Restaurata la Madonna della Misericordia in legno scolpito e dipinto di Camerino


Completato il restauro della Madonna della Misericordia, scultura in legno scolpito, dipinto e dorato proveniente dalla Cattedrale di Santa Maria Assunta di Camerino. 

Completato il restauro della Madonna della Misericordia, scultura lignea proveniente dalla Cattedrale di Santa Maria Assunta di Camerino, curato dall’Ufficio del Soprintendente Speciale per le aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016. La scultura, realizzata in legno scolpito, dipinto e dorato, raffigura la Madonna in posizione frontale, con il manto aperto a proteggere la comunità dei fedeli, suddivisa in due gruppi di uomini e donne, membri degli ordini regolari e di confraternite, genuflessi in preghiera. L’opera, probabilmente commissionata dai Da Varano, Signori di Camerino, per la loro cappella di famiglia nella cattedrale distrutta dal terremoto del 1799, è attribuita dalla critica all’intagliatore camerte Lucantonio di Giovanni Barberetti.

Eseguita con la tecnica del “blocco assemblato”, la scultura unisce tre grandi elementi lignei incollati e fissati con perni di legno prima della fase d’intaglio. La superficie pittorica, a tempera d’uovo con possibili velature a olio, presenta dorature a guazzo su bolo rosso e un’incisione decorativa con simbolo mariano all’altezza del petto.

Il restauro ha interessato sia il supporto ligneo sia gli strati pittorici, prevedendo operazioni di risanamento strutturale, disinfestazione, riadesione e pulitura delle pellicole pittoriche, oltre a ritocchi cromatici finalizzati a ripristinare la leggibilità complessiva dell’immagine. Le indagini hanno evidenziato come parte della policromia sia derivata da interventi successivi, in alcuni casi intenzionali, in altri frutto di restauri non documentati risalenti alla seconda metà del Novecento. Le fasi di consolidamento si sono rivelate particolarmente delicate nelle zone maggiormente compromesse dai tarli, dove è stato necessario colmare le gallerie larvali per garantire una resistenza meccanica adeguata ed evitare nuovi cedimenti. Per restituire continuità volumetrica al modellato sono state inoltre realizzate stuccature semistrutturali nelle aree erose, mentre gli strati pittorici sono stati consolidati e riadesi.

La scultura dopo il restauro (retro e fronte)
La scultura dopo il restauro (retro e fronte)

La pulitura, eseguita con metodo selettivo e differenziato, ha consentito di rimuovere le vernici ingiallite e i ritocchi alterati, riequilibrando il livello d’intervento del restauro novecentesco. Considerata la complessità della stratificazione pittorica e la perdita quasi totale della policromia originaria, si è scelto di limitare la rimozione ai ritocchi più recenti, perfezionando la pulitura nelle parti originali già parzialmente liberate.

L’intervento ha rappresentato anche un’importante occasione di studio e approfondimento tecnico-scientifico, con analisi multispettrali e identificazione delle essenze lignee, permettendo di ricostruire la storia conservativa e le tecniche esecutive dell’opera.

Il progetto rientra tra gli interventi programmati con il sostegno dei fondi raccolti attraverso Art Bonus per il Terremoto.


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