Capo Colonna, tre cantieri per valorizzare il Parco archeologico


Il Parco archeologico di Capo Colonna entra in una nuova fase di lavori. Tra scavi, restauri e riqualificazioni, il progetto dei Parchi di Crotone e Sibari punta a migliorare musei, aree esterne e spazi didattici, con investimenti previsti fino alla primavera 2026.

Prosegue la stagione dei cantieri al Parco archeologico di Capo Colonna, sito di grande rilevanza storica e culturale della Calabria. I Parchi archeologici di Crotone e Sibari hanno avviato un nuovo intervento di riqualificazione che si inserisce nel programma di valorizzazione del territorio, avviato negli ultimi mesi e finalizzato a rendere più fruibile e accessibile l’area archeologica e il museo annesso. Nei mesi scorsi, il primo intervento ha riguardato il rifacimento e il riordino complessivo del Museo archeologico, con lavori che si concluderanno entro la fine di ottobre.

“A poco più di un anno dalla creazione dei Parchi archeologici di Crotone e Sibari”, dichiara il Direttore, FilippoDemma, “il nuovo Istituto conferma il suo ruolo strategico nel promuovere la conoscenza e l’accessibilità dei siti archeologici della Calabria ionica: un percorso di rinnovamento che parte dai cantieri e guarda al futuro con progetti concreti di ricerca, restauro e valorizzazione. Come d’abitudine, lasciamo parlare i fatti”.

Capo Colonna, tre cantieri per valorizzare il Parco archeologico. Foto: Parchi Archeologici di Crotone e Sibari
Capo Colonna, tre cantieri per valorizzare il Parco archeologico. Foto: Parchi Archeologici di Crotone e Sibari

La ristrutturazione ha interessato sia gli spazi espositivi sia le strutture interne, permettendo una migliore organizzazione delle collezioni e dei percorsi di visita. Parallelamente, il secondo cantiere, inaugurato il 29 settembre, ha concentrato le attività su scavi e ricerche archeologiche condotte in collaborazione con la Scuola Superiore Meridionale. Le operazioni si sono concentrate sull’area sudoccidentale del santuario e sull’Edificio B, il tempio arcaico situato a nord del grande tempio di Hera Lacinia, uno dei punti focali del culto nel territorio crotonese. Il cantiere di ricerca riprende gli interventi dello scorso anno, durante i quali venne alla luce un piccolo recinto con un altare.

Attualmente, gli archeologi approfondiscono lo studio di uno degli edifici più antichi del santuario, con l’obiettivo di ricostruirne la storia edilizia e cultuale. I lavori si concentrano sull’analisi delle diverse fasi costruttive, sulle tracce dei rituali praticati nel santuario e sul rapporto dell’edificio con la Via Sacra, che corre lungo il lato settentrionale del complesso. Le indagini intendono arricchire le conoscenze sul santuario, centro del culto di Hera Lacinia e riferimento per la ricerca archeologica nel Mediterraneo.

Capo Colonna, tre cantieri per valorizzare il Parco archeologico. Foto: Parchi Archeologici di Crotone e Sibari
Capo Colonna, tre cantieri per valorizzare il Parco archeologico. Foto: Parchi Archeologici di Crotone e Sibari

Il terzo cantiere, consegnato il 15 ottobre, prevede interventi finanziati tramite la legge 232/2016, finalizzati alla valorizzazione, riqualificazione e migliore fruizione dei luoghi della cultura. Il progetto interessa le aree esterne adiacenti al museo, compreso il giardino di Hera, e comprende la riqualificazione dei laboratori, degli spazi didattici, dei depositi e degli uffici del museo. Particolare attenzione è rivolta anche all’area del teatro, con lavori su ambienti interni ed esterni. L’investimento complessivo supera il milione di euro, con conclusione prevista per la primavera 2026. Tra le ricadute più importanti del progetto vi sono il miglioramento delle aree di parcheggio di pertinenza del Ministero della Cultura e la creazione di spazi dedicati alla didattica e ai servizi educativi.

La risistemazione dei depositi consentirà inoltre di aprirli periodicamente al pubblico, aumentando le opportunità di fruizione del patrimonio conservato. Il Masterplan dei Parchi archeologici di Crotone e Sibari, istituto autonomo del Ministero della Cultura guidato dall’onorevole Alessandro Giuli, è attualmente in fase di aggiornamento. L’obiettivo è integrare i nuovi progetti all’interno di una visione coordinata di tutela, ricerca e valorizzazione del patrimonio archeologico. L’approccio strategico intende coniugare conservazione e sviluppo turistico-culturale, garantendo la piena fruizione degli interventi e un miglioramento complessivo dell’esperienza di visita per cittadini e turisti.


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