Nel cuore dell’isola di Lefkada, un’importante scoperta archeologica ha riportato alla luce uno tra i monumenti più importanti dell’antica Grecia: il teatro di Lefkada. Questo teatro, il primo delle Isole Ionie, è stato nascosto per secoli sotto uliveti e costruzioni moderne, ma finalmente ha trovato la sua collocazione precisa grazie a una serie di scavi che hanno rivelato la magnificenza di un sito che, un tempo, dominava la città. La scoperta non solo ha gettato nuova luce sulla storia di Lefkada, ma ha anche contribuito a riscoprire la sua importanza culturale e politica nell’antichità.
Fondata dai Corinzi prima della fine del VII secolo a.C., l’antica Lefkada era una potente città-stato che, grazie alla sua posizione strategica sulle principali rotte marittime, si affermò come una delle potenze economiche e culturali della regione. Situata all’estremità nord-orientale dell’isola, la città godeva di un accesso privilegiato al mare, che favoriva il commercio e le comunicazioni con il resto del mondo greco. La posizione della città, con il suo porto ben protetto, permise una prosperità che fu riflessa anche nei suoi monumenti, tra cui, ovviamente, il teatro.
La riscoperta del teatro di Lefkada non è stata affatto semplice. Fino al 2015, le informazioni sul sito erano scarse e frammentarie, risalenti a ricerche del passato, tra cui le prove effettuate da W. Dörpfeld e E. Kruger nel 1901. In quegli anni, furono realizzate alcune sezioni di prova che, tuttavia, furono coperte e dimenticate nel tempo. Fu solo nel 1997 che, grazie ad un’accurata analisi della geomorfologia della zona e ai resti superficiali, si riuscì a localizzare nuovamente il sito. A partire dal 2015, sotto la direzione della Olympia Vikatou, gli scavi sistematici hanno preso piede, supportati dal Comune di Lefkada e dall’associazione DIAZOMA. Un duro lavoro che, nonostante le difficoltà logistiche e ambientali, ha finalmente permesso di riportare alla luce un sito di inestimabile valore storico.
Gli scavi veri e propri sono iniziati nel 2017 a cura della Soprintendenza per le Antichità di Etoloakarnania e Lefkada, grazie ai finanziamenti della Regione delle Isole Ionie e del Comune di Lefkada, con l’obiettivo di recuperare la grande struttura teatrale che dominava la città antica. Dopo cinque periodi di scavo, sono emersi i resti di una cavea imponente, una vasta orchestra e una serie di altri elementi architettonici, tra cui i parodoi (i corridoi laterali), il muro di contenimento e parte del palcoscenico. I lavori non sono stati facili: oltre alla presenza di uliveti secolari da rimuovere, sono stati necessari lavori di sterro significativi e la demolizione di costruzioni moderne che avevano invaso la zona. Le ricerche hanno permesso di riportare alla luce gran parte della cavea, che è stata identificata in 12 tribune disposte su 13 gradini ciascuna. La capienza del teatro, che inizialmente si pensava fosse di circa 3.500 spettatori, potrebbe arrivare fino a 10.000-11.000 persone con l’ampliamento della struttura, compreso l’epiteatro.
Il teatro di Lefkada è orientato a nord-est/sud-ovest, con una cavea che si sviluppa su 24 file di posti a sedere. La parte inferiore della cavea, che ha subito minori danni nel tempo, ha conservato meglio le panche in pietra e i gradini, permettendo agli archeologi di ricostruire dettagliatamente la struttura del teatro. L’orchestra, scavata parzialmente nella roccia, è di forma circolare con un diametro di circa 16,65 metri, ed è circondata da una cornice di pietre che presenta ornamenti in stile ondulato. Un altro elemento affascinante è il ritrovamento di tre troni in pietra, decorati con motivi di leoni, delfini, uccelli e sirene, che suggeriscono l’importanza del teatro e dei suoi spettatori, probabilmente rappresentanti della classe dirigente della città.
Il teatro di Lefkada, purtroppo, non è esente da danni dovuti all’usura del tempo e agli interventi umani. Le attività agricole, come la coltivazione degli ulivi, hanno avuto un impatto negativo sullo stato di conservazione della struttura, specialmente nella parte alta della cavea. Tuttavia, nonostante le difficoltà, il monumento è stato accuratamente studiato e sono stati previsti lavori di restauro che dovrebbero garantire la sua conservazione per le generazioni future. Nel 2020, il Ministro della Cultura Lina Mendoni ha visitato il sito, promuovendo un piano di restauro che, se approvato, permetterà al teatro di essere inserito in un programma di cofinanziamento. Già completato lo studio di conservazione, il sito è pronto per essere recuperato e restaurato, portando il teatro a un nuovo splendore.
L’importanza di questa scoperta non si limita solo al valore archeologico del sito, ma ha anche implicazioni culturali e turistiche per l’isola di Lefkada. Grazie alla sua posizione panoramica, il teatro offre un’opportunità unica per valorizzare il patrimonio storico della zona e attrarre visitatori. In questo contesto, il teatro diventa un punto di riferimento non solo per gli appassionati di archeologia, ma anche per i turisti che desiderano conoscere la storia e la cultura delle Isole Ionie. La collaborazione tra le autorità locali, il Ministero della Cultura e le associazioni culturali, come DIAZOMA, ha reso possibile il recupero e la valorizzazione di questo straordinario sito, che, una volta restaurato, potrà divenire un centro di attrazione per il pubblico internazionale.
La riscoperta del teatro di Lefkada non è solo una vittoria per gli archeologi, ma rappresenta anche un ritorno al passato, un’opportunità per comprendere meglio la vita e la cultura di una delle città più importanti dell’antichità greca.