Mariko Mori, rinomata artista giapponese, presenta la sua nuova installazione Peace Crystal a Venezia, nel giardino di Palazzo Corner della Ca’ Granda. Questa opera sarà visibile dal Canal Grande e accessibile gratuitamente al pubblico su prenotazione dal 15 giugno al 7 ottobre. Peace Crystal vuole attivare una riflessione sulla pace e trae ispirazione dalla filosofia buddista, simboleggiando il corpo come contenitore dell’anima eterna, che attraversa cicli di vita, morte e rinascita.
Al centro di Peace Crystal si trova un cristallo di un metro e sessanta centimetri, l’altezza media dell’uomo moderno, bilanciato sul suo punto più stretto. Questo equilibrio delicato rappresenta la fragilità e la preziosità della pace e della vita umana. La scelta del cristallo, un materiale puro e trasparente, evoca l’idea di chiarezza e purezza dell’anima. A Venezia è stato presentato quest’oggi il modello in scala ridotta della scultura che sarà visibile dal 15 giugno.
Dopo la mostra veneziana, l’opera sarà donata all’Etiopia e installata permanentemente in una grotta, in omaggio alle origini dell’umanità che risalgono a questa regione, considerata la culla dell’evoluzione umana. Questo gesto simbolico sottolinea l’importanza di riconoscere e onorare le radici comuni dell’umanità, promuovendo un messaggio universale di pace e unità. Peace Crystal è il terzo progetto della serie di installazioni pubbliche monumentali della Faou Foundation, che mira a collocare sei opere site-specific in contesti ecologici unici, coinvolgendo le comunità locali in ogni continente. Queste sculture, inserite in ambienti naturali incontaminati, fungono da preghiere per l’armonia e da promemoria del dovere di proteggere e venerare i tesori della Terra.
Parallelamente all’installazione veneziana, Mariko Mori è anche protagonista della mostra Janus a Palazzo Diedo, aperta fino al 24 novembre. In questa mostra, è possibile approfondire il significato di Peace Crystal e conoscere meglio le precedenti installazioni dell’artista in Giappone e Brasile. Tra le opere esposte, vi sono un modello di Peace Crystal e una pergamena che illustra l’opera. Attraverso la sua installazione, Mori invita invita il pubblico a meditare sulla fragilità e sulla bellezza della vita umana, sull’importanza delle nostre radici comuni e sulla necessità di promuovere la pace e l’armonia. La mostra a Venezia e la successiva donazione all’Etiopia vogliono dunque rappresentare un viaggio simbolico che unisce l’arte, la spiritualità e la storia dell’umanità.