La National Gallery di Londra annuncia la più grande trasformazione dalla sua fondazione, avvenuta due secoli fa. L’iniziativa ha già raccolto donazioni per 375 milioni di sterline, tra cui le due più grandi donazioni in denaro mai rese pubbliche a un museo o a una galleria a livello internazionale.
Nell’ambito di questo ambizioso progetto, il museo ha avviato un concorso internazionale di architettura per la realizzazione di una nuova ala destinata ad accogliere l’ampliamento della collezione. Questa donazione sosterrà anche l’espansione della collezione storica e darà il via a una nuova collaborazione con la Tate e con altri musei, sia nel Regno Unito che in tutto il mondo.
Il Progetto Domani, come è stata denominata l’iniziativa, intende rafforzare ulteriormente il ruolo della National Gallery e del Regno Unito nel panorama culturale globale. “Questo investimento epocale è una notizia fantastica per la National Gallery e per l’arte in generale”, ha commentato il primo ministro Sir Keir Starmer. “Stimola l’economia, apre le porte a esperienze formative per i giovani e renderà la grande arte accessibile alle generazioni future. Come stabilito nel nostro Patto per la Società Civile, questo governo valorizza il ruolo dei filantropi e di istituzioni come la National Gallery nel creare un futuro migliore e più equo per tutti”.
Il concorso di architettura (che ha preso il via mercoledì 10 settembre) costituisce la terza fase di un ampio masterplan commissionato dal museo nel 2018. La grande raccolta di dipinti della National Gallery e la volontà di svilupparla ulteriormente per un pubblico sempre più vasto e diversificato richiedono uno spazio in grado non solo di custodire e mostrare le opere, ma anche di valorizzare l’esperienza del visitatore.
La nuova ala sorgerà sul sito di St Vincent House, ultima parte rimasta dell’attuale campus della National Gallery, acquisita quasi trent’anni fa con l’obiettivo di ampliare gli spazi del museo; attualmente ospita un hotel e un complesso di uffici. Il Progetto Domani darà nuova vita anche all’area tra Leicester Square e Trafalgar Square. La nuova ala integrerà le più avanzate tecniche edilizie e criteri di sostenibilità.
“Con le celebrazioni del Bicentenario ormai concluse”, ha dichiarato il direttore della National Gallery Gabriele Finaldi, “la National Gallery guarda al futuro. Vogliamo essere il luogo in cui il pubblico del Regno Unito e i visitatori di tutto il mondo possano ammirare la più bella collezione di dipinti al mondo, dal Medioevo ai giorni nostri, in una cornice architettonica superba. Siamo estremamente entusiasti di questi sviluppi e siamo immensamente grati ai nostri donatori per il loro sostegno, senza precedenti, mentre la National Gallery entra nel suo terzo secolo di vita. Attendiamo con impazienza una collaborazione sempre più stretta con la Tate su questa nuova importante iniziativa”.
Dopo aver celebrato il suo bicentenario, la National Gallery ha l’obiettivo di ampliare e arricchire la sua collezione, perché la storia della pittura è un flusso continuo che riflette il rapporto degli artisti con i miti, la religione, gli eventi storici e contemporanei, i paesaggi, e con la stessa tradizione artistica. Per questo il museo vuole continuare a rinnovarsi e ampliare la narrazione che propone.
In questa prospettiva, si punta ad ampliare collezioni, mostre ed esposizioni, cogliendo anche l’opportunità di collaborare più strettamente con la Tate. I fiduciari delle due istituzioni hanno recentemente avviato una storica collaborazione volta a sviluppare insieme la collezione nazionale del Regno Unito, rafforzandone il ruolo di riferimento a livello internazionale.
“La Tate si congratula con la National Gallery per l’annuncio di questa donazione rivoluzionaria. In qualità di collezione nazionale del Regno Unito di arte britannica dal 1500 e arte internazionale dal 1900”, ha affermato la direttrice della Tate Maria Balshaw, “la Tate non vede l’ora di collaborare a stretto contatto con i colleghi della National Gallery su prestiti, competenze curatoriali e di conservazione per supportare lo sviluppo dei loro nuovi allestimenti. I fiduciari di entrambe le istituzioni hanno recentemente tenuto una riunione congiunta e, insieme, hanno istituito un gruppo di lavoro con rappresentanti dei fiduciari e dei curatori di entrambe le istituzioni per definire le modalità di collaborazione per promuovere la collezione nazionale nel suo complesso”.
Ad oggi, le donazioni hanno raggiunto l’eccezionale cifra di 375 milioni di sterline, una cifra senza precedenti:
150 milioni dal Crankstart, la fondazione filantropica di Sir Michael Moritz KBE e sua moglie Harriet Heyman;
150 milioni dal Julia Rausing Trust;
75 milioni dal National Gallery Trust, dal presidente del Consiglio di Amministrazione della National Gallery John Booth e da altri donatori anonimi.
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| Londra, alla National Gallery sarà realizzata una nuova ala per ampliare la collezione. Già donati 375 milioni |
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