Importante dipinto del Seicento fiorentino scoperto in una chiesa di un sobborgo di New York


A New Rochelle, sobborgo di New York, riemerge un importante dipinto del Seicento fiorentino: è probabilmente opera di Cesare Dandini, grande artista fiorentino del XVII secolo. Il modo in cui la tela è riemersa ha del rocambolesco.

A New York è riemerso, per puro caso, un importante dipinto di Cesare Dandini (Firenze, 1596 - 1657), una Sacra Famiglia con san Giovannino: il modo in cui la tela è riemersa ha del rocambolesco. Un docente di storia dell’arte, Thomas Ruggio, dello Iona College, una scuola privata cattolica di New York, si trovava nella chiesa della Sacra Famiglia di New Rochelle, sobborgo della metropoli situato a nord del Bronx, e ha notato la presenza del dipinto, di eccezionale qualità. Una presenza insolita per una chiesa di periferia: il professore ha così scattato alcune fotografie e le ha condivise con alcuni colleghi statunitensi e italiani, che hanno confermato quello che aveva subito pensato, ovvero di trovarsi dinnanzi a una splendida opera del Seicento italiano. Ed è buffo pensare che l’opera si vede anche in alcune fotografie pubblicate dalla chiesa sulla sua pagina Facebook: solo che nessuno ci ha mai fatto caso, ed evidentemente nessuno dei fedeli ha mai pensato che quella potesse essere un’opera prodotta nella Firenze del Seicento.

“Mi sono subito reso conto che stava cominciando un viaggio”, ha dichiarato Ruggio alla testata ABC 7 New York (la prima a riportare la notizia), “perché ho immediatamente realizzato che si trattava di un’opera italiana del periodo barocco. Così ho subito cominciato a scattare qualche pessima foto col mio cellulare”. Dopo alcune ricerche e a seguito del confronto coi colleghi è emerso il nome di Dandini, e in effetti la tela, un tipico esempio dell’eleganza e della compostezza della pittura del Seicento fiorentino, si può ben inserire nell’ambito di una produzione cospicua della quale fanno parte altri dipinti che, con la tela di New Rochelle, condividono diversi elementi, con in particolare il gruppo della Madonna col Bambino variamente replicato.

La Sacra Famiglia con san Giovannino di New Rochelle attribuito a Cesare Dandini
La Sacra Famiglia con san Giovannino di New Rochelle attribuito a Cesare Dandini
Il dipinto nella chiesa di New Rochelle, in una foto pubblicata sui social della chiesa nel 2018
Il dipinto nella chiesa di New Rochelle, in una foto pubblicata sui social della chiesa nel 2018

È il caso, ad esempio, della Sacra Famiglia dell’Hermitage di San Pietroburgo, o della Carità conservata al Metropolitan di New York: la Madonna (l’allegoria della Carità, nel caso del dipinto del Met) è raffigurata col volto di tre quarti, rivolto lontano da Gesù Bambino, che viene tenuto in grembo dalla madre. Il piccolo è in posizione precaria sopra le ginocchia di lei e guarda incuriosito l’osservatore, allontanandosi dal seno materno, che gli viene offerto dalla Vergine, e da lei tenuto tra indice e medio. Nella variante di New Rochelle, che sembra distinguersi (almeno dalle foto) per i suoi smaglianti cangiantismi, apprezzabili nelle vesti di tutti i protagonisti, per il naturalismo del cardellino che s’appoggia sulle mani di Gesù, e per una maggior politezza rispetto ad altre versioni, compaiono sulla sinistra le figure di san Giuseppe (che regge il bastone con appeso il cartiglio recante il celebre passo d’Isaia Vox clamantis: in deserto parate viam Domini, poi riferito al Battista) e di san Giovannino.

“Penso si tratti della stessa opera pubblicata varie volte, a partire da un articolo di Luciana Cusmano del 1972, molti anni fa a Valladolid”, ci ha spiegato il professor Sandro Bellesi, storico dell’arte e massimo esperto di Cesare Dandini, del quale ha curato il catalogo ragionato, pubblicato da Artema nel 1996. “Quest’ultima è nota solo in una vecchia e brutta foto in bianco e nero che mi dette Mina Gregori. La tela pubblicata dallo studioso americano sembra un po’ ridotta dalle parti ma sembra più un taglio redazionale. Sarebbe importante sapere da quando la tela si trova nella chiesa americana per togliere ogni dubbio”.

Cesare Dandini, Sacra Famiglia (1640 circa; olio su tela, 148 x 111 cm; San Pietroburgo, Hermitage)
Cesare Dandini, Sacra Famiglia (1640 circa; olio su tela, 148 x 111 cm; San Pietroburgo, Hermitage)
Cesare Dandini, Carità (1630 circa; olio su tela, 119,7 x 105,4 cm; New York, Metropolitan)
Cesare Dandini, Carità (1630 circa; olio su tela, 119,7 x 105,4 cm; New York, Metropolitan)

Gli storici dell’arte, riporta ABC 7 News, davano questo dipinto per disperso, ma pare che si trovi a New Rochelle da circa sessant’anni. “L’ex pastore, monsignor Fitzgerald”, ha spiegato Dennis Keane, il parroco, “andò credo a Londra e passò in rassegna diverse gallerie perché voleva procurarsi qualche dipinto da mettere nella chiesa. Ha acquistato due di questi dipinti in una galleria, ma non ne conosciamo il nome”. Successivamente Keane, parlando di nuovo con la stampa, si è corretto e ha riferito il nome del luogo esatto in cui i dipinti sono stati acquistati, grazie alle risorse donate da un benefattore: non Londra, bensì Roma. Si parla dunque di una tela che dovrebbe essere passata attraverso il mercato antiquario di Roma probabilmente negli anni Sessanta, stando a ciò che Keane ha riferito.

Intanto, per i prossimi tre mesi, l’opera sarà in prestito proprio allo Iona College di New York, dove potrà essere studiata dagli esperti. Inoltre, dato che si tratta con tutta probabilità di un’opera di grande valore (non sono ancora state fatte stime né è ancora stata fatta una perizia sull’opera, ma se si dovesse confermare che si tratta effettivamente di un’opera di Cesare Dandini, si potrebbe parlare di cifre a cinque zeri: la vendita record di un dipinto di Dandini, avvenuta nel 2000 in un’asta di Sotheby’s, è di 753.530 dollari), la chiesa della Sacra Famiglia di New Rochelle ha già cominciato a studiare un piano per dotare il dipinto dei necessari sistemi di sicurezza.


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