Sovrani a tavola: alla Reggia di Venaria una grande mostra sul tema


Fino 28 gennaio 2024 la Reggia di Venaria presenta una grande mostra sui sovrani a tavola: oltre duecento oggetti per raccontare le tavole reali nella loro rappresentazione simbolica e nelle loro pratiche quotidiane.

Fino al 28 gennaio 2024 la Reggia di Venaria, negli spazi del secondo piano delle Sale delle Arti, presenta la grande mostra Sovrani a tavola. Pranzi imbanditi nelle corti italiane, fortemente voluta dal Direttore generale del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude Guido Curto e curata da Andrea Merlotti, storico e direttore del Centro Studi del Consorzio, insieme alle storiche dell’arte Silvia Ghisotti e Clara Goria, rispettivamente Capo conservatore emerito e Conservatrice della Reggia di Venaria, con l’allestimento curato da Lorenzo Greppi. Il progetto espositivo, che conclude l’anno 2023 dedicato al tema del cibo, si sviluppa in tre sezioni suddivise in quattordici sale che dai banchetti delle corti tra Cinquecento e Seicento arriva fino ai pranzi del Quirinale sabaudo.

I visitatori possono quindi ammirare oltre duecento tra dipinti, arredi da tavola, splendidi servizi di porcellana e d’argento provenienti dalle principali corti italiane attraverso i quali s’intende documentare e raccontare la storia dei pranzi di papi, principi e re. Il pranzo del re è uno dei momenti che l’immaginario collettivo abbina solitamente alla vita delle corti, ma molto raramente è stato trattato dai pittori nelle loro opere. Grazie ad una ricerca ampia ed inedita, la mostra intende raccontare le tavole reali nella loro rappresentazione simbolica e nelle loro pratiche quotidiane che hanno mantenuto influenze fino ai giorni nostri.

Tra le opere principali esposte, alcune tra le più rare e celebri raffigurazioni di pranzi di sovrani italiani, come il Banchetto di nozze di Ferdinando di Toscana e Cristina di Lorena del 1589, opera di Domenico Cresti detto il Passignano (Vienna, Kunsthistoriches Museum) e il Convito nuziale di Elisabetta Farnese e Filippo V di Spagna del 1714, dipinto da Ilario Mercanti detto lo Spolverini (Parma, Collezioni d’Arte del Comune). Proviene invece da una collezione privata inglese ed è esposto al pubblico per la prima volta il dipinto di Ludwig Guttenbrunn raffigurante Un tè a Evian dei principi di Piemonte - Carlo Emanuele di Savoia e Maria Clotilde di Borbone - con alcune ladies inglesi (1787). E ancora, opere preziose come la cinquecentesca Saliera in lapislazzuli delle Botteghe granducali (Firenze, Gallerie degli Uffizi) e maioliche provenienti dai servizi delle corti italiane. Di grande importanza e qualità sono i servizi settecenteschi provenienti da Palazzo Pitti e dal Quirinale.

Per la prima volta viene inoltre presentata una versione ridotta della mise en place in uso nel Palazzo Reale di Napoli ai tempi di Ferdinando IV, con porcellane del Servizio delle Vedute Napolitane (detto anche “dell’Oca”), realizzato intorno al 1793, e modelli in biscuit del Dessert per 60 coverti, provenienti da Capodimonte. Questo comprende 114 elementi in biscuit tra figure, gruppi, bustini, vasi e vasetti, realizzati, come il vasellame, dalla Real Fabbrica Ferdinandea (1773-1806), prestigiosa manifattura di porcellana, in grado di competere con quelle della precedente Fabbrica Reale di Capodimonte (1743-1759), la manifattura di Carlo III.

Il Quirinale ha concesso alcuni importanti servizi della corte d’Italia provenienti dalla raccolta di oggetti destinati alla tavola reale a fine Ottocento. I servizi scelti fanno parte della Vasella Vecchia del Quirinale: la splendida raccolta di oggetti destinati alla tavola reale che rivelano il gusto della principessa Margherita, nel 1878 prima regina d’Italia, ispirato ai canoni di eleganza del Settecento. Sassone per parte di madre, Margherita apprezzava la porcellana di area germanica. La raffinata manifattura di Meissen viene qui rappresentata da servizi allestiti per due occasioni: il servizio a Fiori blu con corona reale e dorature per il pranzo, con la tazza per il consommé o potage di apertura, e il servizio “a medaglioni” con rilievi “Dulong”, cui si ispira l’elegante Medaglioni della Richard Ginori per la tavola presidenziale, apparecchiato per il dessert, con piatti dalle tese a traforo. È un omaggio alla manifattura di Berlino la presenza al Quirinale di quattro servizi, tra cui lo splendido Fiori policromi con nervature dorate a rilievo, che mostra la mise en place per un pranzo.

La mostra vuole proporre una narrazione che si sviluppa su una lunga cronologia ed è stata resa possibile grazie alla collaborazione con le più importanti ex residenze reali d’Italia. Per info: www.lavenaria.it

Domenico Cresti detto il Passignano, Banchetto di nozze di Ferdinando di Toscana e Cristina di Lorena (1590; olio su tela; Vienna, Kunsthistorisches Museum) ©KHM-Museumsverband
Domenico Cresti detto il Passignano, Banchetto di nozze di Ferdinando di Toscana e Cristina di Lorena (1590; olio su tela; Vienna, Kunsthistorisches Museum) ©KHM-Museumsverband
Ludwig Guttenbrunn, Un tè a Evian (1787; olio su tavola; collezione privata)
Ludwig Guttenbrunn, Un tè a Evian (1787; olio su tavola; collezione privata)
Anonimo artista fiammingo, già attribuito a scuola di Alonso Sánches Coello, Il pranzo reale (Il banchetto degli Asburgo) (1599 circa; olio su tela; Varsavia, Museo Nazionale) ©National Museum in Warsaw. Foto di Piotr Ligier
Anonimo artista fiammingo, già attribuito a scuola di Alonso Sánches Coello, Il pranzo reale (Il banchetto degli Asburgo) (1599 circa; olio su tela; Varsavia, Museo Nazionale) ©National Museum in Warsaw. Foto di Piotr Ligier
Sovrani a tavola, allestimento mostra
Sovrani a tavola, allestimento mostra
Sovrani a tavola, allestimento mostra
Sovrani a tavola, allestimento mostra

Informazioni sulla mostra

Titolo mostra Sovrani a tavola. Pranzi imbanditi nelle corti italiane
CittàVenaria Reale
SedeReggia di Venaria
DateDal 28/09/2023 al 28/01/2024
ArtistiDomenico Cresti, Ludwing Guttenbrunn, Ilario Mercanti
CuratoriAndrea Merlotti, Silvia Ghisotti, Clara Goria
TemiArte antica

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