Inaugurano a Filadelfia i Calder Gardens, nuovo polo culturale dedicato all’opera di Alexander Calder


A Filadelfia inaugurano i Calder Gardens, un nuovo polo culturale dedicato all’opera del celebre scultore del Novecento Alexander Calder. Il progetto pone in risalto il dialogo tra arte, architettura e paesaggio.

A Filadelfia inaugureranno al pubblico il 21 settembre 2025 i Calder Gardens, un nuovo polo culturale dedicato all’opera del celebre scultore Alexander Calder (Filadelfia, 1898 - New York, 1976). Situato lungo la Benjamin Franklin Parkway, tra la 21ª e la 22ª Strada, il complesso è stato concepito come uno spazio in grado di stimolare riflessione e rinnovamento, ponendo in risalto il dialogo tra arte, architettura e paesaggio. L’inaugurazione sarà preceduta sabato 20 settembre da Chaos and Kisses: A Grand Opening Parade for Calder Gardens, una parata pubblica gratuita ideata dall’artista e musicista Arto Lindsay e organizzata da Juana Berrío con Marsha Perelman, Senior Director of Programs dei Calder Gardens.

Calder Gardens nasce da una collaborazione inedita tra la Fondazione Calder, che guida la visione curatoriale, e la Fondazione Barnes, che offre supporto gestionale e operativo tramite un innovativo modello di condivisione delle risorse. I giardini e i prati, piantumati con specie autoctone e perenni, sono stati disegnati dal paesaggista olandese Piet Oudolf. L’edificio, caratterizzato da forme sinuose, presenta a nord una facciata rivestita in metallo e a sud un rivestimento in legno che richiama la dimora bohémien di Calder nel Connecticut. Il progetto porta la firma dello studio Herzog & de Meuron, vincitore del Premio Pritzker. All’interno e all’esterno, i visitatori troveranno un’ampia selezione di opere di Calder, che ruoterà nel tempo e che includerà opere raramente mostrate al pubblico, alcune delle quali per la prima volta.

“In apparenza, mio nonno si spingeva oltre le convenzioni consolidate, comprimendo la massa e dando movimento alla scultura”, afferma Alexander SC Rower, Presidente della Fondazione Calder e nipote dell’artista. “Ma a un livello più profondo, esplorava come l’arte possa essere vissuta in un presente perpetuo, in continua evoluzione. I Giardini Calder non presentano tanto una storia, quanto piuttosto l’opportunità di attivare questa nozione stimolante. L’architettura e i giardini ci invitano a dirigere il nostro viaggio, a interpretare ciò che vediamo in modo unico e personale, a usare il cuore più della testa. Questo è un luogo di riflessione, introspezione e scoperta”.

Dal 21 settembre i Calder Gardens saranno aperti dal mercoledì al lunedì, dalle 11 alle 17. Abbonamenti e biglietti sono già disponibili su caldergardens.org. Gli abbonamenti partono da 98 dollari all’anno e garantiscono vantaggi esclusivi, come accesso illimitato ai Calder Gardens e alla Barnes Foundation, ingresso anticipato dalle 10 alle 11, pass per ospiti e sconti nello shop dedicato. I biglietti costano 18 dollari per gli adulti, 16 per gli over 65, 5 per studenti universitari e ragazzi dai 13 ai 18 anni, mentre l’ingresso è gratuito per i bambini fino a 12 anni.

Il progetto ha beneficiato del generoso contributo di numerosi sostenitori privati, fondazioni, aziende, oltre che del Commonwealth della Pennsylvania e della Città di Filadelfia. Diversamente dai musei tradizionali, le opere di Calder non saranno accompagnate dalle didascalie. L’intento è lasciare che sia l’arte stessa a parlare, stimolando il pubblico a interagire liberamente, senza mediazioni, secondo i propri tempi e sensibilità.

Durante tutto l’anno, i Calder Gardens proporranno un fitto calendario di attività ispirate allo spirito sperimentale e collaborativo dell’artista. Performance, esperienze sonore e visive, proiezioni, letture, iniziative di comunità e programmi legati all’orticoltura trasformeranno il giardino in un luogo vitale di incontro, riflessione e crescita. Tutte le iniziative sono pensate per nutrire mente, corpo e spirito, rendendo questo spazio un centro di rinnovamento personale e culturale.

Calder Gardens, 2025. Fotografia di Iwan Baan. Opera di Alexander Calder © 2025 Calder Foundation, New York / Artists Rights Society (ARS), New York
Calder Gardens, 2025. Fotografia di Iwan Baan. Opera di Alexander Calder © 2025 Calder Foundation, New York / Artists Rights Society (ARS), New York

Dichiarazioni

“Calder Gardens è una visione nata dalla passione, dalla perseveranza e dalla convinzione che Filadelfia meriti questo tesoro culturale”, afferma Joe Neubauer, membro fondatore del consiglio di amministrazione dei Trustees di Calder Gardens e uno dei più grandi sostenitori di Calder Gardens. “In un periodo di incertezza globale, ci siamo uniti per creare un luogo in cui arte e natura offrono guarigione, ispirazione e connessione, grazie a tre artisti di fama mondiale: Alexander Calder, Herzog & de Meuron e Piet Oudolf. Sono profondamente orgoglioso di aver contribuito a portare questo nella nostra città per le generazioni future”.

“L’aggiunta dei Calder Gardens al panorama delle istituzioni culturali di Filadelfia è di incredibile valore e siamo lieti di aprirne le porte alla nostra comunità e oltre”, afferma Thom Collins, Direttore Esecutivo della Famiglia Neubauer e Presidente della Fondazione Barnes. “Un elemento chiave della missione educativa della Fondazione Barnes è promuovere l’apprezzamento delle belle arti e dell’orticoltura: mentre la passione del Dott. Barnes era l’arte, quella di sua moglie Laura era l’orticoltura, e consideriamo il nostro ruolo di partner operativo dei Calder Gardens come un’estensione naturale di questo importante aspetto della nostra storia”.

“In questo incarico unico a Philadelphia – dal sito, al brief aperto, al nostro processo di progettazione – mi sono concentrato sullo spazio piuttosto che sulla forma, il che mi ha portato a esplorare le aree sotterranee e a scoprire gli spazi che definiscono la struttura”, afferma Jacques Herzog. “Calder Gardens incarna una sorta di architettura ’senza progetto’, che consente alle opere d’arte di esprimere la loro diversità e ambiguità in numerosi contesti spaziali diversi. È un luogo dove ci si può sedere, passeggiare e osservare, che si tratti di natura o di arte, con la stessa facilità che si ha quando ci si siede sotto un albero.”

“Sebbene ammiri Alexander Calder da decenni, non avrei mai immaginato di avere un’opportunità così straordinaria di entrare in contatto diretto con la sua opera”, afferma Piet Oudolf. “Ai Calder Gardens, ho progettato un paesaggio che risponde non solo alle condizioni specifiche del sito, ma anche alla forte accettazione da parte di Calder del movimento e del cambiamento come elementi caratterizzanti della sua arte. Qui a Filadelfia, le sculture di Calder saranno collocate in dialogo con giardini in continua evoluzione. Quelle opere d’arte e le piante che ho selezionato e collocato si muoveranno nel tempo a velocità diverse, in relazione tra loro e con le stagioni, per molti anni a venire. Non vedo l’ora di assistere a questo sviluppo”.

Calder Gardens, 2025. Fotografia di Iwan Baan. Opera di Alexander Calder © 2025 Calder Foundation, New York / Artists Rights Society (ARS), New York
Calder Gardens, 2025. Fotografia di Iwan Baan. Opera di Alexander Calder © 2025 Calder Foundation, New York / Artists Rights Society (ARS), New York

Informazioni sui Calder Gardens

I Calder Gardens nascono per celebrare l’eredità di Alexander Calder (1898-1976), tra gli artisti più influenti e innovativi del Novecento. È concepito come un luogo in cui arte, natura, architettura interagiscono in modo dinamico, favorendo la contemplazione e la scoperta di sé. Circondato da oltre 250 specie vegetali selezionate da Piet Oudolf, l’edificio di 1.600 metri quadrati firmato Herzog & de Meuron ospita una collezione in costante trasformazione. Le opere esposte coprono cinquant’anni di carriera dell’artista e dialogano con lo spazio architettonico. Alcune rimarranno visibili a lungo, altre solo per brevi periodi, riflettendo i cicli naturali delle stagioni e invitando a tornare più volte per osservare nuove prospettive.

In sintonia con la pratica sperimentale di Calder, la programmazione dei Calder Gardens comprende performance, installazioni sonore, proiezioni e conferenze che mettono in relazione la sua eredità con l’arte contemporanea. Con un’attenzione particolare alla sensibilità ambientale e all’interconnessione tra tutti gli aspetti della vita, è uno spazio che si propone come un luogo di consapevolezza e trasformazione.

Situato sulla Benjamin Franklin Parkway, nel cuore di Filadelfia, il progetto si radica nella profonda storia che lega la famiglia Calder alla città. La realizzazione dei Calder Gardens è stata possibile grazie al sostegno dei filantropi locali, in collaborazione con la Calder Foundation e con il significativo contributo della Città di Filadelfia e del Commonwealth della Pennsylvania. Attraverso un modello innovativo, la Barnes Foundation fornisce supporto gestionale e didattico. I Trustees of Calder Gardens, riconosciuti come organizzazione di supporto, garantiscono la direzione strategica, curatoriale e finanziaria necessaria a sostenere la visione del progetto.


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