Scoperta archeologica di grande rilevanza a Codigoro, in località Pontemaodino, dove è stato ritrovato un miliario romano risalente al II secolo a.C. Questo cippo, utilizzato anticamente come “cartello stradale”, forniva ai viaggiatori informazioni sull’itinerario e la distanza dai principali centri urbani, spesso riportando anche il nome di chi aveva costruito o mantenuto quel tratto di strada.
Il miliario, realizzato in trachite dei Colli Euganei, è di forma cilindrica, ma a differenza della maggior parte dei reperti simili, presenta un’altezza ridotta (meno di un metro) e una scritta incisa sulla parte sommitale anziché sul fianco. L’iscrizione, che si legge con chiarezza, recita: “CCL[…] / T(itus) Annius T(iti) f(ilius) / co(n)s(ul)”, indicando una distanza di 250 miglia e il nome di Tito Annio, figlio di Tito, che pose il miliario durante il suo consolato. Tuttavia, vi sono ancora dubbi sull’interpretazione dell’epigrafe e sulla precisa identificazione del console, che potrebbe essere sia Tito Annio Lusco (console nel 153 a.C.) che Tito Annio Rufo (console nel 128 a.C.).
Il cippo è stato rinvenuto nel secolo scorso durante i lavori di bonifica e custodito per decenni in un terreno privato dalla famiglia Bison. Ora, questo prezioso reperto entrerà a far parte del Museo Pomposiano, nel complesso dell’Abbazia di Pomposa. Prima di essere esposto al pubblico, il miliario sarà sottoposto a un restauro, in un’operazione pianificata dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara e dalla Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna.
Il trasporto è stato curato dal Gruppo Archeologico Ferrarese con la collaborazione del Comune di Codigoro, che ha gestito il traffico per facilitare lo spostamento.
Il miliario indica come nel corso del II sec. a.C. le strade consolari fossero cruciali perché dovevano aprire nuove comunicazioni in aree che venivano via via conquistate dalla Repubblica romana.
Rinvenuto a Codigoro un miliario romano. Ora entrerà a far parte del Museo Pomposiano |