Tropea, cosa vedere: i 5 luoghi da non perdere


Cosa vedere a Tropea: i 5 luoghi irrinunciabili nella visita alla città della Calabria.

Tropea è una delle mete balneari più gettonate della Calabria e del Tirreno, per via delle sue spiagge fini, per il suo mare cristallino, per i suoi paesaggi, per la qualità della vita, per le specialità gastronomiche, a partire dalla rinomata cipolla rossa di Tropea, largamente coltivata nelle campagne attorno alla città, e presidio IGP. Situata in provincia di Vibo Valentia, città sorge sopra una rupe a strapiombo sul mare, nella parte occidentale del promontorio del Poro, secondo la leggenda fu fondata da Ercole: l’insediamento comunque risulta abitato fin dall’epoca della Magna Grecia, dal momento che attorno alla città sono state rinvenute sepolture di quel periodo. La città fu però fondata in epoca romana: si trovava infatti in una posizione strategica, che permetteva di controllare un buon tratto di costa. Fu poi bizantina, venne conquistata dagli arabi, quindi ancora dai normanni: nel suo splendido centro storico ancora si conservano, spesso intatte, le tracce delle popolazioni che dominarono Tropea. Quali sono le tappe che non possono mancare durante una visita a Tropea, specialmente per chi ama l’arte e la storia? Ecco i cinque luoghi imperdibili per il vostro viaggio!

1. Il centro storico

Tropea si trova su di una rupe, alta sessanta metri, che si affaccia sul Tirreno, e il suo centro storico conserva l’impianto medievale di epoca angioina e aragonese. Tra i caratteristici vicoli che si allontanano dalla strada principale, corso Vittorio Emanuele, aperto alla fine dell’Ottocento, s’incontrano qua e là antiche chiese e sontuosi palazzi nobiliari, spesso decorati con magnifici portali barocchi, realizzati per lo più in granito e tufo (ovvero i materiali locali): tra questi vanno menzionati il “Sedile di Portercole”, ovvero il palazzo, edificato nel 1703, che accoglieva le sedute del parlamento dei nobili di Tropea, e poi Palazzo Toraldo, Palazzo Braghò, Palazzo Collareto-Galli, Palazzo Tocco, Palazzo Pelliccia Bongiovanni, Palazzo Caputo. E poi, caffè eleganti, e terrazze panoramiche che si affacciano sul mare regalando vedute indimenticabili, come quella di cui si gode dalla Villetta del Cannone, con lo sguardo che va dallo scoglio dell’Isola fino al promontorio di Petri i Mulinu.

Veduta di Tropea. Foto: Comune di Tropea/Tropea Tourism
Veduta di Tropea. Foto: Comune di Tropea/Tropea Tourism

2. La Cattedrale di Maria Santissima di Romania e il Museo Diocesano

La Cattedrale di Tropea venne fondata nel 1163 in epoca normanna ed è dedicata alla Madonna di Romania, patrona di Tropea dal 1638 (l’altare maggiore ospita un’icona della Madonna di Romania risalente al XIV secolo). L’edificio, in stile romanico, ha un interno a tre navate che ospita, tra le opere d’arte più interessanti, la tomba del filosofo Pasquale Galluppi, il Crocifisso Nero con la tomba del beato Francesco Mottola, il mausoleo della famiglia Gazzetta, la Cappella settecentesca del Santissimo Sacramento con tele della scuola del pittore locale Giuseppe Gaetano Grimaldi, il tabernacolo marmoreo con la Madonna della Libertà. Nei locali del vicino Palazzo Vescovile si trova anche il Museo Diocesano (aperto al pubblico nel 2004), che ospita una raccolta di arte sacra che va dal Medioevo al XIX scolo, con opere per lo più del Sei e del Settecento. Ci sono, in particolare, busti reliquiari barocchi, gli argenti del Tesoro della Cattedrale, tra cui si distingue la statua d’argento di Santa Domenica, compatrona di Tropea, realizzata nel 1738 dall’argentiere napoletano Francesco Avellino. C’è anche una sezione archeologica: tra i principali reperti figurano epigrafi e corredi funebri provenienti dalla necropoli tardoantica del IV-V secolo dopo Cristo trovata sotto piazza Duomo (e costituita da fosse scavate nella roccia con coperture a botte dette “a cupa”, delle quali non ci sono altre attestazioni in Calabria) rinvenuta sotto piazza Duomo.

La Cattedrale di Maria Santissima di Romania
La Cattedrale di Maria Santissima di Romania. Foto: Comune di Tropea/Tropea Tourism

3. Il santuario di Santa Maria dell’Isola

È indubbiamente uno dei luoghi più scenografici non solo di Tropea, ma di tutta la Calabria. Si tratta di un santuario costruito sulla vetta di uno scoglio (detto scoglio dell’Isola Bella, o semplicemente di Santa Maria dell’Isola) che probabilmente, in tempi antichi, era abitato da eremiti provenienti da Oriente e stabilitisi da queste parti fin dal IV secolo dopo Cristo. Il monastero venne comunque fondato attorno all’XI secolo, ed era gestito da monaci benedettini attraverso i quali si diffuse nella zona il culto di rito latino, invece di quello di rito greco. L’attuale santuario risale all’Ottocento: i vari terremoti che hanno colpito la Calabria, in particolare quello del 1783, hanno distrutto l’edificio antico. Il santuario è raggiungibile attraverso una scalinata realizzata ai primi dell’Ottocento: l’interno ospita un piccolo museo che espone reperti che testimoniano l’antichissima storia dell’edificio.

Il santuario di Santa Maria dell'Isola
Il santuario di Santa Maria dell’Isola. Foto: Comune di Tropea/Tropea Tourism

4. La chiesa della Michelizia

Si fa notare per la sua cupola che palesa evidenti influenze arabe-bizantine, la cui struttura risale alla fase più antica della realizzazione di questo edificio, fondato nel XII secolo (la cupola attuale comunque è quattrocentesca, mentre la navata si mostra con un sobrio aspetto settecentesco). La chiesa, situata nel rione Carmine, è dedicata a Santa Maria della Neve, anche se è nota come “Santa Maria Michelizia” perché, secondo la tradizione, venne fondata da un mercante siciliano di nome Michele Milizia, che fece voto alla Madonna della Neve durante una tempesta, promettendo la costruzione di una chiesa in suo onore se fosse sopravvissuto. È stata comunque ampiamente rimaneggiata nei secoli, e oggi non è più aperta al culto: viene infatti utilizzata come sede di concerti ed eventi culturali.

La chiesa della Michelizia
La chiesa della Michelizia. Foto: Comune di Tropea/Tropea Tourism

5. MuMaT - Civico Museo del Mare

Il MuMaT - Civico Museo del Mare è un istituto molto recente, dal momento che ha aperto nel 2019. Ha sede nell’antico convento di Santa Chiara, risalente al 1261 ma largamente rimaneggiato nei secoli successivi (fu anche Ospedale e, dal 1988, sede del Municipio di Tropea, fino al trasferimento di quest’ultimo a Palazzo Sant’Anna). L’idea di aprire un museo del mare a Tropea prese corpo nel 2011 quando il Comune stabilì di riconvertire gli spazi del convento in sede museale. Il percorso espositivo racconta il territorio e il patrimonio marino di Tropea attraverso la valorizzazione del patrimonio paleontologico e biologico del Tirreno della Calabria centrale e del promontorio del Poro, aree che conoscono una varietà paleontologica che non ha pari in tutta la regione. Nel museo, che occupa tre sale del pian terreno del convento, il pubblico può osservare 184 reperti, soprattutto fossili, ma anche una collezione di denti di squali, invertebrati, la collezione malacologica (cioè di conchiglie), una sezione paleontologica che accoglie, tra l’altro, uno scheletro di metaxytherium serresii (un sirenide preistorico oggi estinto: lo scheletro di Tropea è ritenuto il più completo al mondo), e uno di Heterocetus guiscardii, un esemplare di balena vissuto 7 milioni di anni, anche in questo caso tra i più completi esistenti.

MuMaT - Civico Museo del Mare
MuMaT - Civico Museo del Mare. Foto: Comune di Tropea/Tropea Tourism

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