La Reggia di Caserta celebra Ferragosto con un importante restauro, offrendo ai visitatori la bellezza degli androni appena recuperati. Grazie al completamento dei lavori di restauro dei sei androni del Complesso vanvitelliano, il museo arricchisce ulteriormente l’esperienza culturale dei suoi visitatori. Il progetto di restauro, affidato alla ditta Fratelli Navarra, ha visto il suo completamento proprio negli ultimi giorni, con particolare attenzione all’androne che collega il IV e il III cortile, sotto il quale si trova l’ingresso del Teatro di Corte.
Il restauro ha riguardato principalmente la struttura tufacea delle volte a botte, sottoposta a un delicato consolidamento strutturale. Tutti i materiali lapidei, dai laterizi ai marmi, sono stati oggetto di disinfezione, pulitura e a consolidamento superficiale, dove necessario. I frammenti più danneggiati sono stati puntellati e imperniati per evitare ulteriori danni, mentre le lacune presenti nelle strutture sono state stuccate con malte compatibili. Nelle parti più deteriorate, si è proceduto alla ricostruzione, seguita da ritocchi pittorici e da una protezione finale per garantire la durabilità del lavoro.
Grande attenzione è stata posta anche alla parte estetica, con il ripristino dei colori originali dei finti laterizi e la tinteggiatura del cassettonato delle volte con pittura a calce. Parallelamente, si è operato un restauro anche sulle lanterne e i lampioni adiacenti agli ingressi: sono stati puliti, trattati contro l’ossidazione, e i vetri sono stati sostituiti, mentre le lamine metalliche e i supporti sono stati ridipinti secondo campioni di colore specifici.
L’illuminazione degli androni è stata oggetto di rifunzionalizzazione, con un aggiornamento tecnico che ha coinvolto i 24 lampioni presenti. Questo intervento si inserisce in un più ampio progetto di valorizzazione illuminotecnica dei cortili della Reggia, volto a trasformarli in spazi pubblici vivibili anche di sera, come è già accaduto per il III cortile grazie all’installazione del progetto sonoro “Locus Solis” di Marco Bagnoli.
Uno degli aspetti più interessanti di questo intervento è stato l’attenta documentazione di tutte le fasi del restauro. La Reggia di Caserta ha adottato questa pratica per creare una memoria storica dei lavori eseguiti, che sarà preziosa per futuri interventi di manutenzione e restauro. Questo approccio metodico garantirà una conservazione più accurata e consapevole del patrimonio architettonico del palazzo.
Il progetto di restauro degli androni è stato finanziato dal Programma Operativo Complementare di Azione e Coesione del Pon Cultura e Sviluppo 2014/2020, “Risanamento e valorizzazione di tetti e facciate”.
Restaurati tutti gli androni del Palazzo Reale della Reggia di Caserta |