Firenze, Galleria Palatina di Palazzo Pitti

Musei d'Italia

2012, Ottava puntata

Palazzo Pitti, antica residenza dei Medici, dei Lorena e quindi dei re d'Italia, è uno dei più magnifici palazzi non solo di Firenze, ma d'Italia e d'Europa, e ospita alcuni musei tra i quali la Galleria Palatina. Qui troverete dipinti e sculture dei più grandi maestri italiani... inutile elencarli perché sono molti, ma nell'articolo Ilaria cita alcune delle opere da non perdere! E sono davvero molte le opere che troverete... trovate quindi un'intera mattinata di tempo, presentatevi di buon'ora alla biglietteria e lasciatevi trasportare dall'arte in uno dei musei più belli d'Italia!

Firenze, culla dell’arte italiana di tutti i tempi. La città dove ogni angolo, ogni piazza, ogni monumento emana un senso infinito e universale di arte a 360 gradi. Famosissimi musei e palazzi antichi la rendono nota in tutto il mondo, basta vedere quanti turisti si recano in Piazza del Duomo o agli Uffizi, formando spessissimo file chilometriche che li obbligano a restare davanti alle biglietterie per ore e ore.

In questa puntata di Musei d’Italia vi portiamo alla scoperta della Galleria Palatina, l’ala sinistra di Palazzo Pitti, quella che costituisce il piano nobile del palazzo, un tempo residenza dei Medici, successivamente dei Lorena e infine dei Re d’Italia. Quindi, per chi non ci fosse mai stato, il consiglio è di visitarla al più presto... !

La Galleria si snoda su 28 sale, i cui nomi riprendono o il tema delle decorazioni presenti nelle differenti sale o il nome dell’autore delle decorazioni. Una particolarità di tutto il Palazzo è la cornice dorata e lavorata che accompagna ogni dipinto, un’accortezza che s’intona con i bellissimi stucchi che adornano gli ambienti. La disposizione delle opere è quella caratteristica delle quadrerie seicentesche, ossia ravvicinate seguendo il criterio dell’armonia reciproca e non dell’appartenenza a un autore o a una scuola pittorica.

Ilaria nel cortile dell'Ammannati a Palazzo Pitti
Ilaria a Palazzo Pitti, nel cortile dell'Ammannati... non sorride perché non si aspettava la foto!

Si inizia con una serie di anticamere che conducono alle sale vere e proprie: la Sala delle Allegorie, che deve il nome appunto alle allegorie presenti nella volta, mostra suggestivi affreschi di Baldassarre Franceschini, detto il Volterrano, e una bella Madonna col Bambino di Artemisia Gentileschi. Sempre del Volterrano è la particolarissima Burla del pievano Arlotto, dipinto poco conosciuto ma davvero singolare. Proseguendo nella Sala delle Belle Arti ammiriamo dipinti del Cigoli, di Federico Barocci, di Suttermans e Rubens. Particolarmente suggestiva è la Sala di Ercole, dove sono rappresentate le Storie e le fatiche del personaggio in un modo molto raffinato, a opera di Pietro Benvenuti. Molto importante artisticamente per la presenza di ben dodici opere di Salvator Rosa, l’artista napoletano seicentesco che fu a servizio dei Medici e di altre famiglie fiorentine, è la Sala di Psiche, che prende il nome dalla raffigurazione presente sulla volta, Psiche trasportata da Amore nell’Olimpo, realizzata da Giuseppe Collignon. Tra le opere di Salvator Rosa ricordiamo Filosofo seduto in un bosco e La battaglia tra turchi e cristiani.

Percorrendo i nostri passi a ritroso e passando per la Galleria del Poccetti, arriviamo nella Sala di Prometeo. Qui, alle pareti sui toni dell’oro, sono esposte opere di artisti molto importanti, come l’Adorazione dei magi del Pontormo, la Sacra famiglia con san Giovannino di Domenico Beccafumi, un Ritratto femminile di Piero di Cosimo, l’Ecce Homo di Fra’ Bartolomeo, il Tondo Bartolini di Filippo Lippi e altre opere di Botticelli, Luca Signorelli, Cristofano Allori e Andrea del Sarto. Attraversando il Corridoio delle Colonne, dove si trovano tante curiose opere di piccolo formato, realizzate soprattutto da pittori fiamminghi, si arriva nella Sala della Giustizia e quindi nella Sala di Flora, dove abbiamo il Riposo nella fuga in Egitto di Anton van Dyck, Santa Maria Maddalenadel Perugino, oltre a opere di Tiziano e bottega come l’Adorazione dei pastori. Altra sala considerevole per le opere contenute è quella di Ulisse, dove troviamo le famose Tentazioni di Sant’Antonio Abate di Salvator Rosa, La Carità di Guido Reni, la Madonna dell’impannata di Raffaello, le Tentazioni di san Gerolamo di Vasari nonché l'Ecce Homo del Cigoli dipinto in competizione con quello di Caravaggio oggi conservato a Genova. A proposito di Caravaggio, bellissimo è il suo Amore dormiente, che si trova nella Sala dell’Educazione di Giove, dove sulla volta è raffigurato Giove bambino che secondo la mitologia fu nascosto dalla madre sull’isola di Creta per non essere divorato dal padre Crono, poiché gli era stato proferito che i figli l’avrebbero spodestato. Fino a ottobre 2012 però l’opera di Caravaggio è in prestito alla mostra Corps et Ombres: Caravage et le Caravagisme européen a Montpellier, quindi per vederla dovrete aspettare... !

Pietro da Cortona decorò le pareti della Sala della Stufa (oltre ad altri ambienti del palazzo) con le Quattro età dell’uomo, tema ispirato da Ovidio, mentre nella Sala dell’Iliade, denominata così per le decorazioni tratte dal XV libro dell’Iliade, troviamo opere di Annibale Carracci, Tiziano, del Domenichino, la Gravida di Raffaello, Giuditta con la testa di Oloferne di Artemisia Gentileschi. Passato questo ambiente, incontriamo le quattro sale dedicate rispettivamente a Saturno, Giove, Marte e Venere: nella prima sala sono presenti molte opere di Raffaello, tra cui la famosissima e bellissima Madonna della seggiola, mentre nella seconda troviamo la Velata, altra opera molto conosciuta del pittore, e Le Tre età dell’uomo del Giorgione; nella Sala di Giove molto bella è la Santa Maria Maddalena portata in cielo dagli angeli, opera di Guido Cagnacci, mentre in quella dedicata a Venere spiccano la Venere italica di Antonio Canova e Venere, Amore e Vulcano del Tintoretto.

Come abbiamo detto all’inizio, basta visitare uno dei palazzi più famosi di Firenze per rendersi conto che questa città offre agli appassionati d’arte un’infinita quantità di bellezze artistiche da contemplare.




Informazioni utili



La Galleria Palatina di Palazzo Pitti è molto facile da raggiungere: si trova nel quartiere di Oltrarno, all'interno però di una zona a traffico limitato con varchi elettronici, quindi, data anche la difficoltà di trovare parcheggi nelle vicinanze, sconsigliamo l'uso dell'automobile. Arrivando in treno potete scendere alla stazione di Santa Maria Novella e uscire sul piazzale della Stazione: qui potete prendere l'autobus ATAF della linea D (Stazione - Ferrucci in direzione Ferrucci), che ferma proprio davanti a Palazzo Pitti (uno ogni 15-20 minuti). Per chi volesse andare a piedi, l'itinerario dalla stazione è di circa mezz'ora passando attraverso il centro storico del capoluogo toscano. Anche se Palazzo Pitti non è preso d'assalto come gli Uffizi o la Galleria dell'Accademia, nei periodi di massimo afflusso turistico (primavera ed estate) sarebbe meglio prenotare il biglietto. Comunque noi non abbiamo mai visto a Palazzo Pitti le code che invece abbiamo visto spesso negli altri due musei che abbiamo citato. Per le informazioni su orari, biglietti e prenotazioni consigliamo il sito ufficiale del Polo Museale Fiorentino (www.uffizi.firenze.it), di cui fa parte anche Palazzo Pitti.




Informazioni utili



La Galleria Palatina di Palazzo Pitti è molto facile da raggiungere: si trova nel quartiere di Oltrarno, all'interno però di una zona a traffico limitato con varchi elettronici, quindi, data anche la difficoltà di trovare parcheggi nelle vicinanze, sconsigliamo l'uso dell'automobile. Arrivando in treno potete scendere alla stazione di Santa Maria Novella e uscire sul piazzale della Stazione: qui potete prendere l'autobus ATAF della linea D (Stazione - Ferrucci in direzione Ferrucci), che ferma proprio davanti a Palazzo Pitti (uno ogni 15-20 minuti). Per chi volesse andare a piedi, l'itinerario dalla stazione è di circa mezz'ora passando attraverso il centro storico del capoluogo toscano. Anche se Palazzo Pitti non è preso d'assalto come gli Uffizi o la Galleria dell'Accademia, nei periodi di massimo afflusso turistico (primavera ed estate) sarebbe meglio prenotare il biglietto. Comunque noi non abbiamo mai visto a Palazzo Pitti le code che invece abbiamo visto spesso negli altri due musei che abbiamo citato. Per le informazioni su orari, biglietti e prenotazioni consigliamo il sito ufficiale del Polo Museale Fiorentino (www.uffizi.firenze.it), di cui fa parte anche Palazzo Pitti.




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Ilaria Baratta








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