L’Università di Modena e Reggio Emilia apre una nuova finestra sulla sua storia scientifica attraverso la pubblicazione del volume Tesori modenesi ritrovati, catalogo della mostra in programma dal 4 ottobre al 21 dicembre 2025 presso l’Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti di Modena. Il libro, edito Franco Cosimo Panini Editore, a cura di Rossella Brunetti, Sandra Morelli e Licia Beggi Miani, accompagna la presentazione di una collezione di strumenti scientifici storici fino ad oggi poco conosciuta, che copre un arco temporale dalla seconda metà del Settecento ai primi anni del Novecento. Gli strumenti, riscoperti all’interno di ventotto casse conservate nei depositi dell’Ateneo, rappresentano un patrimonio inedito della città. Dopo anni di oblio, gli oggetti sono stati restaurati e catalogati, permettendo di ricostruire non solo l’evoluzione tecnica e scientifica di Modena, ma anche il contesto sociale, economico e culturale in cui tali conoscenze si sono sviluppate. La collezione, dunque, racconta anche storie e processi che hanno segnato il tessuto locale.
Il volume, che si estende per 128 pagine in formato 17x23 cm e brossura, analizza ogni singolo strumento, evidenziandone l’importanza scientifica e storica. Gli oggetti custoditi, ora nuovamente accessibili al pubblico, permettono di comprendere come la città di Modena abbia partecipato ai grandi cambiamenti della scienza moderna e contemporanea, mostrando una continuità di interesse e approfondimento scientifico che ha caratterizzato l’Ateneo e la comunità cittadina. Oltre al catalogo e alla descrizione degli strumenti, il libro offre un’analisi dettagliata delle tecniche di conservazione e restauro adottate, illustrando come gli oggetti siano stati recuperati e preservati per garantirne la fruizione futura. L’attenzione al contesto storico e sociale rende la pubblicazione uno strumento utile non solo agli studiosi di storia della scienza, ma anche a chi si occupa di museologia, conservazione e didattica scientifica.
La mostra, che inaugura il 4 ottobre, rappresenta il momento culminante della valorizzazione della collezione. Essa consentirà al pubblico di osservare da vicino gli strumenti, testimoni concreti della storia scientifica modenese, e di apprezzarne la qualità tecnica, l’artigianalità e il valore documentario. Contestualmente, la pubblicazione del volume ne garantisce una diffusione più ampia, mettendo a disposizione delle biblioteche e dei lettori interessati una guida completa e illustrata. Tesori modenesi ritrovati è disponibile in libreria e online al prezzo di 14 euro.
L'autrice di questo articolo: Noemi Capoccia
Originaria di Lecce, classe 1995, ha conseguito la laurea presso l'Accademia di Belle Arti di Carrara nel 2021. Le sue passioni sono l'arte antica e l'archeologia. Dal 2024 lavora in Finestre sull'Arte.Per inviare il commento devi
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