Due visite nudiste da tutto esaurito: accade a Stoccarda, alla Haus der Geschichte, la “Casa della Storia”, importante museo di storia che conserva la memoria del Land del Baden-Württemberg: l’istituto, in occasione della mostra Frei Schwimmen (“Nuotare liberi”, dedicata alla pratica del nuoto nella storia), ha infatti organizzato due visite per nudisti, una il 30 agosto e una il 13 settembre, in collaborazione con l’associazione GetNakedGermany che promuove eventi e attività in cui stare nudi. E sono subito andate esaurite, considerati anche i prezzi decisamente contenuti del biglietto: appena 7 euro. Unica richiesta: portarsi un asciugamano per l’utilizzo dei posti a sedere. I partecipanti si spoglieranno direttamente dentro al museo, che mette a disposizione armadietti e guardaroba, e potranno godersi il percorso espositivo al fresco dei 23 gradi Celsius delle sale.
La mostra pare particolarmente indicata a una visita di questo tipo, dal momento che in Germania è frequente fin da tempi remoti l’abitudine di nuotare nudi nei laghi e nei corsi d’acqua, e che il nudismo in queste terre è una pratica fortemente radicata, tanto da essere considerato parte della cultura tedesca: in Germani il nudismo è anche noto con un’espressione che non esiste in nessun’altra parte del mondo (ma che poi altri paesi hanno adottato per riferirsi a tutto l’insieme che raduna naturismo e nudismo), ovvero Freikörperkultur, o FKK (letteralmente “cultura del corpo libero”), risalente alla fine dell’Ottocento, e che abbina al nudismo aspetti filosofici e salutisti. Sono dunque molti in Germania i luoghi dove il nudismo è consentito o tollerato, al contrario dell’Italia dove, tolti gli spazi privati, i luoghi pubblici in cui si può praticare naturismo sono pochi, spesso in zone scomode o impervie, e ancor meno sono quelli ufficialmente riconosciuti dalle istituzioni.
Non è la prima volta che un museo apre alle visite nudiste. In Francia, per esempio, questa possibilità è stata spesso offerta ai visitatori dei musei (l’ultimo è stato il Mucem di Marsiglia nell’estate del 2024). E in Italia? Poca roba, ma anche qui ci abbiamo provato: è accaduto tra il 2019 e il 2020, per la prima volta, al Pac di Milano, che organizzò visite nudiste a una mostra d’arte australiana perché uno degli artisti che facevano parte del percorso espositivo era solito proporre questo tipo d’esperienza. E poi praticamente nient’altro.
Per inviare il commento devi
accedere
o
registrarti.
Non preoccuparti, il tuo commento sarà salvato e ripristinato dopo
l’accesso.