al 4 novembre 2018, la sesta edizione di flashback a Torino: confermata anche per quest’anno, dopo l’edizione record del 2017, la sede del foyer centrale del Pala Alpitour. Quest’anno, flashback, diretta da Stefania Poddighe e Ginevra Pucci, ha deciso di coinvolgere espositori e pubblico in una riflessione che parte da Le rive di un altro mare, il libro di fantascienza di Chad Oliver, scrittore e antropologo. La storia fantascientifica si svolge in Africa, dove l’autore costruisce una situazione in cui i rapporti tra mondi differenti sono in continua ridefinizione, una storia che porta verso un dialogo tra diverse forme di civiltà, tra diversi mondi, tra diverse specie. Intorno a questa riflessione si muove il programma di flashback, che inizia da subito con la novità di quest’anno: la sesta edizione infatti non “indossa” soltanto il colore del 2018, un rarefatto acquamarina, ma viene descritta da un’opera appositamente creata dall’artista Francesco Valeri. L’artista, dopo aver preso parte al progetto “condominio-opera viva” di via Cuneo 5bis nel quartiere di Aurora (progetto nato con l’intento di porre l’accento sulla mixité sociale, culturale e temporale della periferia torinese), restituisce al centro l’altrove, riporta negli spazi espositivi l’esperienza della mescolanza e della diversità che anima l’incontro tra le diverse culture. In fiera Francesco Valeri realizza, dal vivo, un wall painting di 60 metri quadri che abbraccia la manifestazione catapultandola in una dimensione al di là del tempo. Per l’artista, il ruolo e la funzione dell’arte consistono nello scavalcare e attraversare le dimensioni spaziotemporali, nell’intersecare e collegare i livelli e nel riattivare il “meccanismo del pensiero”. Ragionamenti particolarmente calzanti per un evento che ha la sua particolarità nell’esposizione di opere antiche e opere di oggi secondo l’assunto per il quale tutta l’arte è contemporanea.

Si conferma anche per quest’anno la presenza di importanti gallerie d’arte antica e moderna. Alcune anticipazioni dell’edizione 2018 di flashback: la Galleria Giamblanco presenta una nuova selezione di importanti dipinti del XVII e del XIX secolo, tra i quali merita particolare attenzione la tela inedita di Mattia Preti (Taverna, 1613 – La Valletta, 1699) raffigurante San Giacomo Maggiore e riconducibile al periodo romano dell’artista, intorno al quarto decennio del Seicento, quando l’artista si soffermò sull’attento studio dei lavori di Caravaggio e dei suoi eredi. Sempre all’insegna della rarità, la galleria Flavio Pozzallo presenta la terracotta policroma con una Madonna del latte e Angeli che, oltre ad essere un’opera estremamente originale, è una delle più antiche attestazioni nell’utilizzo della “nuova” tecnica della terracotta nella scultura lombarda nel secondo quarto del quattrocento. La stessa galleria, insieme alla Benappi Arte antica e moderna, presenta un’opera di estrema importanza per la storia dell’arte vercellese e piemontese: un dipinto a doppia faccia di Eleazaro Oldoni (Vercelli, notizie dal 1478 al 1517) fino ad oggi catalogato come anonimo. Infine, tra le gallerie di arte antica da segnalare, Maison d’Art di Montecarlo, importante new entry con una Maria Maddalena di Orazio Gentileschi (Pisa, 1563 - Londra, 1639), avente come modella d’eccezione presumibilmente la figlia Artemisia (Roma, 1593 - Napoli 1654), databile ai primi decenni del 1600, “un’opera viva” definita dallo storico dell’arte seicentesco Francesco Scannelli, opera “che non potria dimostrare più vera carne quando fosse vivo”.

Il moderno è invece egregiamente rappresentato dalla Galleria dello Scudo con la maestosa Maternità di Arturo Martini (Treviso, 1889 - Milano, 1947) in pietra di Finale, assente dalle mostre dal 1961 e, per coloro in cerca di curiosità, del peso di 500 kg. Infine, una speciale attenzione per le opere dedicate al mare e al viaggio, dunque particolarmente affini al progetto di flashback 2018, è evidenziata sia nell’importante progetto della Galleria Russo che affianca i volti di donna di Medardo Rosso (Torino, 1858 – Milano, 1928) e Umberto Boccioni (Reggio Calabria, 1882 – Verona, 1916) all’Uragano di Arturo Martini, scultura in terracotta che raffigura un navigante in lotta con la furia del mare, che da quello della galleria Mazzoleni: un sensazionale olio Senza Titolo di Alberto Savinio (Atene, 1891 – Roma, 1952) del 1930 che ci mostra l’approdo su Le rive di un altro mare. Il viaggio, e in particolare il mito degli argonauti, è infatti un tema caro a Savinio: 50 eroi sotto la guida di Giasone compiono un avventuroso viaggio a bordo della nave Argo alla ricerca del vello d’oro, alla scoperta dunque di nuovi mondi e di nuove opportunità.

A conferma dell’impegno contemporaneo di flashback al Pala Alpitour saranno inoltre sviluppate le varie sezioni: exhibition, lab, sound, storytelling, talk, video e lo special project Opera Viva, i sei manifesti del progetto di arte urbana ideato da Alessandro Bulgini e curato da Christian Caliandro che ha segnato il count down alla fiera a partire da maggio. Tre delle sei opere esposte nella rotonda di Piazza Bottesini in Barriera di Milano sono di artiste selezionate dalla giuria della Open Call lanciata a inizio anno, composta da Bulgini e Caliandro stessi e da Umberto Allemandi, Pietro Gaglianò, Luigi Ratclif e Roxy in the Box. Oltre ai lavori dunque di Irene Pittatore, Virginia Zanetti e Francesca Sandroni anche le opere di Laboratorio Saccardi, di Lucia Veronesi e quella conclusiva di Alessandro Bulgini, sono una riflessione sulla diversità e la commistione, su cosa e come l’arte possa intervenire positivamente in questo contesto.

Le flashback exhibition quest’anno saranno due: il gigantesco wall painting di Francesco Valeri, realizzato, come anticipato, dal vivo durante i giorni della fiera, e un progetto di Gian Enzo Sperone con tre opere di Tony Matelli che cancellano la realtà e aprono un mondo immaginario situato in un posto molto lontano. La sesta edizione di flashback intende confermare tutte le intenzioni con le quali la fiera è stata fondata ed è cresciuta; il lavoro costante delle direttrici ha infatti “convinto e coinvolto sempre più galleristi”, si legge nella presentazione dell’evento, “offrendo al pubblico una visione diversa sulla storia dell’arte, ma anche sulla storia di oggi; un approccio più versatile e meno rigido che ha permesso a un pubblico sempre più vasto di godere di opere d’arte non più percepite come lontane da sé – per motivi temporali o culturali – ma finalmente ‘vissute’ come esperienza concreta nel qui e ora. Questo sincretismo è ciò che ha permesso a flashback di crescere esponenzialmente negli anni ed è ciò che contraddistingue un progetto, nato all’insegna di una sfida culturale che si rinnova annualmente e che annualmente si ispira alla vita. E dato che quest’anno il tema è la diversità sarà dunque interessante attraversare insieme Le rive di un altro mare connettendo in profondità zone temporali diverse: l’antico, il moderno e il contemporaneo nel suo farsi”.

“Nei giorni in cui Torino diventa protagonista delle dimensioni artistiche contemporanee”, dichiara Antonella Parigi, assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte, “flashback All art is contemporary si distingue per il suo mix intelligentemente calibrato tra cultura e mercato e, con una formula ormai consolidata, saprà certamente rafforzare il successo delle edizioni passate, confermando l’arte quale uno degli assi strategici attorno a cui si muove l’offerta culturale di Torino e del Piemonte. Un contesto all’interno del quale la manifestazione va a completare la ricca proposta del periodo, grazie allo sguardo originale che offre su un settore artistico più tradizionale ma che continua ad essere dinamico e frequentato”. Così anche la Città di Torino, attraverso le parole dell’Assessore alla Cultura Francesca Leon: “Torna flashback, evento di alta qualità tra le fiere d’arte che la nostra città ospita, e traccia anche quest’anno - insieme alle gallerie ospiti, agli artisti e ai loro progetti - un percorso sull’arte attraverso l’antico, il moderno e il contemporaneo. L’evento continua a fare da amplificatore ai progetti artistici e di arte urbana che durante l’anno inducono a riflettere, attraverso l’arte, sui temi della periferia e della diversità nell’incontro tra culture diverse e su come essa sia un veicolo importante di dialogo e collante tra la comunità, gli artisti e il territorio. Ringrazio l’organizzazione per il grande lavoro di divulgazione e coinvolgimento di un pubblico che, grazie alla fiera e al suo lavoro durante tutto l’anno, può avvicinarsi all’arte in modo più immediato a partire dai luoghi in cui vive il quotidiano”. 

Gli orari per visitare flashback: da giovedì 1° novembre a domenica 4 novembre dalle 11 alle 20. Biglietti: intero 10 euro, ridotto 8 euro (riduzioni previste per legge), ridottissimo 5 euro (per Abbonamento Torino Musei, Abbonamento Musei Lombardia Milano, Torino + Piemonte Contemporary Card, Touring Club Card) gratuito giovedì 1 novembre per Abbonamento Torino Musei, Abbonamento Musei Lombardia Milano, Torino + Piemonte Contemporary Card, Touring Club Card, mef, e gratuità previste per legge. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito di flashback. Finestre sull’Arte è in-kind partner di flashback.

Nell’immagine: la Maddalena di Gentileschi portata da Maison d’Art

A Torino parte la sesta edizione di flashback. Tra le opere, una Maddalena di Orazio Gentileschi per cui forse posò Artemisia
A Torino parte la sesta edizione di flashback. Tra le opere, una Maddalena di Orazio Gentileschi per cui forse posò Artemisia


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