Dal 28 gennaio al 30 agosto 2026 Palazzo Besta a Teglio (Sondrio), nella Valtellina, ospiterà la mostra VETTE. Storie di sport e montagne, curata da Rosario Maria Anzalone e Silvia Anna Biagi su un’idea di Sergio Campagnolo. L’iniziativa, sostenuta dalla Regione Lombardia e realizzata in collaborazione con il Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi” di Torino e con la Direzione regionale Musei nazionali Veneto – Museo Nazionale Collezione Salce, rientra nel programma ufficiale dell’Olimpiade Culturale Milano Cortina 2026, sottolineando la presenza di uno sguardo culturale anche nelle celebrazioni olimpiche. L’esposizione si svilupperà negli spazi rinascimentali di Palazzo Besta, articolandosi tra interni e aree esterne. Il percorso espositivo intende analizzare il rapporto tra paesaggio alpino, sport invernali e tradizioni culturali, mettendo in dialogo la Lombardia con il Veneto. In parallelo, al Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso, dal 20 novembre 2025 è visitabile la mostra Un magico inverno. Bianche emozioni dalla Collezione Salce, dedicata alla nascita dell’immaginario invernale attraverso manifesti storici, fotografie, grafica pubblicitaria e materiali d’epoca. Le due sedi costituiscono un unico racconto in due capitoli, che connette le esperienze pionieristiche alla diffusione del turismo sportivo, indagando le trasformazioni nella vita quotidiana e l’impatto sul paesaggio montano.
“Siamo felici di poter ospitare a Palazzo Besta un progetto così ampio e condiviso e profondamente grati del sostegno istituzionale che lo ha reso possibile, a partire da Regione Lombardia, dalla Direzione regionale Musei nazionali Veneto, dal Museo Nazionale della Montagna di Torino e dalla Fondazione Milano Cortina”, dichiara Rosario Maria Anzalone, Direttore regionale Musei nazionali Lombardia e co-curatore della mostra. “Un’iniziativa che mostra, qualora ce ne fosse bisogno, che i musei sono luoghi vivi, capaci di accogliere temi apparentemente lontani dalla loro matrice storico-artistica e di dialogare con pubblici diversi, ampliando la propria capacità di interpretare il presente. La montagna e lo sport sono temi che mi appassionano e che consideriamo fondamentali per raccontare la storia del nostro territorio, la sua identità e la sua capacità di guardare al futuro con consapevolezza e responsabilità”.
“Questa mostra”, commenta Francesca Caruso, Assessore alla Cultura di Regione Lombardia, “rappresenta un tassello prezioso dell’Olimpiade Culturale perché unisce identità forti della Lombardia: la montagna, la cultura e lo sport. Portare un progetto di questa entità a Palazzo Besta significa dare valore ai territori, alle comunità alpine e alla loro storia. È un racconto che parla di radici, sfide e cambiamenti, ma soprattutto di una montagna che continua a essere un patrimonio culturale vivo. La collaborazione con il Veneto e con il Museo della Montagna di Torino dimostra, ancora una volta, che quando le istituzioni lavorano insieme possono costruire percorsi culturali solidi, riconoscibili e capaci di parlare al pubblico di oggi”.
Il percorso di Palazzo Besta è strutturato intorno a tre nuclei tematici principali. Il primo riguarda la storia delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi invernali, dalla prima edizione di Chamonix 1924 fino a Milano Cortina 2026. La sezione raccoglie cimeli, manifesti, torce olimpiche, attrezzature storiche, fotografie e documenti provenienti da istituzioni nazionali e internazionali. In particolare, le collezioni del Museo Nazionale della Montagna di Torino, relative ai Giochi di Torino 2006, offrono un contributo fondamentale. Accanto alle figure simboliche dei Giochi, la mostra documenta le comunità ospitanti e i valori che hanno caratterizzato un secolo di sport invernale moderno. Il secondo nucleo mette in evidenza il ruolo delle donne nello sport e nella società alpina. La storia delle atlete olimpiche e paralimpiche, le loro vittorie e le sfide affrontate, viene affiancata da oggetti quotidiani e strumenti di lavoro femminile del secolo passato. La sezione, coerente con la storia della famiglia Besta, evidenzia il cambiamento delle prospettive e delle abitudini nelle valli alpine negli ultimi sessant’anni, senza cedimenti a nostalgie o entusiasmi eccessivi, ma offrendo un quadro concreto e documentato.
Il terzo nucleo riguarda la trasformazione della montagna e degli sport invernali, dall’ambiente contadino a un territorio moderno, turistico e sportivo. Attraverso fotografie, oggetti etnografici e testimonianze locali, la mostra restituisce la metamorfosi della Valtellina e delle Alpi, dai paesaggi incontaminati alle infrastrutture sciistiche. La sezione stimola riflessioni sul rapporto tra uomo e ambiente, sullo sviluppo e sulla sostenibilità delle comunità montane. Il percorso si conclude nel giardino di Palazzo Besta, con un’installazione site-specific a cura di Michele Tavola, realizzata dagli artisti valtellinesi Luca Conca e Vincenzo Martegani, con dittici di fotografie e dipinti in dialogo tra loro.
Oltre al percorso espositivo, VETTE prevede un programma pubblico articolato in incontri con atleti olimpici e paralimpici, studiosi, giornalisti e scrittori di montagna. Sono previste attività educative per scuole e famiglie, visite guidate e talk dedicati alla sostenibilità, alle trasformazioni alpine e al futuro degli sport invernali. La mostra si inserisce in una rete di collaborazione interregionale che coinvolge Regione Lombardia, Direzione regionale Musei nazionali Lombardia, Direzione regionale Musei nazionali Veneto, Museo Nazionale della Montagna di Torino, Fondazione Milano Cortina 2026 e Comitato Olimpico Internazionale. L’iniziativa valorizza la dimensione territoriale grazie al coinvolgimento di enti locali, associazioni e istituti culturali valtellinesi, contribuendo a costruire un’eredità culturale duratura per la valle. La mostra rappresenta quindi un’occasione per analizzare la storia dello sport invernale, le trasformazioni delle comunità alpine e il rapporto tra uomo e ambiente, offrendo strumenti di riflessione sulla cultura sportiva, sull’identità delle valli e sulle prospettive future.
| Titolo mostra | VETTE. Storie di sport e montagne | Città | Teglio | Sede | Palazzo Besta | Date | Dal 28/01/2026 al 30/08/2026 | Curatori | Rosario Maria Anzalone, Silvia Anna Biagi | Temi | Manifesti, Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali |
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