Alla Venaria Reale un'installazione per riflettere sulla violenza assistita dai minori


Fino al 9 gennaio 2022, la Reggia di Venaria Reale ospita “Profumo di vita”, un’installazione multisensoriale dedicata al tema della violenza assistita dai minori.

Fino al 9 gennaio 2022, in occasione della realizzazione della quinta edizione del calendario Profumo di vita #neldirittodelbambino, la Reggia di Venaria Reale presenta la mostra Profumo di Vita, un’installazione multisensoriale che coinvolge il visitatore in un percorso fatto di immagini, profumi e melodie. Il progetto artistico-sociale Profumo di Vita nasce nel 2017 dalla collaborazione tra l’Associazione Legal@rte, costituita da un gruppo di appartenenti alla Polizia di Stato, e la fotografa torinese Elena Givone, per creare un momento di riflessione e approfondimento sul fenomeno sommerso della “violenza assistita” dai minori, al fine di conoscerne le conseguenze fisiche e psicologiche nei bambini, spesso spettatori obbligati di manifestazioni di violenza tra adulti.

Si definisce “violenza assistita” il coinvolgimento del minore in atti di violenza compiuti su figure di riferimento per lui/lei, affettivamente significative. La violenza domestica contro la donna è una violazione dei diritti umani che causa profonde ferite nel suo corpo e nella sua mente. Anche i figli, spesso spettatori passivi e impotenti, restano segnati da questa esperienza traumatica: il loro diritto a vivere e crescere in un ambiente sicuro viene calpestato. Non sono infatti violenza solo le percosse, le ferite o le ossa rotte, ma anche le minacce, gli insulti, i ricatti, le umiliazioni, la derisione, spesso in presenza dei figli terrorizzati. Conoscere le conseguenze della violenza assistita può aiutare a capire perché una donna reagisca in un certo modo o perché un bambino assuma certi comportamenti. Assistere a episodi di violenza del padre contro la madre è per il minore un’esperienza traumatica da cui viene segnato profondamente; priva i figli di un ambiente sicuro in cui giocare, crescere e vivere serenamente la propria infanzia e la propria adolescenza. È evidente l’importanza di un’informazione corretta su questo tema, troppo spesso oggetto di servizi di cronaca che spettacolarizzano gli avvenimenti più drammatici senza sviluppare conoscenze adeguate sul fenomeno della violenza interpersonale, in particolare di quella a danno dei bambini. La violenza assistita, punita con l’art. 572 del Codice Penale “Maltrattamenti in famiglia”, è, ancor prima che un problema da contrastare con la materia giuridica, un problema sociale che deve investire tutti, tenuto conto che quegli adulti, diventati genitori, corrono un alto rischio di trasmissione intergenerazionale delle condotte maltrattanti/abusanti.

Gli scatti realizzati nella Reggia per il calendario 2022 accompagnano l’installazione Profumo di Vita, visitabile al II piano delle Sale delle Arti fino al 9 gennaio 2022. La mostra, a cura di Roberta Di Chiara, si propone di guidare il visitatore all’interno di uno speciale percorso multisensoriale “empatico”, nel quale le immagini e le note del musicista Stefano Cannone abbracciano le note olfattive della fragranza realizzata da Diletta Tonatto, dell’omonima Maison torinese. Parte integrante del progetto espositivo Profumo di vita è il cortometraggio Il Silenzio del Dolore, presentato al 36° Torino Film Festival. Un QR Code permette di visionare il racconto interpretato dall’attrice Elena Ruzza che ne ha curato la regia con Matteo Cantamessa. Tratto da un testo autobiografico della poliziotta e psicoterapeuta Katia Ferraguzzi, il video pone il visitatore di fronte a una realtà spesso invisibile, quella di minori vittime di violenza assistita.

La violenza assistita è un problema sociale che coinvolge tutti, tenuto conto che gli adulti, che da bambini assistono a violenze, corrono un alto rischio di trasmissione intergenerazionale delle condotte maltrattanti e abusanti. Per affrontare il tema, l’artista torinese Elena Givone ha scelto la fotografia Newborn attraverso scatti realizzati all’interno dei reparti maternità di ospedali italiani, nei primissimi giorni di vita del bambino, cogliendo al meglio il momento magico ed irripetibile del sonno profondo del neonato nella sua fragilità, protetto dall’abbraccio dei genitori. Immagini di cura e protezione, accompagnate da informazioni medico-scientifiche a cura dell’associazione Familiarmente, che sono diventate un progetto espositivo ed un apprezzato calendario, per ricordare che nei primi mille giorni di vita si gettano le basi per l’adulto del domani.

L’edizione del calendario 2022 ha il privilegio di avere un set fotografico d’eccezione: la Reggia di Venaria, che nel giugno 2021 ha ospitato la Festa della nascita, festa di “benvenuto alla vita” legata al progetto Nati con la Cultura – Passaporto culturale. Nel corso dell’iniziativa si è svolto un momento di sensibilizzazione e il casting delle mamme e dei bambini protagonisti della nuova pubblicazione. Novità del nuovo calendario, realizzato in collaborazione con l’associazione Alsil Onlus e il patrocinio di Polizia di Stato e Regione Piemonte, un Qr code che conduce alla scoperta del fenomeno poco conosciuto della violenza assistita da minori, grazie alla voce narrante dell’attrice Elena Ruzza, protagonista di 12 video clip. La distribuzione dei calendari verrà effettuata attraverso l’iniziativa del “Latte sospeso”. Il calendario verrà infatti donato con l’acquisto di latte in polvere per neonati presso alcune farmacie del torinese, che si sono messe a disposizione con confezioni a prezzo calmierato; il latte acquistato verrà lasciato in farmacia per essere distribuito a neomamme in difficoltà tramite la Caritas diocesana. Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito www.profumodivita.info.

Elena Givone, classe 1979, è una fotografa, artista visuale e sognatrice torinese. Collabora con diverse ONG e ONLUS sviluppando progetti creativi ed attività di formazione. Tra le prerogative salienti dell’autrice vi è quella di interrogarsi sui sogni, di riflettere sul rapporto tra la realtà del mondo circostante e la sfera interiore, indagando la forza dell’immaginazione che risiede in ognuno di noi. Il suo lavoro comprende un corpus in continua espansione che negli ultimi quindici anni ha preso forma in Italia, Bosnia, Brasile, Francia, Inghilterra, Mali, Burundi, Egitto, India, Myanmar, Grecia, Giordania e Sri Lanka, dove ha aperto una scuola di fotografia per ragazzi del luogo. Il lavoro di Elena Givone ha una forte componente etica e sociale, in cui spesso si mette in scena la voce di un’umanità la cui parola è stata tolta. Elena Givone si dedica allo studio della fotografia “newborn”, imparando i segreti dai grandi maestri internazionali, ed insegna in masterclass e workshop questo genere fotografico dedicato all’infanzia. Molti suoi lavori sono pubblicati in numerose riviste, esposti in gallerie, musei internazionali e collezioni private. Rappresentata dall’agenzia Contrasto, è X-Photographer Fujifilm. Il suo sito: www.elenagivone.com.

Nell’immagine: una delle fotografie di Elena Givone

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraProfumo di vita
CittàVenaria Reale
SedeVenaria Reale
DateDal 15/12/2021 al 09/01/2022
ArtistiElena Givone
CuratoriRoberta Di Chiara
TemiArte contemporanea, Fotografia

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