Firenze, i musei della città presentano un programma digitale gratuito per bambini e scuole


A Firenze i musei sono chiusi al pubblico ma operativi, e presentano un programma digitale gratuito interamente dedicato a bambini e scuole.

A Firenze i musei sono chiuso come in tutta Italia a seguito del nuovo dpcm, ma la chiusura non impedisce agli istituti di lavorare. Così, i musei cittadini hanno deciso di presentare comunque il loro programma digitale di proposte interattive a distanza. Il progetto coinvolge il museo di Palazzo Vecchio, Museo Stefano Bardini, Museo di Santa Maria Novella, Cappella Brancacci, Museo di Palazzo Medici Riccardi, Museo Novecento, MAD – Murate Art District, centro storico Patrimonio Mondiale, è dedicato alle scuole ed è definito insieme all’Ufficio Chiavi della Città del Comune di Firenze, con il sostegno di GIOTTO - love brand di F.I.L.A. Fabbrica Italiana Lapis ed Affini, Mukki, Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella, Unicoop Firenze e Tenderly – brand di Lucart Spa.

con un’offerta educativa digitale ampia, elaborata a seguito di un’indagine preliminare compiuta grazie alla collaborazione di dirigenti scolastici e insegnanti. A loro è stato sottoposto un questionario online che ha consentito di modellare un programma aderente ai loro bisogni, cercando di tenere conto dei complicati contesti in cui ci troviamo a vivere in questo periodo.

Sono quattro i settori in cui si articola il programma e le proposte sono diverse a seconda del grado d’istruzione: Il museo racconta, per la scuola dell’infanzia e il primo ciclo della scuola primaria; Storie e invenzioni, per il secondo ciclo della scuola primaria; Dentro l’opera, per la scuola secondaria di primo grado, e Focus, per la scuola secondaria di secondo grado. I più piccoli potranno essere guidati alla scoperta delle origini e dei segreti della città e dei suoi luoghi, grazie a storie che si ispirano a opere o dettagli caratteristici dei musei fiorentini, come Per fare una città ci vuole un fiore, che prende spunto dai gigli che decorano le sale di Palazzo Vecchio per il racconto sul fiore simbolo della città.

Le proposte interattive pensate per gli studenti della scuola primaria e secondaria permetteranno di esplorare da vicino le opere d’arte conservate nei musei cittadini, in percorsi come Seguendo la cavalcata dei Magi o Meraviglie del Rinascimento, dedicati rispettivamente al celebre ciclo di affreschi realizzato da Benozzo Gozzoli in Palazzo Medici Riccardi e a quello che decora la Cappella Brancacci, opera di Masaccio e Masolino da Panicale. Le classi potranno passeggiare idealmente nel centro storico di Firenze (Patrimonio dell’Umanità riconosciuto dall’UNESCO) leggendo le tracce del tempo se sceglieranno i percorsi dal titolo Alla scoperta della Firenze romana – medievale – medicea, e avranno anche l’opportunità di dialogare con personaggi del passato come l’artista Giorgio Vasari o la Duchessa Eleonora di Toledo, che per il tempo di un’ora faranno un salto nel futuro, piombando nella nostra epoca.

Alcuni dei percorsi proposti a distanza, su richiesta delle classi, potranno essere svolti direttamente in aula. Fra le attività in sede si segnala Outdoor, grazie a cui le opere d’arte del Museo Novecento approdano a scuola, con tanto di trasporto specializzato, per offrire un incontro ravvicinato e unico con l’opera d’arte. Le attività digitali, aperte a tutte le classi del territorio fiorentino e nazionale, sono fruibili gratuitamente sia a scuola, tramite LIM o video proiezione, oltre che su piattaforma del museo, sia a casa, tramite i dispositivi individuali; hanno una durata di cinquanta minuti e si svolgono in dialogo diretto con i mediatori MUS.E. I posti sono limitati, è pertanto obbligatorio prenotarsi scrivendo a didattica@muse.comune.fi.it o telefonando al numero 055 2616788. Qualora si scelga di utilizzare la piattaforma del museo, all’atto della prenotazione saranno fornite tutte le indicazioni tecniche per il collegamento. In linea con un principio di multidisciplinarietà e con l’innovativo metodo CLIL (Content and Language Integrated Learning), le attività saranno eventualmente fruibili anche in lingua straniera (inglese, francese, spagnolo, tedesco), condotte da mediatori madrelingua. Questo programma digitale si aggiunge alle attività, i percorsi e i laboratori in presenza, al momento sospesi ma che restano a disposizione delle classi quando sarà nuovamente possibile.

“In una fase di seria e lunga emergenza sanitaria”, dichiara Letizia Perini, consigliera della Città Metropolitana di Firenze delegata alla Cultura, “dobbiamo studiare e offrire un’offerta formativa diversificata, utilizzando tutti i mezzi a disposizione. L’arte ci viene in aiuto, diventando anche veicolo di informazioni storiche da assimilare in modo nuovo. La cultura è l’immensa risorsa che abbiamo per dissipare paure e non rinunciare a imparare”.

“Pur nelle limitazioni necessarie al contenimento della pandemia”, affermano l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi e l’assessora all’educazione Sara Funaro, “il Comune di Firenze non arretra nella sua attenzione e vicinanza al mondo delle scuole. Impossibilitati a svolgere le visite e le attività educative in presenza nei nostri musei, allora saranno i nostri educatori e mediatori a raggiungere i ragazzi attraverso internet, svelando nelle loro case le meraviglie nascoste nei nostri spazi culturali cittadini, in attesa di poterli accogliere di nuovo dal vivo”.

“In questo difficile anno scolastico, continuamente messo a repentaglio”, dichiara Valentina Zucchi, responsabile della mediazione culturale di MUS.E., “MUS.E si pone al fianco delle amministrazioni cittadine per offrire il proprio sostegno alle classi: un ventaglio di proposte per un’evasione immaginaria che, pur stando in aula, consentirà agli allievi e agli insegnanti di passeggiare fra le meraviglie della città e di farne tesoro per il proprio percorso didattico e formativo. Questo in nome di una sempre crescente integrazione fra libro di testo e materia viva, fonte diretta per un apprendimento multidisciplinare che non interessa solo la storia e l’arte ma anche la letteratura, le lingue straniere, l’educazione civica e più in generale la forma mentis di ogni bambino o ragazzo”.

Nell’immagine: Palazzo Vecchio, la sala dei Gigli

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