Sante Monachesi e il suo legame con Parigi. Una mostra a Macerata


Dal 29 giugno al 24 settembre 2023, i Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi a Macerata dedicano una mostra a uno dei protagonisti del primo Novecento, Sante Monachesi e in particolare al suo rapporto con Parigi.

Dal 29 giugno al 24 settembre 2023, i Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi a Macerata dedicano una mostra a uno dei protagonisti del primo Novecento, Sante Monachesi (Macerata, 1910 – Roma 1991) e in particolare al suo rapporto con Parigi. La mostra, intitolata Sante Monachesi tra Macerata e Parigi racconta il legame del celebre artista maceratese con la capitale francese, è curata da Maurizio Faraoni e si avvale del supporto scientifico di Donatella Monachesi. Promossa dal Comune di Macerata, dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Macerata con Macerata Musei, l’esposizione si avvale del patrocinio della Regione Marche, della Provincia e dell’Accademia di Belle Arti di Macerata.

Il percorso espositivo, attraverso una selezione di oltre 60 opere tra disegni e pitture, ripercorre gli anni in cui l’artista lascia la sua città alla volta di Parigi presentando una serie di documenti d’archivio, foto, lettere, sculture, disegni inediti, dipinti, alcuni dei quali esposti nella galleria Silvagni nel 1950 e che ritraggono i famosi “Muri ciechi”, opere pittoriche in cui Monachesi trasforma e reinterpreta i profili ciechi delle facciate parigine, chiaro esempio del “minimalismo dell’autore”, come illustra Faraoni.

“La tematica legata a Parigi”, scrive il curatore, “resta una costante nella produzione artistica di Monachesi e in questa mostra il mio compito, oggi, è quello di guardare con un occhio contemporaneo il lavoro di un artista che ha attraversato diverse epoche in maniera trasversale”.

“Con questa mostra”, dichiarano Sandro Parcaroli, il Sindaco di Macerata e Katiuscia Cassetta, Assessore alla Cultura del Comune di Macerata, “si chiude un importante ciclo espositivo triennale dedicato al Secondo Futurismo che ha visto già celebrare l’attività di Tullio Crali e Wladimiro Tulli. L’occasione è ancor più rilevante per la donazione, fatta all’istituzione museale dalla figlia Donatella, di un considerevole nucleo di opere ad incremento della collezione permanente, un omaggio che va ad arricchire e completare la raccolta del museo che presenta già numerose opere degli artisti del Gruppo Boccioni”.

Le otto opere donate occuperanno una sezione della mostra, in stretto dialogo con la collezione permanente del Novecento. L’attività dell’artista sarà così documentata dagli esordi Futuristi al Neo Cubismo per approdare al movimento Agrà, abbreviazione di agravitazionale, da lui fondato all’insegna della libera energia espressiva, adottando forme nuove e materie lievi come l’evelpiuma e il perspex.

Per approfondire la conoscenza del poliedrico e geniale artista Sante Monachesi, altre sue opere potranno essere ammirate in contemporanea a Civitanova Alta alla Pinacoteca Civica Moretti e a Macerata al Museo del Novecento di Palazzo Ricci a partire dalla metà del mese di luglio.

Il catalogo (Sagep Editori) che accompagna la mostra raccoglie, oltre ai saluti delle autorità, i testi del curatore, quelli degli studiosi Lorenzo Cantatore, Paola Ballesi e Giulia Mastropietro che intervisterà Donatella Monachesi.

Note sull’artista

Sante Monachesi nasce a Macerata nel 1910, dove frequenta la Scuola d’Arte Professionale. Nel 1936 frequenta il corso di scenografia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Il volume di Boccioni Pittura e scultura futuriste ispira la sua produzione artistica degli anni Trenta; con le strutture “spiraliche” e "diagonali” in pittura e scultura, nasce la sua personalissima extra plastica futurista.

Nel 1932 fonda con Bruno Tano e altri il Gruppo Futurista Umberto Boccioni. Movimento futurista delle Marche. È l’inizio di un intenso ritmo espositivo che vede Monachesi partecipare alle principali manifestazioni del terzo decennio: nel 1937 partecipa alla Esposizione Universale di Parigi; nel 1938 espone alla XXI Biennale di Venezia e alla Esposizione della Art Department della Columbia University di New York. Nel 1939 espone alla III Quadriennale di Roma, con la presentazione di Filippo Tommaso Marinetti. Dopo l’esperienza futurista proietta la sua ricerca nella elaborazione di una poetica figurativa attraverso larghi piani cromatici e sintetiche profilature che caratterizzano la sua pittura degli anni Quaranta e Cinquanta. Sono di questo periodo i temi pittorici più noti di Monachesi, ispirati anche al suo soggiorno a Parigi nel dopo guerra; quali i Muri ciechi, le Parigi, i Fiori e le Clownesses. Monachesi, sempre interessato alla ricerca, disponibile a nuove avventure estetiche e ispirato dai nuovi materiali plastici realizza, negli anni Sessanta, le opere in gommapiuma ed in polimetilmetacrilato. In sintonia con queste nuove scoperte sulla materia e sulla energia, attraverso, anche, la conquista dello spazio e lo sconvolgimento della gravitazionalità, fonda nel 1964 il movimento “Movimento Agravitazionale” e stila il primo manifesto “Agrà”.

Un movimento in cui l’utopia diventa credibile espressione estetica e si concretizza nella levità delle forme con le opere”Evelpiuma”. Questa esperienza è documentata dalla mostra “Legare e sciogliere”, l’Evelpiuma e l’Universo Agrà di Monachesi 1979, Parigi, Cappella della Sorbona. Negli ultimi anni, sempre attivo e pieno di curiosità per il futuro, continua la sua ricerca di scultore e pittore nella definizione di nuovi orizzonti per l’arte. La sua lunga carriera artistica è testimoniata da importanti ed approfonditi contributi critici sulla sua opera e da numerose mostre in Italia e all’estero. Muore a Roma nel 1991.

Immagine: Sante Monachesi, Moulin Rouge (1955; olio su tela, 50 x 60 cm; Collezione privata)

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraSante Monachesi tra Macerata e Parigi
CittàMacerata
SedeMusei Civici di Palazzo Buonaccorsi
DateDal 29/06/2023 al 24/09/2023
ArtistiSante Monachesi
CuratoriMaurizio Faraoni
TemiNovecento

Sante Monachesi e il suo legame con Parigi. Una mostra a Macerata
Sante Monachesi e il suo legame con Parigi. Una mostra a Macerata


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