Grazia Varisco torna a M77 con una mostra personale


Dal 6 ottobre al 17 gennaio 2026, la galleria milanese ospita la nuova mostra di Grazia Varisco, a cura di Francesco Tedeschi, che mette in dialogo opere storiche e installazioni recenti, indagando spazio, tempo e percezione.

Dal 6 ottobre fino al 17 gennaio 2026, M77 Gallery di Milano apre le porte a Riflessioni, nuova mostra personale diGrazia Varisco, figura centrale della ricerca visiva italiana del secondo Novecento. L’esposizione, curata da Francesco Tedeschi in collaborazione con l’Archivio Grazia Varisco, rappresenta il ritorno dell’artista negli spazi di via Mecenate 77 a cinque anni di distanza dall’ultima personale Ospitare lo spazio (2020). Il progetto propone un dialogo tra opere storiche e produzioni recenti, attraverso un allestimento site-specific che mette al centro la relazione tra spazio, tempo e percezione. La prima parte del percorso espositivo si sviluppa al piano inferiore, dove il tema dominante è la precarietà. Tra le opere iniziali spiccano Spezzata e fuga – Tra…guardo (1980) e Tra…guardo (2013), interventi che guidano il visitatore attraverso spazi uniti e disgiunti. Qui sono esposti anche alcuni lavori materici risalenti al periodo 1957-1959, che offrono uno sguardo sulla lunga carriera di Varisco. La transizione verso una nuova fase sperimentale è segnata da Schema luminoso variabile “R. VOD” (1965), opera simbolo dell’artista, che segna il passaggio dai materici agli sviluppi dei movimenti percettivi dei lavori successivi, come il Reticolo frangibile (Boogie quadricromia) (1968-1969) e i “Mercuriali” della serie Variabile+Quadrionda.

Il centro della prima sezione comprende palizzate in legno disposte in modo labirintico e temporaneo, evocando l’intervento realizzato nel 1969 per la rassegna Campo urbano e accompagnando opere della serie Between (1973-1981). In questi lavori, la presenza di pareti specchianti dietro le assi crea un continuo gioco tra apertura e chiusura, coinvolgendo lo spettatore nella definizione dello spazio e richiamando la suggestione del cantiere come luogo temporaneo e esperienza urbana.

Grazia Varisco, allestimento di Riflessioni alla M77 Gallery. Foto: Lorenzo Palmieri
Grazia Varisco, allestimento di Riflessioni alla M77 Gallery di Milano. Foto: Lorenzo Palmieri
Grazia Varisco, allestimento di Riflessioni alla M77 Gallery di Milano. Foto: Lorenzo Palmieri
Grazia Varisco, allestimento di Riflessioni alla M77 Gallery di Milano. Foto: Lorenzo Palmieri

“La palizzata del cantiere, la rete di recinzione, sono apparenze materiali della realtà cariche di segni... segni di ingombro, di ostacolo, di divieto. Apparenze provvisorie che separano, che escludono, che condizionano”, sottolinea l’artista.

Il passaggio alla seconda parte del percorso è segnato da lavori come Rotorete bianca (2006), Sollevo/Sollievo (2002) e Rotorete rossa (2006), che riprendono il cerchio come forma compiuta e come traccia aperta, insieme agli spazi potenziali di due ferri degli anni Settanta. Al piano superiore domina l’installazione Riflessioni, da cui la mostra prende il titolo. L’ambiente è animato dalla frammentazione dell’immagine negli specchi in continuo movimento. L’intervento principale, introdotto da tre listelli specchianti a parete che costituiscono l’opera Ciao, prosegue lungo il corridoio esterno con ulteriori elementi mobili specchianti, evidenziando la costante ricerca di Varisco nell’esplorazione dello spazio e dell’immagine in movimento.

Grazia Varisco, allestimento di Riflessioni alla M77 Gallery di Milano. Foto: Lorenzo Palmieri
Grazia Varisco, allestimento di Riflessioni alla M77 Gallery di Milano. Foto: Lorenzo Palmieri
Grazia Varisco, allestimento di Riflessioni alla M77 Gallery di Milano. Foto: Lorenzo Palmieri
Grazia Varisco, allestimento di Riflessioni alla M77 Gallery di Milano. Foto: Lorenzo Palmieri

“Elementi lineari specchianti ruotano generando immagini scomposte e asincrone, proponendo riflessioni sul passato e sul futuro che non trovano una definizione univoca e lasciano spazio all’interpretazione di chi osserva”, spiega ancora l’artista.

La sezione centrale dello spazio dedicato a Riflessioni include lavori che enfatizzano la mobilità visiva, come Reticenze, realizzati con reti ritorte e sospese, sei elementi della serie Ri-velati (2015) costituiti da fogli di rete metallica ripiegata, e Comunicanti in acciaio (2008), che rafforzano il senso di temporaneità e dinamicità delle concezioni costruttive. L’opera più recente, Filo rosso (2025), introduce un possibile segno di stabilità, chiudendo idealmente il percorso su un orizzonte non definito. Il catalogo della mostra, a cura di Francesco Tedeschi, presenta un approfondimento critico sul lavoro di Varisco.

Note sull’artista

Nata a Milano nel 1937, Grazia Varisco è tra le figure di riferimento dell’arte cinetica e programmata. Dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti di Brera (1956-1960), si unisce al Gruppo T partecipando alle manifestazioni Miriorama e a eventi del movimento internazionale Nouvelle Tendance. La sua ricerca si caratterizza per equilibrio e armonia visiva, linee geometriche, forme essenziali e precisione nell’esecuzione, con un coinvolgimento attivo dello spettatore.

Varisco ha esposto a Biennale di Venezia (1964, 1986, 2022), Quadriennale di Roma (1965, 1973, 1999), Arte italiana 60/82 (Londra, 1982), Electra (Parigi, 1983), Force Fields (Barcellona e Londra, 2000), Beyond Geometry (Los Angeles e Miami, 2004), Op Art (Francoforte, 2007), e in rassegne dedicate all’arte cinetica e programmata (Roma, 2012). Tra i riconoscimenti, il Premio Nazionale Presidente della Repubblica per la Scultura (2007), l’ingresso all’Accademia di San Luca e il Premio Feltrinelli per le Arti Visive dall’Accademia dei Lincei (2018). Le opere di Varisco figurano in collezioni internazionali, tra cui MoMA di New York, Centre Pompidou di Parigi, Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, MAMbo di Bologna, Fondazione Prada, Gallerie d’Italia e Museo del ’900 di Milano.

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraRiflessioni
CittàMilano
SedeM77 Gallery
DateDal 06/10/2025 al 17/01/2026
ArtistiGrazia Varisco
CuratoriFrancesco Tedeschi
TemiArte contemporanea

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