Da sabato 20 settembre, a partire dalle ore 20, fino al 15 ottobre 2025, Piazza Tevere a Roma ospita l’inaugurazione del progetto Luminis, ideato da Mario Carlo Iusi e curato dall’associazione Tevereterno. La piazza, situata lungo la riva destra del Tevere tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini, si trasforma così in uno spazio pubblico dedicato all’arte contemporanea. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, Artivazione e Acqua Foundation, e segna l’arrivo a Roma di un progetto itinerante che dal 2024 ha toccato Alatri, Albano Laziale, Terracina e Barcellona.
Luminis si presenta come un’installazione monumentale di luce che si sviluppa per 500 metri sul muraglione del fiume, composta da una serie di cornici rettangolari di dimensioni variabili. La luce è il fulcro del progetto: attraverso di essa, le cornici vuote non restano semplici strutture di assenza, ma diventano strumenti di attenzione e osservazione. Lo spettatore è guidato a soffermarsi su punti che, altrimenti, passerebbero inosservati, instaurando un dialogo tra vuoto e pieno che costituisce il tratto distintivo della ricerca dell’artista.
“È proprio a partire da questa eredità che l’opera di Iusi si inserisce criticamente nella vasta portata simbolica dell’elemento-muro”, si legge nel testo critico di Claudia Pecoraro. “Nella storia umana il muro ha rappresentato – e continua a rappresentare – una linea tracciata per difendere e separare, una barriera che ha diviso territori, popoli, culture, divenendo strumento di esclusione. Luminis ne propone un ribaltamento semantico: il muro, da confine invalicabile, diventa piano di relazione. La luce non incornicia il passato come reliquia, ma lo rilancia nel presente come esperienza viva, condivisibile, interpretabile. In un mondo segnato da barriere materiali e simboliche, l’opera invita alla convivenza: pone le persone una accanto all’altra, in ascolto, non solo del luogo, ma anche dell’altro che osserva con noi”.
“Siamo lieti di celebrare i vent’anni di Piazza Tevere con un intervento a scala monumentale come lo spazio immaginato dell’artista statunitense Kristin Jones richiede”, dichiara Giorgio de Finis, da un anno presidente dell’associazione Tevereterno. “Quella di Piazza Tevere è una ‘cornice’ davvero unica nel suo genere, perché qui nel cuore di Roma l’arte contemporanea è invitata a confrontarsi con uno spazio pubblico che contiene un fiume”.
La disposizione delle cornici e la loro luminosità creano uno spazio interstiziale, definito ma non riempito, che invita ogni passante a confrontarsi con questioni più ampie e contemporanee che attraversano il presente. L’opera è progettata per una doppia modalità di fruizione: la visione panoramica dalla riva opposta o dai ponti vicini offre una percezione complessiva della sequenza luminosa, mentre la prospettiva ravvicinata dalla banchina di Piazza Tevere permette di cogliere i dettagli minuti e la disposizione interna di ciascuna cornice. In questo modo, il progetto promuove una relazione attiva e meditativa tra spettatore e ambiente urbano. Luminis si colloca in continuità con interventi artistici precedenti nello stesso spazio, come il fregio Triumphs and Laments di William Kentridge del 2016, che rappresentava oltre 500 metri di narrazione visiva sulla storia di Roma. Iusi, attraverso la sua installazione, riprende e rinnova il legame tra arte contemporanea, memoria storica e paesaggio urbano, proponendo una modalità di fruizione lenta e consapevole in contrasto con il ritmo frenetico della città.
L’installazione sarà accompagnata da eventi gratuiti e aperti al pubblico, su prenotazione. Il 2 ottobre 2025 alle ore 20.30 si svolgerà fLuminis - La vita nascosta del Tevere, una passeggiata che intreccia arte e scienza. Il geologo e naturalista Umberto Pessolano, direttore del Museo del Fiume di Nazzano, guiderà i partecipanti alla scoperta della microfauna e microflora del fiume, mostrando la convivenza tra la natura e il contesto urbano. Le cornici luminose di Luminis mettono in evidenza insetti, piante e altri abitanti del fiume, spesso invisibili agli occhi dei cittadini, rendendo visibili forme di vita normalmente trascurate. L’incontro si propone di offrire al pubblico una conoscenza più approfondita e uno sguardo consapevole sulla biodiversità urbana.
Un secondo evento si terrà il 12 ottobre 2025 alle ore 20.30, intitolato Respirare la luce. In questa occasione, la banchina del Tevere diventa scenografia di una sessione di yoga e meditazione aperta al pubblico, guidata dai maestri Patrizia Toti e Andrea Cappella. L’installazione luminosa accompagna gli esercizi di respirazione e movimento consapevole, invitando i partecipanti a osservare il proprio corpo e il contesto circostante. Il fluire dell’acqua diventa simbolo del passare del tempo e della possibilità di una convivenza armoniosa tra individuo, comunità e spazio urbano. L’esperienza, oltre a essere individuale, si propone come momento collettivo di condivisione, in cui la respirazione sincronizzata dei partecipanti crea un ritmo comune e trasforma la percezione dello spazio pubblico.
Mario Carlo Iusi è nato ad Alatri nel 1995. Laureatosi in Filosofia a Roma con una tesi in Filosofia Analitica ed Estetica, ha sviluppato un percorso teorico-pratico centrato sull’immaginazione nella creazione artistica. Il concetto di interconnessione caratterizza il suo lavoro: nel 2016 presenta il primo ciclo di opere che impiegano cornici luminose per amplificare la relazione tra opera e spettatore. Nello stesso periodo realizza l’installazione Acrosomi, precursore degli “oggetti semplici”, elementi ricorrenti della sua produzione e fondamento della teoria Semeion.
Attraverso luce e colore, questi oggetti assumono forme sempre nuove e instaurano un dialogo tra materia e percezione. Dal 2014 Iusi espone e collabora con istituzioni e gallerie tra cui La Nuvola di Roma, Museo Cambellotti di Latina, Mucciaccia Gallery e Angie’s a Roma, con la mostra personale The Container. Tra le partecipazioni più recenti si segnalano il festival Riscarti a La Vaccheria di Roma, la XXIV Biennale d’Arte Contemporanea di Alatri, il Fuorisalone di Milano e Arte in Nuvola a Roma.
Nel 2024, durante la residenza artistica presso la Fondazione Pistoletto Cittadellarte a Biella, Iusi consolida il suo percorso di sperimentazione tra luce, spazio e memoria, sviluppando in collaborazione con l’Associazione Culturale Artivazione il progetto Luminis. Selezionato dal bando pubblico “Lazio Contemporaneo 2022”, il progetto ha avuto il debutto tra settembre e dicembre 2024 con mostre itineranti e installazioni monumentali ad Alatri, Albano Laziale e Barcellona. Nel settembre 2025 Luminis ha inoltre illuminato gli affreschi restaurati dell’Oratorio benedettino dell’Angeletto nell’area archeologica del Tempio di Giove Anxur a Terracina.
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