I musei americani mettono sul mercato le loro opere causa Covid. Parte ondata di vendite


Negli USA diversi musei stanno mettendo in vendita opere delle loro collezioni per affrontare la crisi economica dovuta al Covid-19.

In America diversi musei stanno piazzando sul mercato alcuni gioielli delle loro collezioni per raccogliere liquidità con cui affrontare la crisi economica dovuta al coronavirus: il tabù della vendita di opere per i musei in difficoltà finanziarie, ritenuto inviolabile fino a pochi mesi fa anche negli Stati Uniti, quest’anno è inesorabilmente crollato, proprio a causa della pandemia di Covid-19 che ha dissestato le finanze di molti musei (che in America sono molto meno legati ai finanziamenti pubblici di quanto lo siano in Europa). È stata l’Association of Art Museum Directors (AAMD), la potente organizzazione dei direttori dei musei che di fatto regola la vita degli istituti statunitensi, a dare il via libera alle vendite, con l’obiettivo di evitare le chiusure.

Per diverse settimane, tuttavia, nessun museo si era avvalso di questo strumento. Il primo è stato, a metà settembre, il Brooklyn Museum of Art, che ha messo in vendita da Sotheby’s ben dodici opere, tra cui dipinti di Lucas Cranach, Gustave Courbet, Camille Corot, Giovanni dal Ponte, Donato de’ Bardi e altri importanti autori del passato, con lo scopo di raccogliere 40 milioni di euro. E adesso il museo di New York viene seguito a ruota da diverse altre importanti istituzioni.

Venerdì, il Baltimore Museum of Art ha annunciato la vendita di tre dipinti della collezione: il più pregiato è un’Ultima cena di Andy Warhol del 1986 (che sarà venduta privatamente), a cui si aggiungono un’opera di Brice Marden (3 del 1987-1988) e una di Clyfford Still (1957-G del 1957), che saranno invece vendute tramite Sotheby’s (l’opera di Marden è stimata tra i 12 e i 18 milioni di dollari, quella di Still tra i 10 e i 15). Obiettivo del museo è quello di raccogliere 65 milioni di dollari. C’è poi l’Indianapolis Museum of Art, che mette sul mercato da Christie’s una tela di Maurice de Vlaminck e opere di artisti francesi di fine Ottocento. E ancora, l’Everson Museum di Syracuse, vicino a New York, che cercherà di disfarsi di una importante Red composition di Jackson Pollock stimata tra i 12 e i 18 milioni di dollari: l’opera, del 1946, sarà venduta da Christie’s. Il Laguna Art Museum di Laguna Beach vende un disegno di Matisse da 80mila dollari, e sempre da Christie’s lo Springfield Museum venderà un dipinto di Picasso con una stima tra i 3 e i 5 milioni di euro.

Alcuni musei come l’Indianapolis Museum of Art e il Laguna Art Museum, raggiunti dalla testata Artnet, hanno dichiarato che le vendite erano già state pianificate prima della pandemia: negli Stati Uniti infatti per i musei è legittimo vendere opere se l’obiettivo è quello di acquistarne altre per arricchire la collezione. Ma per altri il fine è proprio quello di evitare che la crisi si abbatta sul museo.

Lo ha apertamente dichiarato, ad esempio, il Baltimore Museum of Art, che ha inserito le tre vendite in un piano di risanamento finanziario chiamato Endowment for the Future (“Sovvenzioni per il futuro”). I tre dipinti di Marden, Still e Warhol che saranno venduti, ha spiegato il museo, “sono stati scelti dopo un’attenta valutazione del team curatoriale per assicurare che la narrazione essenziale alla comprensione della storia dell’arte possa continuare a essere raccontata con la stessa profondità e ricchezza”. Dei 65 milioni che il museo di Baltimora spera di radunare, 10 andranno al fondo acquisizioni (“serviranno per riequilibrare la collezione con un occhio sulle opere eseguite da donne e artisti di colore, in particolare quelli legati alla storia e al presente di Baltimora”), 500mila saranno destinati a un piano per la diversità, l’equità, l’accessibilità e l’inclusione, mentre i rimanenti 54,5 serviranno per garantire il funzionamento del museo.

Le vendite, insomma, sono cominciate solo da pochi giorni ed è probabile che altri musei si aggiungeranno nelle prossime settimane.

Nell’immagine, l’opera di Pollock venduta dall’Everson Museum di Syracuse.

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