Artisti famosi e i loro gatti: 10 immagini di artisti coi loro mici


I gatti hanno sempre ispirato i grandi artisti. E molti artisti erano grandi amanti dei gatti. Ecco una carrellata di dieci artisti fotografati assieme ai loro mici!

Nel mondo dell’arte, i gatti hanno sempre rappresentato una costante fonte d’ispirazione. Queste creature affascinanti, con il loro portamento elegante, i movimenti aggraziati e gli sguardi enigmatici, hanno da sempre catturato l’immaginazione degli artisti di ogni epoca. Ma cosa rende così irresistibile l’affinità tra gli artisti e i gatti? I gatti sono simbolo di mistero e libertà, per via del loro comportamento sfuggente e il loro carattere indipendente che ha da sempre affascinato gli artisti. Non solo: nella solitudine del loro studio o nel caos della loro vita movimentata, gli artisti spesso trovano conforto e ispirazione nella compagnia silenziosa dei loro amici felini. I gatti, sdraiati accanto al loro amico umano per ore senza fare rumore, diventano compagni affidabili e muse inseparabili. La loro presenza rassicurante crea un’atmosfera di calma e concentrazione che favorisce la creatività dell’artista.

Dagli antichi egizi ai maestri del Rinascimento fino agli artisti contemporanei, i gatti hanno ispirato opere d’arte d’ogni periodo storico. I pittori, i scultori e i fotografi trovano nei gatti una fonte infinita di ispirazione per esplorare concetti di bellezza, grazia e mistero. Inoltre, nel folklore e nelle leggende di molte culture, i gatti sono spesso associati a simboli di fortuna, magia e saggezza, oppure all’opposto sono stati a lungo considerati simboli demoniaci. Queste antiche credenze si sono radicate profondamente nella nostra coscienza collettiva e continuano a influenzare la nostra percezione dei gatti come creature affascinanti.

“I gatti sono così enigmatici, in bilico tra il mondo domestico e il loro regno notturno di prede e cacce selvagge”, ha scritto il critico d’arte Jonathan Jones. “Assomigliano ai loro pericolosi parenti felini, dal punto di vista comportamentale e visivo, molto più di quanto la maggior parte dei cani assomigli al lupo. Eppure la loro misteriosa ambiguità (tenero animale domestico o assassino notturno?) li rende figure artistiche molto più complesse di quanto potrebbero suggerire le immagini dal cuore tenero di artisti che coccolano i loro gattini”. E in effetti molti grandi artisti si sono fatti ritrarre assieme ai loro amici gatti. Vediamo una carrellata di fotografie di grandi nomi della storia dell’arte in compagnia dei loro gatti!

1. Henri Matisse

Henri Matisse era un grande amante dei gatti e ci sono diverse foto che lo ritraggono assieme ai suoi felini Minouche, Coussi e La Puce (“Pulce”), ai quali, si dice, dava da mangiare... brioche. Non compaiono però molto spesso nelle sue opere.

Henri Matisse
Henri Matisse

2. Pablo Picasso

Esiste una foto del 1954 che raffigura Pablo Picasso mentre tiene tra le braccia il suo gatto. È stata donata nel luglio 2010 al Museu Picasso di Barcellona da Alejandro Nadal, figlio del pittore Carlos, autore della fotografia scattata alla casa di Picasso a Vallauris. “Carlos Nadal”, ha detto Alejandro, “ha scattato questa foto molto interessante di Pablo Picasso a Vallauris nel 1954, una fotografia in cui lo sguardo penetrante del pittore contrasta con l’affetto con cui tiene il suo gatto”. Nadal scattò la fotografia durante una visita che lo segnò in maniera profonda. “Nonostante il suo sguardo penetrante, e mentre accarezzava il suo gatto”.

Pablo Picasso
Pablo Picasso

3. Frank Stella

Frank Stella è uno dei grandi esponenti del minimalismo. In questa foto, pubblicata nel 2019 dallo Smithsonian’s Archives of American Art, l’artista viene raffigurato assieme a Marisol: una gattina docile che ha a lungo accompagnato il suo lavoro in studio.

Frank Stella
Frank Stella

4. Vasilij Kandinskij

Dalle immagini delle opere di Vasilij Kandinskij non si direbbe che questo grande pioniere dell’arte astratta fosse un grande amante dei gatti: c’è soltanto infatti una xilografia del 1907 in cui è raffigurato un felino. Eppure Kandinskij era molto affezionato al suo micio, che si chiamava Vaska: una foto lo ritrae nel giardino di casa, col gatto in braccio.

Vasilij Kandinskij
Vasilij Kandinskij

5. Georgia O’Keeffe

La grande pittrice americana era un’amante dei cani, ma non disdegnava i gatti, e in diverse sue lettere descrive la sua passione per i felini. “Abbiamo preso un gatto”, scrive in una lettera inviata nel 1944 ad Alfred Stieglitz, “è un gatto molto bello, delicato e bello, un siamese piuttosto scuro, quindi ora abbiamo il gatto”. È quello che è ritratto, con gli occhietti chiusi, in questa fotografia.

Georgia O'Keeffe
Georgia O’Keeffe

6. Paul Klee

Quello tra Paul Klee e i gatti fu un amore cominciato fin dall’infanzia: già quand’era bambino in famiglia c’erano gatti. Il micio a cui Klee era più affezionato si chiamava Bimbo: un gatto a pelo lungo e bianco che lo seguiva ovunque. “Paul Klee adora i gatti”, avrebbe scritto Nina Kandinskij nelle sue memorie, ricordando di come il gatto di Klee si aggirasse sempre nel suo studio di Dessau, guardando fuori dalla finestra.

Paul Klee
Paul Klee

7. Gustav Klimt

Gustav Klimt era un grande amante dei gatti, e uno dei suoi ritratti fotografici più famosi, scattato nel 1911 da Moritz Nähr, lo raffigura proprio assieme a un gatto, uno dei tanti che affollavano il suo studio di Vienna sulla Josefstädterstraße. Ovviamente questi gatti creavano grande caos nello studio, e un critico d’arte del tempo, Arthur Roessler, ebbe modo di riportare questa curiosità in un suo scritto: “Una volta ero seduto con Klimt e frugavo in un mucchio di carte, circondato da otto o dieci gatti che miagolavano e facevano le fusa, giocavano a litigare tra loro, al punto che i fogli di studio fruscianti volavano, e allora gli chiesi, perplesso, perché tollerava che i gatti, con le loro bizzarrie, rovinassero centinaia dei disegni più belli. Con un sorriso, Klimt rispose: ’No, amico mio, anche se accartocciano e strappano questo o quel pezzo di carta, non importa; fanno la pipì solo sugli altri e, si sa, è il miglior fissante!’”

Gustav Klimt
Gustav Klimt

8. Pierre Bonnard

Un gatto bianco è il soggetto di uno dei più famosi dipinti di Pierre Bonnard, Le chat blanc appunto, conservato al Musée d’Orsay. Sono comunque diversi i gatti che compaiono nelle opere del pittore francese, e c’è anche una fotografia che lo raffigura proprio assieme a un micio.

Pierre Bonnard
Pierre Bonnard

9. Balthus

Un artista la cui produzione abbonda di quadri dove sono raffigurati i gatti è Balthasar Kłossowski de Rola, meglio noto come Balthus. Gatti spesso enigmatici, che diventano quasi delle controfigure dell’artista, suoi ritratti ideali (tanto che un suo autoritratto del 1935 si intitola Il re dei gatti. Una passione, quella di Balthus per i gatti, nata fin dalla tenera età, quando a otto anni, nel 1916, aveva posato col suo micio per un acquerello della madre. E tre anni dopo avrebbe eseguito 40 disegni a penna immaginando le avventure di un gatto randagio chiamato Mitsou.

Balthus
Balthus

10. Ai Weiwei

Tra gli artisti contemporanei, forse il più appassionato di felini è il cinese Ai Weiwei. Ne possiede diversi (molti dei quali salvati in giro qua e là), che accompagnano costantemente il suo lavoro e spesso diventano soggetti di sue opere. “I miei gatti pensano di essere tanto importanti”, ha detto in un’intervista al New York Times. “Vogliono sempre dormire al centro del mio letto o mettersi sulla mia spalla, e devo davvero negoziare con loro. Ma mi danno tanta gioia”. L’amore per i gatti è un riflesso di ciò che ha vissuto: “Quando ero piccolo a Shihezi, in Cina, negli anni Sessanta, non si vedevano famiglie con animali domestici, perché ovviamente il comunismo è contro la proprietà privata, e qualsiasi tipo di compassione allora era considerata discutibile. Gli animali erano valutati solo come strumenti di produttività, come nel caso degli asini e dei cavalli, o per la loro carne. [...] Quando ho costruito il mio studio a Pechino nel 2000, però, la prima cosa che volevo era che ci fosse un po’ di vita lì. Ho comprato un gatto, il primo gatto, e mi sono preso cura di lui per vent’anni”.

Ai Weiwei
Ai Weiwei

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