Padova, Cappella degli Scrovegni e Musei Civici agli Eremitani

Musei d'Italia

2013, Undicesima puntata

Per l'undicesima puntata di questa stagione, Ilaria è la nostra guida ai Musei Civici degli Eremitani a Padova, uno dei complessi museali più vasti e ricchi di tutto il Veneto. Ilaria ci consiglia però di iniziare la visita dalla Cappella degli Scrovegni: con un biglietto unico è infatti possibile accedere alla cappella, ai musei civici e ad altre raccolte che si possono trovare in città. I Musei Civici agli Eremitani, che trovano posto in quello che un tempo fu il convento degli Eremitani di Padova, conservano opere di molti dei più grandi artisti di sempre e sono un passaggio obbligato per tutti coloro che amano o studiano la pittura veneta, perché potranno ammirare nelle sue sale grandi capolavori di tutti i migliori artisti provenienti da queste terre, come Guariento, Francesco Squarcione, Jacopo e Giovanni Bellini, Giorgione, Tiziano, Tintoretto, Paolo Veronese, fino ad arrivare a Giambattista Tiepolo.

È uno dei luoghi più belli e più importanti della storia dell’arte sia per la sua bellezza che per la grandezza tangibile di un artista che è stato capace di realizzare una simil meraviglia: sto parlando di Giotto e di uno dei suoi capolavori, la Cappella degli Scrovegni a Padova.

Costruita per volere di Enrico Scrovegni come mausoleo della famiglia, venne affidato l’incarico di decorare l’interno a Giotto, che realizzò un ciclo di affreschi raffiguranti le Storie di Gioacchino e Anna, le Storie di Maria e le Storie di Cristo, per culminare nello splendido Giudizio Universale posto sulla parete centrale, il tutto sotto un cielo stellato. Sembra che il progetto sia stato pensato per “aiutare” l’anima del padre di Enrico, usuraio, collocata da Dante nell’Inferno. L’idea invece generalizzata era di portare i visitatori della cappella a ripensare al sacrificio di Cristo compiuto per salvare l’umanità.

Per poterla vedere è necessario prenotare data e ora della visita, che dura trenta minuti: nel primo quarto d'ora dovrete attendere perché si dovrà riequilibrare la temperatura interna all'edificio dopo la visita precedente, ma vi verrà mostrato un video esplicativo sulla Cappella, mentre nel successivo quarto d'ora potrete visitarla.

Appena entrata, mi ha colto una sensazione di sorpresa e meraviglia, rendendomi conto di come in un così piccolo spazio sia raccolta una delle più grandi bellezze della storia dell'arte. Studiandola sui libri ci si rende conto solo in minima parte di questo splendore, per questo, a mio parere, non c'è niente di meglio di trovarsi proprio qui, avvolti da questi affreschi, avvolti sotto un cielo blu tempestato di stelle. Mi sono divertita a riconoscere tutte le varie scene del Vecchio e Nuovo Testamento raffigurate, ma sono rimasta del tutto colpita e estasiata davanti al grande Giudizio Universale, di come Giotto sia riuscito a rappresentare in una sola opera una scena così complessa, senza tralasciare un minimo particolare.

Ilaria con la cappella degli Scrovegni sullo sfondo.
Ilaria con la Cappella degli Scrovegni sullo sfondo. Le sculture dietro di lei fanno parte di una collezione permanente di scultura contemporanea di Padova.

Il biglietto, che forse avete già visto postato sulla nostra pagina Facebook, dà la possibilità di visitare i Musei Civici agli Eremitani e comprende, oltre alla Cappella degli Scrovegni, il Museo Archeologico, il Museo d'Arte Medievale e Moderna e Palazzo Zuckermann.

Il Museo Archeologico mostra reperti di epoca preromana, romana, tra cui il busto di Sileno e l'edicola funeraria dei Volumnii, e oggetti etruschi e italioti.

Il Museo d'Arte Medievale e Moderna ospita opere d'arte che vanno dal Trecento all'Ottocento e sono disposte seguendo un chiaro ordine cronologico (tranne nella prima parte, dove potrete ammirare i capolavori provenienti dalla collezione Emo-Capodilista: oltre cinquecento dipinti, dei quali molti esposti al pubblico, provenienti dal palazzo di una delle più importanti famiglie di collezionisti d'arte del Veneto, e disposti nelle prime otto sale del museo). Devo dire che il percorso espositivo è abbastanza lungo, ma nonostante ciò si segue in un modo comprensibile a tutti, ben organizzato. Accanto a nomi importanti e famosi della storia dell'arte, ne appaiono altri minori, ma secondo il mio punto di vista vanno a rendere più completa la panoramica culturale e artistica di questi secoli. Vediamo la Croce che Giotto realizzò per la Cappella degli Scrovegni, insieme a opere di Guariento e di Lorenzo Veneziano. Proseguendo troviamo dipinti di Francesco Squarcione, come il Polittico De Lazara, capolavoro dell'artista veneto, e di Jacopo Bellini.

Ilaria nel rosone della chiesa di San Matteo.
Ilaria "dentro" alla cornice del rosone proveniente dalla chiesa di San Matteo.

Rappresentanti del Cinquecento sono il Romanino, il Tintoretto e Paolo Veronese: del primo la Pala di Santa Giustina, mentre degli altri due artisti ricordiamo le due differenti Crocifissioni. Inoltre possiamo ammirare opere di Tiepolo, tra cui il san Patrizio vescovo d'Irlanda, di Giorgione come Leda e il cigno e l'Idillio Campestre, e di Tiziano come la Selva di Polidoro e la Nascita di Adone: troverete le opere di Giorgione e di Tiziano nelle sale della collezione Emo-Capodilista, quindi all'inizio del percorso. Avviandoci verso l'uscita possiamo soffermarci anche nel chiostro minore, dove trova spazio la collezione lapidaria: non potrà non catturare la vostra attenzione la grande cornice di rosone proveniente dalla chiesa di San Matteo, dentro alla quale potete vedermi nella foto qui a fianco!

Per quel che riguarda gli altri musei visitabili con il biglietto, Palazzo Zuckermann ospita il Museo di Arti Applicate con mobili, tessuti e ceramiche, mentre il Museo Bottacin conserva una grande collezione di monete e medaglie.

Padova è una città che offre tante cose da vedere, a cominciare dalla bellissima Basilica del Santo e il Monumento al Gattamelata posto proprio davanti alla Basilica, ma si può continuare con il Palazzo della Ragione, il Battistero con gli affreschi di Giusto de' Menabuoi, il famoso Caffè Pedrocchi e naturalmente i Musei Civici agli Eremitani di cui abbiamo appena parlato. Musei con splendide opere che meritano di essere ammirate dal vivo, non solo per il loro splendore ma anche e soprattutto per alimentare ciò che ogni volta che visitate un nuovo museo si va a formare: il vostro amore per l'arte!



Informazioni utili



I Musei Civici agli Eremitani e la Cappella degli Scrovegni si trovano in centro a Padova, e sono facilmente raggiungibili sia con i mezzi pubblici che con mezzi propri. Nel primo caso, dalla stazione di Padova è sufficiente una passeggiata di dieci minuti, andando sempre dritto, per trovarsi all'ingresso dei Giardini dell'Arena, dove si trovano Cappella e Musei (in alternativa è possibile prendere alla stazione l'unica linea del tram, che percorre corso del Popolo e porta in centro, e scendere alla fermata "Eremitani": dalla stazione, sono appena due fermate). Per chi arriva in auto, è presente un grande parcheggio a pochi passi dai musei (parcheggio dell'ex gasometro, a pagamento). In alternativa sono disponibili posti sia a pagamento che liberi in via Giotto, piazza Mazzini e via Trieste. Per la visita alla cappella, la prenotazione è obbligatoria, ma vi consentirà di entrare all'orario stabilito, e come detto nell'articolo, il biglietto consente l'ingresso anche agli altri musei che abbiamo citato. Per informazioni, visitate il sito internet della Cappella degli Scrovegni, www.cappelladegliscrovegni.it, e quello dei Musei Civici agli Eremitani, sottosezione del sito PadovaCultura.


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Ilaria Baratta








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