Via libera della Camera per Bergamo e Brescia Capitali Italiane della Cultura nel 2023


C’è l’ok della Camera per nominare Bergamo e Brescia capitali italiane della cultura nel 2023. Ora si attende solo il via libera dal Senato.

È stato approvato in serata dalla Camera dei Deputati un emendamento del Movimento 5 Stelle al decreto rilancio (che sta affrontando l’iter per essere convertito in legge: la scadenza è per il 18 luglio) che stabilisce di nominare Bergamo e Brescia come Capitali Italiane della Cultura nel 2023. Manca adesso soltanto il via libera dal Senato, dopodiché la nomina sarà definitiva. L’emendamento vuole essere un riconoscimento simbolico delle difficoltà che le due città hanno attraversato nelle settimane più intense dell’epidemia di Covid-19: a metà maggio, i sindaci delle due città, Giorgio Gori ed Emilio Del Bono, avevano già annunciato di voler presentare una candidatura congiunta, e adesso l’emendamento sancisce dunque il primo passo importante.

“È una bella notizia per Bergamo, che insieme al contributo straordinario per i comuni e l’attribuzione a Bergamo (insieme a Brescia) del titolo di capitale italiana della cultura 2023, testimonia la vicinanza del Governo e del Parlamento nei confronti del nostro territorio”, commenta il viceministro all’economia Antonio Misiani.

“Siamo felici e onorati per questa prima decisione”, afferma Giorgio Gori, sindaco di Bergamo. “La scelta di anticipare il riconoscimento di Bergamo e Brescia a Capitali italiane della Cultura 2023 ci ha colti di sorpresa ma ci riempie di orgoglio. Vi leggiamo infatti la condivisione della sfida che le nostre due città hanno inteso lanciare insieme attraverso la candidatura congiunta: unire le forze per rilanciare attraverso la cultura un territorio colpito come nessun altro dall’epidemia, fare della cultura la bandiera della rinascita delle nostre città”.

“Se tutto andrà bene (e andrà bene) entro la prossima settimana diventerà legge l’emendamento che sancisce che il 2023 sarà l’anno di Brescia e Bergamo”, dichiara invece Emilio Del Bono, sindaco di Brescia. “Brescia capitale della cultura, un sogno ed un lavoro coltivato prima del flagello del Coronavirus. Ma ora ha ancora più significato e senso. Sarà una occasione per rafforzare ed esaltare le nostre peculiarità, la bellezza dei nostri monumenti, la qualità dei nostri servizi, la vivacità della nostra rete culturale e per affinare ancora di più la capacità di accoglienza. Lavoreremo, insieme a Bergamo, per offrire il meglio. Brescia è una città straordinaria e vincerà anche questa sfida”.

“È un piccolo, doveroso, riconoscimento nei confronti di quelle realtà del nostro Paese che più di altre hanno subìto la violenza del contagio e il dolore della perdita provocato dal Covid-19”, afferma Vito Crimi, leader del Movimento 5 Stelle. “Comunità di cittadini, queste, da sempre dedite al lavoro e impegnate a migliorare la nostra società, che hanno risposto alla più grave crisi ed emergenza sanitaria del dopoguerra con altissimo senso di responsabilità, forza e solidarietà. Oggi dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere per aiutare questi territori tanto duramente colpiti a ripartire, promuovendone non solo il rilancio socio-economico ma valorizzandone anche la bellezza e il patrimonio culturale”.

Via libera della Camera per Bergamo e Brescia Capitali Italiane della Cultura nel 2023
Via libera della Camera per Bergamo e Brescia Capitali Italiane della Cultura nel 2023


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