Firenze, nasce un podcast che racconta i capolavori della Galleria dell'Accademia


La Galleria dell’Accademia di Firenze dà vita a Radio Accademia, un podcast in cui racconta alcuni dei principali capolavori del museo. Ecco dove ascoltarlo.

I capolavori della Galleria dell’Accademia di Firenze vanno... in radio. Da mercoledì 16 dicembre, infatti, nove opere della raccolta del museo fiorentino si racconteranno in un podcast che si potrà ascoltare sul sito della Galleria. L’iniziativa si chiama Radio Accademia ed è frutto della collaborazione tra l’Accademia di Belle Arti di Firenze e la Galleria dell’Accademia di Firenze, realizzato da un gruppo di allievi del corso di Didattica per il Museo, con il coordinamento della professoressa Federica Chezzi.

L’idea alla base di Radio Accademia è quella di portare le opere al pubblico, con una narrazione divertente, facendogli scoprire particolari inediti e curiosità dei capolavori narrati di volta in volta. Le opere scelte, in ordine di ascolto, sono l’Annunciazione del Bronzino e di Alessandro Allori (1578-1579), la Venere e Cupido del Pontormo (1533 circa), l’opera Leonardo da Vinci, vecchio e mortalmente infermo, spira tra le braccia di Francesco I di Cesare Mussini (1828), il Pastore e armenti di Giotto (1315), la Tebaide di Paolo Uccello (1460-1465 circa), la Madonna del mare di Sandro Botticelli (1477 circa), il Profeta Giobbe (1514-1516) e il Profeta Isaia (1514-1516) di fra’ Bartolomeo e i Prigioni (1513 e 1525-1530 circa).

Nato proprio nei mesi del cosiddetto lockdown come conclusione di un percorso didattico dedicato alla comunicazione artistica, Radio Accademia si è posto sin da subito l’obiettivo di stimolare le potenzialità creative degli studenti, messi a dura prova dall’isolamento e da una didattica improvvisamente non più in presenza, e al contempo di offrire loro un concreto campo di applicazione. Ne è scaturito un lavoro plurale che ha visto gli allievi dell’Accademia mettersi alla prova su più piani: dalla stesura di testi e dialoghi alla registrazione e sonorizzazione delle tracce audio, avvalendosi dell’apporto scientifico dei funzionari del museo. Le registrazioni, tutte “home made”, sono state effettuate dagli studenti con il cellulare, utilizzando come studio improvvisato gli angoli più disparati delle loro case: dagli armadi ai rispostigli e c’è chi, alla ricerca del suono migliore, ha inciso il parlato persino sotto le coperte. A lavoro ultimato, un tecnico del suono si è occupato di livellare e ripulire l’audio dei nove racconti, ma, racconta la professoressa Chezzi, “è proprio per la caratteristica sonora delle registrazioni che insieme alla dottoressa Hollberg abbiamo pensato al nome ‘Radio Accademia’: il suono, infatti, ci ricordava un po’ quello delle trasmissioni radiofoniche di una volta, delle prime radio libere”. Un nome che vuole essere anche il punto di incontro e sintesi delle due istituzioni: l’Accademia di Belle Arti e la Galleria dell’Accademia, unite da un’origine comune e, nel presente, da un forte rapporto di collaborazione.

“Radio Accademia nasce insieme a Claudio Rocca, direttore dell’Accademia di Belle Arti. Un progetto che coinvolge due istituzioni storicamente molto vicine”, dichiara Cecilie Hollberg, direttrice della Galleria dell’Accademia. “Un progetto che vede in prima linea i giovani, gli studenti che hanno scelto di raccontare in forma di narrazione alcuni dipinti conservati nel museo. Sono rimasta molto colpita dall’impegno e dal risultato, nove piccole storie, che avrete modo di ascoltare, che ci danno uno sguardo diverso, fresco e originale su queste opere. Questo lavoro conferma inoltre la curiosità che i giovani dimostrano verso la Galleria dell’Accademia: una recente indagine fatta sul pubblico dei visitatori di questi ultimi mesi estivi, ha rilevato proprio come un’altissima percentuale dell’età media, il 38%, fosse al di sotto dei 24 anni”.

“Sin dall’inaugurazione, tre anni fa, del Dipartimento di Comunicazione e didattica dell’Arte abbiamo lavorato per creare nuove possibilità in campo artistico per i nostri studenti”, afferma Claudio Rocca, Direttore dell’Accademia di Belle Arti. “Radio Accademia conferma la vocazione sperimentale dell’Accademia di Belle Arti di Firenze per il carattere innovativo e creativo del progetto, capace di stimolare e mettere a frutto le competenze delle studentesse e degli studenti. La possibilità per gli allievi di misurarsi con un museo straordinario come la Galleria dell’Accademia ha rappresentato senz’altro un’occasione eccezionale, ribadendo, inoltre, l’importanza e la fecondità di una costante collaborazione tra istituzioni. Proporre una lettura delle opere d’arte attraverso lo sguardo insolito e originale degli studenti, formati in questo ruolo di ‘speaker dell’arte’ dal nostro corso di Didattica per il Museo e coadiuvati dai funzionari della Galleria, aiuta ad avvicinare il pubblico dei giovanissimi all’arte, sull’esempio delle grandi istituzioni internazionali. Ringrazio i docenti che lo hanno guidato e gli studenti della mia Accademia per aver dimostrato passione, energia e impegno, anche in questo momento, particolarmente difficile”.

Le prime puntate del podcast Radio Accademia sono state realizzate dagli studenti del corso di Didattica per il museo: Caterina Cecioni, Beatrice Cervi, Ginevra Clementi, Sonia Delle Cese, Laura Fidanzi, Alessia Fois, Giulia Girolami, Rachele Persello, Beatrice Prenna, Grazia Sirianni, Andrea Toschi, Leila Vignozzi, Romario Bardhoshi, Giovanni Bonechi, Margherita Bonvino e Marco Di Coscio. Il sound design è di Saverio Damiani.

Nell’immagine: Paolo Uccello, Tebaide (1460-1465 circa; tempera su tela, 83 x 118 cm; Firenze, Galleria dell’Accademia)

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