I fantasmi del passato sono utili a comprendere il presente: una mostra al Madre di Napoli


Al Madre di Napoli la mostra “Spettri: palinsesti della memoria”. Per guardare al futuro è necessario ricominciare in ricordo di quella “impura storia dei fantasmi”, affermava  Jacques Derrida. le opere esposte sono accomunate da questo tentativo.

Aperta il 5 ottobre e visitabile fino al 14 novembre 2022 al Madre di Napoli la mostra Spettri: palinsesti della memoria, a cura di Kathryn Weir. Per la prima volta negli spazi espositivi del museo Madre viene presentata una selezione delle ultime opere entrate a fare parte della collezione insieme ad altre mai esposte. Tra queste, acquisizioni compiute con il sostegno della Regione Campania (Fondi POC – PROGRAMMA OPERATIVO COMPLEMENTARE 20-21), donazioni di artisti e importanti vittorie di bandi come l’Italian Council, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Il lavoro di Ibrahim Mahama è risultato vincitore dell’avviso pubblico PAC2020 - Piano per l’Arte Contemporanea promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

L’approccio tematico consente di offrire approfondimenti e creare nuovi quadri per rinnovare lo sguardo sulla collezione permanente. Le opere esposte, prodotte da artiste e artisti di generazioni e provenienze differenti, sono accomunate dal tentativo di aprire uno spazio attraversato dagli spettri che perseguitano l’ambiente in cui viviamo. I lavori sono abitati da storie cancellate o soppresse, diventando un mezzo per rendere visibile ciò che è in bilico tra presenza e assenza, passato, contemporaneità e futuro. Tramite materiali elementari (acqua, terra, metallo, luce, pietra) e archetipi del vissuto (casa, famiglia, strada, lavoro, luogo sacro, musica, natura), gli artisti in mostra interrogano la relazione tra tracce di esperienze individuali e condivise.

Il filosofo Jacques Derrida sottolinea come la storia e la vita in quanto tali siano sempre già infestate dai fantasmi e come per guardare al futuro sia necessario ricominciare in ricordo di quella “impura storia dei fantasmi”. L’intellettuale di domani dovrebbe apprendere à vivre imparando e insegnando, non a fare conversazione con il fantasma, ma intrattenersi con lui, con lei, a lasciargli o a rendergli la parola, sia pure dentro di sé, nell’altro, all’altro in sé: gli spettri ci sono sempre, anche se non esistono, anche se non sono più, anche se non sono ancora".

Gli artisti in mostra sono Betty Bee (Napoli, 1963); Gregorio Botta (Napoli, 1953); Rä di Martino (Roma, 1975); Lino Fiorito (Ferrara, 1955); Ann Veronica Janssens (Folkestone, Regno Unito, 1956); Ibrahim Mahama (Tamale, Ghana, 1987); Raffaela Mariniello (Napoli, 1962); Raffaela Naldi Rossano (Napoli, 1990); Gloria Pastore (Napoli, 1946); Elisa Sighicelli (Torino, 1968); Gian Maria Tosatti (Roma, 1980).

in occasione dell’opening è stato proiettato per la prima volta a Napoli il film di Raffaela Mariniello ZioRiz, che entra a far parte della collezione. Il film è stato prodotto da Teatri Uniti con Casa del Contemporaneo con il contributo della Regione Campania e di Film Commission Regione Campania, in collaborazione con museo Madre, Studio Trisorio e Zona Rosa.

Per info: madrenapoli.it

Immagine: Ibrahim Mahama, Alhassan Zepligu (2015-2020). Progetto vincitore dell’avviso pubblico PAC2020 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraSpettri: palinsesti della memoria
CittàNapoli
SedeMuseo Madre
DateDal 05/10/2022 al 14/11/2022
ArtistiRä di Martino, Gloria Pastore, Gian Maria Tosatti, Ibrahim Mahama, Gregorio Botta, Elisa Sighicelli, Betty Bee, Lino Fiorito, Raffaella Mariniello, Raffaela Naldi Rossano, Ann Veronica Janssens
CuratoriKathryn Weir
TemiNapoli, Arte contemporanea

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