Il Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo ospita dal 21 settembre 2025 all’11 gennaio 2026, nella sede dell’ex Convento di San Francesco – destinata alle mostre di arte contemporanea – il primo appuntamento di un ampio progetto espositivo dedicato a Mattia Moreni, tra i maggiori pittori italiani del Novecento. L’iniziativa coinvolge cinque importanti musei della Romagna e rende omaggio a un artista pavese di nascita, torinese di formazione, ma legato profondamente a questo territorio romagnolo per tutta la sua vita.
Il progetto, dal titolo Mattia Moreni. Dalla formazione a L’ultimo sussulto prima della grande mutazione, curata da Claudio Spadoni, prende avvio a Bagnacavallo con la mostra Dagli esordi ai cartelli. Il percorso esplora i primi vent’anni di attività dell’artista, documentando la sua evoluzione dagli anni giovanili – già apprezzati da critici tra cui anche un giovane Italo Calvino – fino alla fase in cui sperimentò linguaggi diversi, dalle influenze nordiche al liberty, fino ai modelli dei Ferraresi del Quattrocento. Furono anni segnati da importanti riconoscimenti e partecipazioni alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma, ma anche da spostamenti continui. Era stato in Romagna nel 1940 e nel 1943 per sfuggire da partigiano alle rappresaglie fasciste, viaggiò molto cambiando ripetutamente la sua residenza: da Antibes a Grado, da Frascati a Bologna, cercando di trovare un luogo nel quale potersi sentire a casa.
La ricerca pittorica di Moreni si inserì nel vivace dibattito artistico del tempo, aderendo al movimento dell’astratto/concreto e partecipando al Gruppo degli Otto Pittori su invito di Lionello Venturi, pur mantenendo sempre uno stile personale e mai del tutto allineato. La svolta decisiva giunse con l’avvicinamento all’Informale, linguaggio che gli garantì visibilità internazionale. Tra il 1956 e il 1966 visse tra Parigi e Palazzo San Giacomo di Russi, esponendo regolarmente in Francia, Germania e nelle principali gallerie europee.
L’ultima sezione della mostra di Bagnacavallo racconta l’evoluzione della sua pittura verso una dimensione personale: la pennellata informale si trasforma nei celebri cartelli, con i quali l’artista intendeva fissare immagini di un mondo che percepiva destinato a scomparire rapidamente.
In esposizione oltre quaranta opere, molte delle quali già presentate in prestigiose sedi museali in Italia e all’estero, oggi conservate in importanti collezioni private.
Dopo Bagnacavallo, il progetto proseguirà in altre quattro sedi, ciascuna dedicata a un capitolo specifico della carriera di Moreni: dal 10 ottobre 2025 i Musei di San Domenico di Forlì, si concentrano sul periodo della Angurie (a cura di Rocco Ronchi); dal 20 ottobre la Pinacoteca Vero Stoppioni di Santa Sofia si concentra sugli Autoritratti (a cura di Denis Isaia); da febbraio 2026 il MAMbo di Bologna offre un ricordo, a cura di Pasquale Fameli, della grande mostra antologica del 1965, curata allora da Francesco Arcangeli; infine dal 28 febbraio 2026 il MAR di Ravenna tratta gli ultimi cicli della Regressione della Specie e L’umanoide (a cura di Serena Simoni).
La mostra Dagli esordi ai cartelli è promossa dal Comune di Bagnacavallo e dall’Associazione “Mattia”, organizzata dall’Associazione e dal Museo Civico delle Cappuccine. L’intero progetto nasce grazie alla collaborazione con generosi collezionisti privati e al sostegno di Manifattura Ceccarelli e Teikos Solutions. A corredo, un catalogo edito da Dario Cimorelli Editore documenta tutte le opere esposte nelle cinque sedi.
Orari mostra a Bagnacavallo: Martedì e mercoledì dalle 14.30 alle 18; giovedì dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18; venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19). Dal 26 al 28 settembre, in occasione della Festa di San Michele, orario ampliato dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 23. Domenica 29 settembre orario continuato 10-23. Chiuso il lunedì.
Titolo mostra | Mattia Moreni: Dagli esordi ai cartelli | Città | Bagnacavallo | Sede | Museo Civico delle Cappuccine | Date | Dal 21/09/2025 al 11/01/2026 | Artisti | Mattia Moreni | Curatori | Claudio Spadoni | Temi | Novecento |
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